CESARE MARINI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
la minoranza arbëreshe è tra le grandi etnie esistenti in Italia e la più numerosa tra quelle insediate nel Mezzogiorno;
l'arrivo di esuli albanesi nel 1468 dall'Albania e nel 1530 dalla Grecia fu causato dalla morte dell'eroe Giorgio Castriota Sacanderbeg e dall'occupazione da parte dei Turchi, prima della regione albanese e successivamente del Peloponneso;
attualmente i discendenti delle ondate migratorie di massa del quindicesimo e sedicesimo secolo abitano in cinquanta comuni, disseminati in più regioni, in particolare in numero elevato in Calabria per essere stati accolti con favore dai feudatari locali che hanno utilizzato l'imponente esodo per ripopolare contrade disabitate e incolte;
nonostante siano trascorsi dal loro arrivo più di cinque secoli e si siano integrati completamente alle popolazioni indigene, conservano la lingua delle origini, le tradizioni, costumi di vita, il rito religioso bizantino e i caratteristici ambienti urbani delle loro abitudini di vita sociale;
gli elementi specifici di questa popolazione consistono nell'uso quotidiano della lingua, tramandata da generazione in generazione e custodita come patrimonio inviolabile di ogni famiglia;
a San Demetrio Corone, comune albanofono, in provincia di Cosenza, esiste un liceo ginnasio che ha il merito di essere stato la prima scuola superiore sorta in Calabria nel 1794;
il collegio italo-albanese «S. Adriano», con annesso liceo classico di San Demetrio Corone, ha svolto egregiamente il compito di preparare i giovani intellettuali calabresi e per un certo periodo, per espressa volontà dei governi succeduti dopo il 1861, anche giovani d'Albania;
i rapporti di amicizia tra l'Italia e il popolo di Albania, esistenti tutt'ora, hanno favorito l'impegno dello Stato italiano nella formazione delle classi dirigenti del piccolo Paese dei Balcani e che, nel passato, un ruolo centrale lo ha avuto il collegio S. Adriano;
vi è il concreto interesse del nostro Paese di preservare il rapporto privilegiato con l'Albania in prospettiva del suo ingresso nell'Unione europea nonché della non lontana realizzazione, come deciso nella conferenza di Barcellona, di un'area di libero scambio nel Mediterraneo tra l'Unione europea, i Paesi dell'Africa del Nord e dei Balcani;
l'importanza del liceo ginnasio di San Demetrio Corone ha avuto nel passato ampi riconoscimenti circa la sua specificità di istituto di formazione preposto alla preparazione dei giovani italo-albanesi, dei calabresi e alla funzione di penetrazione culturale nei Balcani, utilizzando il rapporto con l'Albania;
per soddisfare l'esigenza della minoranza linguistica Arbëresh di conservare la lingua di origine, utilizzata nei rapporti interpersonali, fu ritenuto, fin da epoca remota, di prevedere tra le materie di insegnamento la lingua e letteratura albanese;
il Governo del regno di Napoli istituì fin dal 1849 l'insegnamento curriculare di lingua e letteratura albanese, affidando la cattedra al maggiore poeta arberesh Girolamo De Rada, sospesa nel 1852 per le idee nuove che professava il docente, ripristinata successivamente nel 1892 fino alla morte dell'insigne linguista, avvenuta nel 1903;
la cattedra fu di nuovo ripristinata con decreto ministeriale del 16 aprile 1924 e, dopo una sospensione, avvenuta alla fine degli anni 30 motivata dalle difficoltà di reperire docenti qualificati nella materia, in via parzialmente sperimentale, fu definitivamente attivata nell'anno accademico 1988/89 ed è tutt'ora in funzione come disciplina caratterizzante lo stesso istituto;
per l'anno scolastico iniziato i ridotti trasferimenti pubblici hanno comportato un minor numero di ore alla prima classe del ginnasio che prelude, con la riduzione annuale delle ore, alla sparizione della cattedra;
erroneamente si ritiene la lingua e letteratura albanese una seconda lingua straniera, mentre, invece, si tratta di un insegnamento curriculare, indispensabile per la tutela della minoranza arbereshe e per i rapporti di amicizia e interscambio economico con l'Albania;
è esigenza, ritenuta prioritaria da parte delle minoranze linguistiche, la tutela delle lingue parlate per cui si vanificherebbe il dettato della legge 15 dicembre 1999, n.482, qualora dovesse essere abolita la cattedra;
le nuove disposizioni ministeriali degli ultimi anni in materia di formazione delle classi secondo un certo rapporto docente-alunni e di abolizione di corsi erano temperate dalle necessarie eccezioni per alcune particolari situazioni, quali l'esistenza di minoranze linguistiche e di diffuse devianze gravi -:
se non ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza al fine di assicurare dal prossimo anno scolastico il mantenimento nel liceo ginnasio di San Demetrio Corone dell'insegnamento di dieci ore, che si traducono in due ore per classe, della lingua e letteratura albanese e se non reputi opportuno, conformemente alle indicazioni contenute da più anni nelle direttive dei Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca, promuovere cattedre di lingua e letteratura albanese in tutti i comuni a maggioranza Arbëereshe. (4-08928)