ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08829

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 375 del 29/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: MONAI CARLO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 29/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 29/09/2010
Stato iter:
06/09/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/09/2011
CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 04/02/2011

SOLLECITO IL 29/03/2011

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/09/2011

CONCLUSO IL 06/09/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08829
presentata da
CARLO MONAI
mercoledì 29 settembre 2010, seduta n.375

MONAI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

consta all'interrogante che il comando regionale del Friuli Venezia-Giulia della Guardia di finanza ha reiteratamente rigettato le istanze di alcuni dipendenti, ed ex tali, tra l'altro già iscritti nel registro regionale degli esposti all'amianto, finalizzate ad ottenere il loro curriculum lavorativo che è necessario per poter godere dei benefici di legge previsti dalla legge n. 257 del 1992;

il curriculum lavorativo è un documento necessario per istruire l'iter procedurale per la concessione dei diritti derivanti dalla citata normativa;

gli interessati avrebbero tuttavia ricevuto, a quel che consta all'interrogante, informazioni abbastanza contraddittorie in relazione al rilascio di tali curricula e, parrebbe, addirittura comunicazione dell'indisponibilità della documentazione necessaria;

la sentenza n. 187 del 29 giugno 2009 del tribunale di Trieste, sezione lavoro, ha stabilito - per altri casi analoghi, riferiti ad operatori portuali - che nell'area portuale tra il 1973 e il 1996 vi era una concentrazione di amianto tale da far scattare i benefici di legge;

se gli operatori portuali sono stati esposti alle fibre di amianto è probabile che lo siano stati anche i finanzieri che hanno operato a loro stretto contatto, procedendo al controllo analitico delle merci in transito, sia quelle provenienti dallo sbarco sia quelle destinate all'imbarco, trovandosi spesso sia a bordo (bettolina) sia sottobordo, sulla banchina, nei capannoni, e partecipando al controllo degli stoccaggi di amianto;

a riprova di ciò, il genio civile di Trieste avrebbe anche coordinato una bonifica da amianto nei locali del comando regionale della Guardia di finanza di Trieste -:

se il Ministro intenda garantire, attraverso il comando regionale del Fvg della Guardia di finanza, che al personale della Guardia di finanza in servizio ed in congedo possa essere rilasciato o ricostruito il curriculum lavorativo degli interessati, al fine di poter richiedere i benefici previsti dalla legge n. 257 del 1992. (4-08829)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 6 settembre 2011
nell'allegato B della seduta n. 513
All'Interrogazione 4-08829 presentata da
CARLO MONAI

Risposta. - 1. In relazione all'interrogazione in esame, concernenti il riconoscimento ai militari della Guardia di finanza in servizio presso il comando regionale Friuli Venezia Giulia dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti all'amianto, appare opportuno evidenziare preliminarmente il quadro normativo di riferimento di più diretto interesse, rappresentato in sintesi:

a) dall'articolo 13, comma 8, della legge 27 marzo 1992, n. 257 che ha introdotto specifici benefici pensionistici - consistenti nella moltiplicazione del periodo di esposizione all'amianto per il coefficiente di 1,5 sia ai fini del diritto di conseguimento al trattamento di quiescenza che del relativo importo - per coloro che abbiano svolto attività lavorativa, soggetta all'assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali gestita dall'INAIL, con esposizione ultradecennale;

b) dall'articolo 47 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269 che, tra l'altro, ha:

(1) fissato il coefficiente a 1,25, applicandolo solo ai fini della determinazione dell'importo delle prestazioni pensionistiche (comma 1);

(2) concesso la provvidenza in parola esclusivamente nei confronti dei lavoratori che siano stati occupati per un periodo non inferiore a dieci anni nelle attività lavorative comportanti esposizione all'amianto in concentrazione media annua non inferiore a 100 fibre/litro (comma 3);

(3) demandato le modalità di attuazione delle disposizioni contenute nello stesso articolo 47 decreto-legge n. 269 del 2003 ad un decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze (comma 6);

c) dal decreto interministeriale 27 ottobre 2004, all'uopo emanato, che ha, tra l'altro:

(1) esteso il beneficio in rassegna anche ai lavoratori che siano stati esposti all'amianto per periodi lavorativi non soggetti all'assicurazione obbligatoria (articolo 1);

(2) stabilito quali siano le attività lavorative comportanti l'esposizione ad amianto articolo 2, comma 2);

(3) subordinato l'avvio del procedimento di accertamento dell'INAIL alla presentazione, da parte del lavoratore interessato, del curriculum lavorativo - rilasciato dal datore di lavoro - dal quale risulti «l'adibizione, in modo diretto ed abituale, ad una delle attività lavorative» previste dal menzionato articolo 2, articolo 3, comma 3).
2. Nel merito, il predetto Comando Regionale, con riferimento:

a) ad un'altra interrogazione, di contenuto analogo a quella in oggetto, ha comunicato che:

(1) i compiti assolti dal personale della Guardia di finanza impiegato nei porti - consistenti nel riscontro sommario ed esterno dei colli, nell'assistenza ai funzionari doganali nelle visite, ovvero nella vigilanza doganale - non sono ricompresi nelle attività lavorative comportanti l'esposizione ad amianto, indicate nell'articolo 2, comma 2, del citato decreto interministeriale 27 ottobre 2004;

(2) non esistono agli atti documenti attestanti la presenza di esposizioni sopra la soglia sub 1.b.(2) nei luoghi di lavoro ove operavano i militari della Guardia di finanza (caserme, corpi di guardia e simili);

(3) l'unico documento in possesso del comando regionale, relativo alla città di Trieste, si riferisce ad una rilevazione dell'anno 2006, nei pressi della caserma della 1a Compagnia di Molo Fratelli Bandiera, i cui esiti dimostrano la presenza di fibre di amianto in misura «considerevolmente inferiore ai limiti previsti dalla legge»;

(4) la sentenza del Tribunale di Trieste si riferisce ad un «caso specifico di un operaio portuale che concretamente svolgeva le mansioni di movimentazione e manipolazione previste dalla legge»;

(5) il curriculum lavorativo «può essere rilasciato solo ove esista la prova dell'esistenza dei requisiti stabiliti dalla legge. I curricula richiesti non sono stati rilasciati perché non c'è nessun elemento per affermare che i militari istanti ne avessero diritto in base a quanto precedentemente descritto»;

(6) non è andata «perduta» alcuna documentazione dagli archivi;
b) alla tematica dell'esposizione dei militari del corpo all'amianto, oggetto di alcuni articoli cui fa riferimento anche l'atto di sindacato ispettivo a firma del Senatore Casson (4 -04939), ha riferito che:

(1) agli atti del Reparto «risultano 3 decessi ipoteticamente legati ad esposizione ad amianto» ed in particolare quello di un:

a) sottufficiale - congedatosi in data 1o gennaio 1980 e deceduto per «mesotelioma pleurico» in data 4 aprile 2008 - il quale aveva prestato servizio tra l'altro in reparti della provincia di Trieste ma non nella città stessa. In merito, il menzionato Comando Regionale ha evidenziato che «dalle informazioni di competenza acquisite a suo tempo dai funzionari dell'A.S.S. nei confronti del sottufficiale stesso non sono però emersi elementi precisi circa le modalità di esposizione all'amianto, sebbene lo stesso ricordasse la presenza di tettoie in amianto»;

b) appuntato (mare) - congedatosi in data 1o settembre 1980 e deceduto per «neoplasia polmonare» in data 11 novembre 2005. I familiari del militare - «il quale aveva prestato servizio principalmente nelle città di Trieste, Venezia e Grado» - hanno avanzato una richiesta di risarcimento del danno a questo Comando Generale cui è stata fornita risposta evidenziando che «non si ravvisano, allo stato, sufficienti elementi a supporto della pretesa risarcitoria;

c) appuntato scelto - congedatosi in data 1o dicembre 1993 e deceduto in data 9 maggio 2010 per «mesotelioma pleurico sn» - il quale ha «svolto servizio normale (in particolare vigilanza doganale), tranne un periodo di circa 7 anni presso la Squadra minuto mantenimento della soppressa 19a Legione di Trieste».

(2) «sono state regolarmente eseguite le procedure di bonifica dell'amianto presente in alcuni locali della caserma, peraltro confinati dal resto dell'edificio ed accessibili solo a personale autorizzato» e che «nulla risulta rispetto all'attuale pericolosità della zona dove si trova questo Comando Regionale»;

(3) la domanda per l'iscrizione nel registro regionale degli esposti ad amianto:

a) non implica che il richiedente soffra di patologie correlate all'amianto;

b) «non comporta, di per sé stessa, benefici previdenziali o riconoscimenti di cause di servizio»;

(4) sono stati posti in essere, negli ultimi anni, interventi per garantire la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro sotto il profilo dei rischi connessi alla presenza di amianto». In particolare:

a) nelle vicinanze della caserma «Fin. M.O.V.M. A. Zara», sede della Compagnia di Prosecco, sono presenti alcuni capannoni con coperture in eternit. In relazione a ciò, è stato commissionato un monitoraggio dell'aria che ha segnalato valori di fibre/litro nella norma. Ciò nonostante, in un'ottica di massima tutela del personale:

sono già state date disposizioni per ripetere il monitoraggio entro la fine dell'anno;

è stata avviata un'opera di sensibilizzazione nei confronti delle aziende proprietarie dei capannoni onde evitare il deterioramento delle coperture, con conseguente aerodispersione delle fibre. Peraltro, la tematica è stata portata all'attenzione del Prefetto e del Sindaco per l'adozione di eventuali provvedimenti di autorità, qualora questi si rendessero necessari nel futuro;

in occasione della recente manutenzione straordinaria della caserma de qua, si è provveduto a sostituire porte e isolanti termici che contenevano amianto, pur non presentando indici di rischio di aerodispersione di fibre nell'immediato;
b) nelle vicinanze della caserma «Fratelli Bandiera», sede della la 1a e della 2a Compagnia di Trieste, era presente, presso un'azienda privata confinante, una tettoia in eternit. Nonostante i campionamenti effettuati nell'aria avessero rilevato dei valori fibre/litro nella norma, è stata posta in essere un'opera di sensibilizzazione della proprietà - anche tramite il coinvolgimento del Prefetto - che ha indotto la stessa alla rimozione dei manufatti in eternit ed alla loro sostituzione con altri in lamiera metallica;

c) presso la caserma «A. Oltramonti», sede del Comando Provinciale di Trieste, si è provveduto alla campionatura della pavimentazione, sospettata - di contenere amianto, dagli ingegneri che stavano redigendo il documento di valutazione dei rischi, con esito negativo;

d) presso la caserma «Russo Salvatore», sede della stazione SAGF di Sella Nevea (UDINE) si è provveduto a campionatura di materiale isolante sospettato di contenere fibre di amianto, anche in tale circostanza con esito negativo.
3. In tale contesto, il comando generale della Guardia di finanza ha fatto presente che presta la massima attenzione per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro dei propri appartenenti al fine di salvaguardarne l'integrità e l'incolumità fisica - e si è dichiarato disponibile a fornire il contributo, unitamente alle altre amministrazioni, per la formulazione dei correttivi che si ritenessero opportuni/necessari alla normativa vigente in materia.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Bruno Cesario.