ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08825

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 375 del 29/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: NARDUCCI FRANCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARANTELLI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 29/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 29/09/2010
Stato iter:
25/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2011
MANTICA ALFREDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 25/05/2011

CONCLUSO IL 25/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08825
presentata da
FRANCO NARDUCCI
mercoledì 29 settembre 2010, seduta n.375

NARDUCCI, MARANTELLI e BRAGA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

da alcuni giorni è in atto, nel Canton Ticino in Svizzera, una campagna che ad avviso degli interroganti appare diffamatoria, razzista e xenofoba nei confronti dei lavoratori italiani frontalieri con il ricorso a manifesti firmati «balairatt.ch» in cui si raffigurano detti lavoratori con l'immagine del ratto che va a rubare il formaggio in Svizzera;

tale campagna diffamatoria oltre che per le strade di Lugano e di altre città ticinesi è stata promossa via internet attraverso il sito web www.balairatt.ch ed il social-network Facebook con i seguenti slogan: «Lavoro...no all'invasione del frontalierato», «Sicurezza...No alla criminalità d'importazione» e «Fiscalità...No alla fiscalità opprimente», lanciando il grido d'allarme xenofobo e razzista «I ratti "invadono" la Svizzera italiana»;

la campagna di comunicazione realizzata, centrata sull'identificazione uomo-ratto in cui i ratti sono gli italiani che invadono la Svizzera, risulta fortemente lesiva della dignità dei circa 45 mila lavoratori frontalieri italiani in Svizzera che rappresentano una risorsa importante per il Canton Ticino;

tale campagna diffamatoria si inserisce in un periodo di particolare crisi economica in cui, incrinando la coesione sociale attraverso l'apologia del razzismo, si compromettono anche i tradizionali vincoli di buon vicinato che hanno da sempre caratterizzato i rapporti tra le regioni italiane di confine e il Canton Ticino -:

se il Ministro interrogato intenda attivarsi tempestivamente presso il Governo della Confederazione Elvetica per tutelare l'immagine e la dignità dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera affinché si pervenga all'oscuramento del sito internet www.balairatt.ch e del gruppo di interesse su Facebook oltre che alla rimozione dei cartelli pubblicitari dal territorio ticinese, riconducibili a balairatt.ch. (4-08825)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata mercoledì 25 maggio 2011
nell'allegato B della seduta n. 478
All'Interrogazione 4-08825 presentata da
FRANCO NARDUCCI

Risposta. - In merito a quanto rappresentato dall'interrogante nel presente atto parlamentare si forniscono i seguenti elementi di informazione.
Il Ministro degli affari esteri Frattini, in una dichiarazione del 29 settembre 2010, ha immediatamente condannato la campagna contro i lavoratori frontalieri provenienti dall'Italia, affermando che «a questo tipo di manifestazioni bisogna dare risposte chiare e ferme».
Lo stesso giorno, l'ambasciatore svizzero a Roma, a nome del dipartimento federale degli affari esteri, ha emesso un comunicato in cui si deplorava fermamente la campagna definita «diffamatoria e offensiva». Questa è stata condannata da numerose autorità svizzere a livello federale e cantonale, le quali hanno altresì tenuto a mettere in evidenza la rilevanza del contributo dato da cittadini stranieri alla crescita della Svizzera.
Da parte svizzera è stato inoltre rilevato che la campagna politica in oggetto, commissionata dal presidente dell'Unione democratica di centro del Ticino, non rispecchia i sentimenti della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica elvetica e sarebbe da inquadrare in un contesto pre-elettorale, dato che nel corso di quest'anno è prevista la tenuta delle elezioni politiche.
Le autorità del Canton Ticino, recentemente interpellate in proposito dalla nostra ambasciata a Berna, hanno infine precisato che la campagna suddetta non ha avuto alcun concreto seguito.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Alfredo Mantica.