ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08961

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 381 del 12/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESI ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 08/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 08/10/2010
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08961
presentata da
ANTONIO BORGHESI
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381

BORGHESI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il CIPE si appresta ad autorizzare quell'aumento delle tariffe aeroportuali che consentirà ad ADR Aeroporti di Roma di avviare, con le risorse dei contribuenti, il suo piano di raddoppio dell'aeroporto di Fiumicino;

il decreto-legge n. 78 del 2009 prevede infatti che (articolo 17, comma 34-bis) al fine di incentivare l'adeguamento delle infrastrutture di sistemi aeroportuali di rilevanza nazionale con traffico superiore a otto milioni di passeggeri annui, possano essere introdotti sistemi di tariffazione pluriennale in deroga alla normativa vigente in materia;

in considerazione di ciò il Comitato FuoriPISTA si rivolge al CIPE per chiedere, prima di procedere all'aumento delle tariffe aeroportuali, la verifica della bontà degli interventi previsti dai gestori aeroportuali, così come previsto al paragrafo 4.3 della «Direttiva in materia di regolazione tariffaria dei servizi aeroportuali offerti in regime di esclusiva» allegato alla delibera CIPE 15 giugno 2007, n. 38;

com'è noto infatti ADR subordina l'intero piano di sviluppo aeroportuale all'aumento delle tariffe all'ordine del giorno del CIPE; in altre parole l'investimento del privato è condizionato al finanziamento pubblico. Tutto ciò sulla base di un unico dato certo: fino ad oggi ADR SpA ha dato, ad avviso dell'interrogante, prova di scarsa efficienza nella gestione dei servizi, considerati i risultati di bilancio (l'indebitamento netto di ADR si è attestato, al 31 marzo 2010, a 1.304,5 milioni di euro);

il Comitato ritiene quindi lecito esplicitare perplessità su un provvedimento che appare all'interrogante per nulla orientato a obiettivi di efficienza bensì soltanto a criteri di remunerazione degli investimenti e dei capitali privati. In altre parole un provvedimento che, in tutta apparenza, tende solo ad appianare i debiti di ADR -:

se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;

se non ritenga di dover intervenire assicurando, come previsto, che i piani di investimento di ADR ottengano prima una positiva valutazione da parte di ENAC. (4-08961)