ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08818

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 375 del 29/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: LISI UGO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 29/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/09/2010
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08818
presentata da
UGO LISI
mercoledì 29 settembre 2010, seduta n.375

LISI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

nel mese di luglio 2010 il dipartimento dei vigili del fuoco ha presentato alle organizzazioni sindacali un piano di riorganizzazione nazionale del servizio sommozzatori vigili del fuoco, che prevede la definitiva chiusura di 7 nuclei sommozzatori, tra cui quello di Brindisi, i cui interventi di soccorso verrebbero effettuati da Bari per tutto il territorio regionale, anche con l'ausilio dell'elicottero;

sulla paventata chiusura dei 7 nuclei sommozzatori dei vigili del fuoco, ha espresso ferma contrarietà anche il sindacato autonomo dei vigili del fuoco CONAPO, palesando ripercussioni sul livello di sicurezza dei cittadini interessati;

a parere dell'interrogante se il dipartimento dei vigili del fuoco dovesse dare attuazione a tale proposta vi sarebbe una diminuzione delle condizioni di sicurezza della popolazione nell'intera fascia di competenze;

la Puglia, composta da tre nuclei Sommozzatori (Bari, Taranto e Brindisi) che effettuano i turni regionali un nucleo al giorno coprendo l'intera Puglia e Basilicata;

la particolare conformazione del territorio Pugliese permette di raggiungere via mare in tempi brevissimi i luoghi con maggiore incidenza di intervento. Tali luoghi sono tutti raggiungibili con le imbarcazioni o automezzi in dotazione ai sommozzatori, con una tempistica che non supera i 30 minuti. Una tempistica che il servizio di elisoccorso non riuscirebbe il più delle volte a garantire, tenuto conto anche dei tempi di approntamento dell'aeromobile situato presso il reparto volo vigili del fuoco di Bari;

il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Brindisi, nonostante l'esiguo personale dislocato, svolge, ed ha svolto, un rilevante numero di interventi annuo a testimonianza dell'importanza di prevederne il potenziamento anziché la chiusura;

riorganizzare ed ottimizzare nell'ottica di conseguire un risparmio economico non dovrebbe mai entrare in conflitto con la sicurezza del cittadino;

il nucleo sommozzatori di Brindisi svolge spesso anche attività di collaborazione tra enti che, in linea con le direttive dell'attuale governo, permettono un notevole risparmio della spesa pubblica;

il comando provinciale vigili del fuoco di Brindisi rappresenta inoltre un raro esempio di efficace sinergia tra settori specialistici di questo benemerito corpo, quali servizio portuale, il soccorso acquatico, i sommozzatori ed i SAF (speleo-alpino-fluviale). Questa collaborazione, assolutamente vincente per ciò che riguarda la risoluzione degli interventi, permette, grazie all'interscambio, di superare, le carenze numeriche di cui soffrono gli organici in questi periodi, così da mantenere alto il livello di sicurezza dei cittadini di questa città, sinergia che è il fondamento della buona riuscita degli interventi dei vigili del fuoco e che verrebbe a diminuire sensibilmente mancando la presenza sul territorio;

davvero non si capisce per quale motivo la componente subacquea esistente debba essere smantellata privando l'utenza di una componente fondamentale di questo dispositivo di soccorso;

non di meno è sempre più frequente la collaborazione interforze tra vigili del fuoco ed altri soggetti istituzionali che operano nel nostro territorio costiero, come la guardia costiera, la marina militare e la guardia di finanza, collaborazione coltivata da anni e che porta un innegabile vantaggio per il cittadino m termini di sicurezza, di legalità e di velocità nel dispositivo di soccorso;

ci si chiede anche se, nell'ottica del risparmio che si vorrebbe conseguire chiudendo il nucleo provinciale di Brindisi, è stato comparato l'altissimo costo dell'elisoccorso, con il più economico soccorso tradizionale effettuato via mare o terra se il nucleo restasse a Brindisi;

va inoltre evidenziato che, secondo quanto riferiscono gli addetti ai lavori, l'elicottero non consentirebbe ai sommozzatori di operare con tutta la necessaria attrezzatura ed il personale al seguito, e ciò potrebbe comportare, in taluni casi, l'impossibilità di intervenire, con grave pregiudizio per il soccorso delle vite umane, valore questo imparagonabile ai risparmi di gestione ipotizzati dall'amministrazione;

è possibile comunque affermare da subito, a ben guardare le conclusioni alle quali si giunge nel documento in questione, che gli stessi appaiono assolutamente inadeguati ed inefficaci, perlomeno per quanto concerne la regione Puglia. È da sottolineare che alcuni dei dati assunti per la determinazione di parametri fondamentali all'effettuazione di scelte importanti, risultano errati;

nell'appunto si precisa la copertura della fascia costiera Adriatica/Jonica, non si è tenuto conto che la Puglia ha una costa di circa 800 chilometri, bagnata dal mare Adriatico e Ionio;

si ricorda che la Puglia è la Regione con il territorio più carsico d'Italia, con un'infinità di grotte marine e terrestri, nozione questa di dominio popolare. Di maggiore importanza è poi il fatto che il soccorso speleo subacqueo, per le proprie peculiarità intrinseche, è una tipologia di intervento estremamente complessa e, in genere, di lunga durata, nella quale è richiesto l'impiego di molto personale. In un ipotetico intervento, anche di media complessità, non sarebbero certo sufficienti i colleghi di due nuclei;

oltre agli interventi tecnico urgente, il nucleo di Brindisi, ormai dotato di attrezzatura subacquea specifica, ha collaborato effettuando le riprese subacquee con l'università degli studi di Bari laboratorio-centro-aereofotografico, sul sito archeologico sommerso dell'antico porto di Egnazia;

è importante sottolineare che, quando si parla di Puglia, devono intendersi Puglia e Basilicata; la competenza dei nuclei SMZT Pugliesi è estesa infatti anche al territorio Lucano, ricchissimo di acque interne, oltre che bagnato dal mare;

è noto che il canale d'Otranto è tra i più importanti bacini di utenza di natanti da diporto a livello nazionale con un flusso turistico e commerciale altamente rilevante, specie nei mesi estivi nonché dei continui sbarchi di clandestini che dal 1990 ad oggi non ha mai avuto sosta;

a Brindisi è altresì presente un imponente insediamento con arsenale della marina militare anche con traffico navale NATO;

ogniqualvolta un aeromobile sia civile che militare comunica lo stato di emergenza al vicinissimo aeroporto «Palese», lo stesso nucleo viene immediatamente attivato e fatto posizionare all'interno del porto per un eventuale immediato intervento in caso di caduta in mare del velivolo. Si fa notare che gli allineamenti di tutti gli aeromobili per l'atterraggio avvengono dal mare. Un esempio di intervento si è avuto nel 1992 quando un aeromobile in avaria, con quattro persone a bordo, non riuscendo a raggiungere la vicina pista di atterraggio, tentò un ammaraggio all'interno del porto, lo stesso s'inabissò nella acque del posto e proprio grazie all'immediato intervento del nucleo sommozzatori vigili del fuoco di Brindisi che gli occupanti vennero estratti dalla carlinga e così venne salvata loro la vita;

se si analizzano i dati degli interventi effettuati dai nuclei SMZT Pugliesi, è facile evincere che, pur essendo quelli operati durante le ore notturne inferiori di numero, si tratta però delle operazioni di soccorso più complesse ed urgenti. Se l'obiettivo è quello di migliorare il soccorso, appare necessaria, anche in questo caso, l'effettuazione di una analisi più attenta;

appare utile ed opportuno precisare che le unità SMZT in servizio presso il nucleo di Brindisi sono 6, con il funzionario smzt operativo regionale, con altre 3 unità prossima assegnazione;

è del tutto evidente che prima di assumere decisioni sulla riorganizzazione del servizio di soccorso dei nuclei SMZT che potrebbero avere ripercussioni negative importanti, sul livello di sicurezza garantito alla popolazione, sia indispensabile ed imprescindibile l'effettuazione di un'approfondita ed accurata analisi del vero rischio acquatico presente nei territori presi in considerazione, da effettuarsi con metodologie ben collaudate e secondo criteri scientifici e alcuni dati:

a) densità e distribuzione sul territorio della popolazione;

b) tipologia delle attività economiche presenti;

c) flussi turistici;

d) lunghezza e caratteristiche morfologiche dei litorali interessati dall'attività turistica;

e) idrografia generale;

f) porti (dimensioni, numero, caratteristiche);

g) idroaeroporti;

h) zone di mare ad alta densità di navigazione;

i) casistiche incidentali specifiche e altro;

sono moltissimi gli elementi che devono essere inseriti nell'indispensabile analisi alla base di decisioni così importanti per i territori ed i cittadini;

solo per aggiungere un elemento di riflessione, si sottolinea che la realtà del Salento che si caratterizza per un enorme flusso turistico, oramai destagionalizzato; una grande quantità di manifestazioni pubbliche di ogni genere che si svolgono in mare; un intensissimo traffico di natanti da diporto ed una altrettanto intensa attività di pesca, sia professionale sia amatoriale; il transito continuo di navi nel canale d'Otranto che negli ultimi mesi ha richiesto spesso l'intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, risultato determinate per evitare conseguenze ambientali disastrose per l'economia turistica della zona. Ad un pur parziale esame dell'attuale situazione, tutto verrebbe da pensare, tranne che la chiusura del nucleo SMZT di Brindisi, visto che l'operatività dello stesso si esplica sostanzialmente a sud del Salento -:

se il Ministro interrogato intenda impegnarsi per scongiurare la chiusura del nucleo sommozzatori vigili del fuoco di Brindisi continuando a garantire così la sicurezza dei cittadini, nonché dei turisti che vi transitano;

quali iniziative di potenziamento il Ministro intenda adottare al fine di rendere pienamente operativo su tutte le 24 ore il nucleo sommozzatori vigili del fuoco di Brindisi e ripristinare a regime continuativo, almeno diurno, il nucleo sommozzatori di Brindisi.(4-08818)