ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08828

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 375 del 29/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: SBROLLINI DANIELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 29/09/2010
Stato iter:
28/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/02/2011
GELMINI MARIASTELLA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/02/2011

CONCLUSO IL 28/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08828
presentata da
DANIELA SBROLLINI
mercoledì 29 settembre 2010, seduta n.375

SBROLLINI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il 12 settembre 2010 la trasmissione televisiva «Presa Diretta» ha proposto al pubblico il tema dell'evasione fiscale portando alla luce piccoli e grandi situazioni di evasione;

questo fenomeno colpisce principalmente il sistema produttivo che opera nella legalità e nel rispetto delle regole, oltre a rappresentare un illecito;

la trasmissione televisiva ha raccontato anche l'evasione presente nel nord-est del Paese, portando come esempio le vicende illecite che si sviluppano nella zona di Arzignano (Vicenza);

in un percorso formativo sulla «Legalità» il video sopra citato è stato proposto ad alcune classi (4o e 5o) del Liceo Da Vinci di Arzignano;

sulla stampa locale, (Il Giornale di Vicenza del 23 settembre 2010 pag. 30) viene riportato questo fatto con prese di posizione ufficiali e con dichiarazioni del Sindaco di Arzignano che ad avviso dell'interrogante vanno stigmatizzate;

il Sindaco, con un intervento che, a giudizio dell'interrogante, sconfina impropriamente in un ambito riservato all'autonomia scolastica e alla sfera dell'insegnamento, con le sue dichiarazioni sminuisce la portata del messaggio che gli educatori volevano trasmettere agli studenti e rischia di generare confusione in una vicenda così complessa -:

quali iniziative intenda assumere per favorire e promuovere percorsi formativi come quello di cui in premessa, tutelando al contempo l'autonomia scolastica e la libertà di insegnamento. (4-08828)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 28 febbraio 2011
nell'allegato B della seduta n. 441
All'Interrogazione 4-08828 presentata da
DANIELA SBROLLINI

Risposta. - Con l'interrogazione in esame, l'interrogante chiede che tipo di iniziative intenda assumere questo ministero, per tutelare l'autonomia scolastica e la libertà d'insegnamento, in seguito ai fatti verificatosi nelle classi quarta e quinta del liceo Da Vinci di Arzignano in provincia di Vicenza.
Nella stessa interrogazione viene fatto rilevare il presunto intervento invasivo del sindaco sulla dirigenza scolastica, in merito ad un video sul tema della legalità, trasmesso nel programma televisivo «Presa Diretta» e divenuto motivo di confronto tra gli studenti, all'interno di un progetto di educazione alla legalità, parte integrante del piano dell'offerta formativa d'istituto.
I nostri uffici periferici del Veneto, chiamati opportunamente a relazionare su questo delicato episodio, hanno sottolineato che la scuola indicata nel caso specifico, si è impegnata a realizzare un intervento di reale identità locale, nella sua piena libertà e autonomia di insegnamento, in linea con il nuovo insegnamento, Cittadinanza e Costituzione, in attuazione dell'articolo 1 della legge 30 ottobre 2008, n. 169.
I suoi contenuti trasversali incrociano, come nel caso di Arzignano, i temi della legalità e della coesione sociale, ma possono anche interessare l'appartenenza nazionale ed europea nel quadro di una comunità internazionale e interdipendente; diritti umani; le pari opportunità; il pluralismo; il rispetto delle diversità, del dialogo interculturale, dell'etica della responsabilità individuale e sociale, della bioetica, della tutela del patrimonio artistico e culturale.
La direzione regionale scolastica interpellata ha altresì evidenziato, con nota n. 4239 del 9 novembre scorso, che l'istituto di istruzione superiore «Leonardo da Vinci» di Arzignano propone infatti nel suo Pof, fin dall'anno scolastico 2004-2005, un progetto di educazione alla legalità.
Inizialmente tale progetto, spiega il nostro organismo territoriale, nato in collaborazione e con il sostegno del comune di Arzignano, prevedeva la partecipazione di una delegazione di studenti alle manifestazioni organizzate a Palermo in ricordo dei magistrati Falcone e Borsellino.
Dopo l'omicidio Fortugno e la nascita del movimento studentesco della Locride «Adesso ammazzateci tutti», la scuola nel giugno 2006 si gemellava con il liceo «Marconi» di Siderno (Reggio Calabria), dando vita ad una serie di scambi e viaggi d'istruzione con la cittadina calabrese.
Col tempo il progetto ha creato una diffusa sensibilità al tema della legalità, intesa non solo come lotta alla mafia.
Gli studenti di Arzignano hanno, infatti, partecipato da protagonisti alle attività della consulta provinciale degli studenti, al concorso «parole di legalità» promosso dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nell'anno scolastico 2009/10 e hanno dedicato un intero numero del giornalino scolastico alle riflessioni sulla legalità.
Nell'anno scolastico in corso, in sintonia con il percorso svolto fino ad oggi, la docente referente aveva proposto all'attenzione degli studenti alcuni spezzoni della trasmissione televisiva «Presa Diretta», che trattava di una massiccia operazione condotta dalla Guardia di finanza a contrasto dell'evasione fiscale nel territorio di Arzignano.
Lo scopo evidente era quello di far riflettere i ragazzi sulle numerose implicazioni del concetto di legalità e sui doveri civici propri di tutti i cittadini.
Infatti, con la stessa nota, la competente direzione generale scolastica ha fatto anche presente che, il giorno successivo alla visione degli spezzoni televisivi, il sindaco di Arzignano e l'assessore comunale all'istruzione, nel corso di un colloquio con la dirigente scolastica durante una visita all'istituto, chiedevano il motivo di tale proiezione.
In quella occasione, si precisa ancora nella relazione del nostro ufficio periferico, la dirigente, per motivi di corretta prassi istituzionale, ha inteso fornire agli amministratori locali le spiegazioni richieste che risiedono, sostanzialmente, nel coerente percorso di legalità intrapreso dalla scuola ormai da parecchi anni.
L'episodio si è, così, concluso nel pieno rispetto dell'autonomia scolastica e della libertà d'insegnamento dei docenti interessati, in conformità con il progetto adottato dai relativi organi collegiali e inserito nel piano dell'offerta formativa del corrente anno scolastico.

Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca: Mariastella Gelmini.