ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08923

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 379 del 06/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: ROSSA SABINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 06/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 06/10/2010
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08923
presentata da
SABINA ROSSA
mercoledì 6 ottobre 2010, seduta n.379

ROSSA e TULLO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

con l'articolo 13 della legge 27 marzo 1992 n. 257, nel quadro di una più ampia disciplina concernente la dismissione dell'amianto, successivamente modificata ed integrata ripetutamente anche in vista dell'avanzamento e della conclusione dell'attività di bonifica, sono state accordate ai lavoratori specifiche «misure di sostegno» in ragione dell'essere stati esposti all'amianto medesimo;

con dichiarazioni rilasciate tra il 1998 e il 2005, sulla base degli atti di indirizzo ministeriali e dei pareri della CONTARP l'INAIL ha riconosciuto l'esposizione all'amianto ai lavoratori dipendenti della società Ansaldo Energia s.p.a. di Genova, in relazione alle numerose figure professionali e ai diversi reparti degli stabilimenti di Sampierdarena e Campi;

secondo le previsioni di legge, sulla base della certificazione dell'avvenuta esposizione all'amianto rilasciata dall'INAIL, i lavoratori hanno chiesto ed ottenuto dall'INPS l'accredito della rivalutazione della propria anzianità contributiva secondo il coefficiente 1,5 potendo così accedere al trattamento pensionistico;

con una serie di provvedimenti emessi nell'ambito di una ricognizione tutt'oggi in corso e riguardante l'attività di accertamento e la certificazione dell'esposizione all'amianto ai fini pensionistici, effettuata dalla polizia giudiziaria, l'INAIL, come da indicazioni ricevute dalla direzione regionale Liguria, ha avviato procedimenti volti al riesame dei presupposti oggetto dei provvedimenti certificativi già emanati dalla sede di Genova;

tali procedimenti hanno condotto in numerosi casi all'annullamento delle certificazioni rilasciate e alla sospensione della loro efficacia impedendo ai lavoratori l'accesso al trattamento pensionistico, in alcuni hanno provocato la revoca delle pensioni già erogate;

le situazioni di esposizione ad amianto e il conseguente rilascio delle certificazioni si fondavano sul verbale di incontro del 14 maggio 2004 svoltosi tra il prefetto di Genova, il direttore dell'INAIL, il rappresentante di Ansaldo Energia e le organizzazioni sindacali di categoria e le RSU Ansaldo, in relazione proprio all'interpretazione dell'atto di indirizzo ministeriale del 9 febbraio 2001;

in tale sede veniva esaminata la possibilità di attuare una ricostruzione storica molto approfondita delle vicende societarie, oltre che logistiche, che avevano riguardato nel tempo Ansaldo, al fine di concretizzare che indipendentemente dall'attuale collocamento dei lavoratori, gli stessi potessero comunque essere stati esposti alle fibre di amianto;

in data 6 maggio 2010 si è svolto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, alla presenza del sottosegretario Pasquale Viespoli, un incontro sulla vicenda e in detto incontro i vertici centrali e territoriali dell'INAIL hanno dichiarato la massima disponibilità al confronto costruttivo con le parti sociali secondo un percorso condiviso e documentato nell'elaborato dell'INAIL;

nei casi specifici, riguardanti i signori Antonio Bertolucci, Carlo Cambiaso e Ivano Cereseto, con comunicazione del 25 agosto 2010, l'INAIL di Genova comunicava loro l'avvio di un procedimento per il riesame dei provvedimenti certificativi nonché la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti certificativi emessi fino alla conclusione del provvedimento di riesame e alla definitiva conferma o annullamento delle precedenti certificazioni;

tali soggetti sono stati collocati in pensione nel periodo compreso tra il 1o agosto 2009 e il 1o luglio 2010, pertanto non risultano tutelati dalla norma «salva-pensioni» contenuta nel decreto-legge n. 5 del 2009 articolo 7-ter, comma 14, e di conseguenza decorsi i tempi previsti dai procedimenti si vedranno revocate le pensioni;


nel rispetto dell'indagine in corso da parte della magistratura per accertare se si sono verificate irregolarità, appare fortemente penalizzante assumere decisioni drastiche fino a quando non saranno provate in sede giudiziaria eventuali responsabilità -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'evolversi della situazione nonché dello stato di grave allarme sociale che coinvolge centinaia di lavoratori genovesi e le loro famiglie generato dalle scelte compiute dall'INAIL;

se e come ritenga intervenire al fine di garantire i benefici per l'esposizione all'amianto che erano stati precedentemente riconosciuti dall'INAIL attraverso il rilascio di certificazioni di avvenuta esposizione;

quali risposte intenda fornire ai soggetti non tutelati dalla norma «salva-pensioni» sopra citata. (4-08923)