ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08807

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 375 del 29/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: NEGRO GIOVANNA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 29/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/09/2010
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/09/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/10/2010
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08807
presentata da
GIOVANNA NEGRO
mercoledì 29 settembre 2010, seduta n.375

NEGRO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

nelle scorse settimane si sono svolte, in più località, diverse manifestazioni di protesta da parte di pastori italiani che lamentavano forme di concorrenza sleale a loro danno, evidenziando come tali fenomeni stanno ponendo a rischio la sopravvivenza di attività umane, la cui importanza è decisiva, non solo per l'economia dei territori su cui si svolgono, ma anche per la conservazione e lo sviluppo di realtà sociali ed ambientali, ove non sono possibili reali alternative alla stessa pastorizia;

tra l'altro, i manifestanti hanno denunciato la presenza sul mercato di imitazioni dei prodotti caseari italiani, ottenuti da latte di pecora prodotto in Romania e venduto in Italia, in Europa e negli Stati Uniti con marchi commerciali come «toscanella», «dolce vita» e «pecorino», chiaramente evocativi di una origine italiana che, però, non trova riscontro nell'origine delle materie prime effettuate;

da verifiche effettuate da Coldiretti - e rese note attraverso comunicati stampa ripresi da numerose agenzie e organi di stampa in data 7 settembre 2010 - è emerso che i prodotti indicati dai pastori quale esempio di concorrenza sleale sono ottenuti in Romania, in un caseificio denominato «Lactitalia», partecipato da una società, la Simest, controllata dal Ministero dello sviluppo economico, oltre che da una società privata, sempre italiana;

la situazione di cui sopra si prefigura come paradossale, in quanto, se confermata, vedrebbe lo Stato italiano, che, da un lato, è tradizionalmente impegnato, peraltro con denaro pubblico, a tutelare e valorizzare il patrimonio agro-alimentare italiano, dall'altro lato, coinvolto in operazioni chiaramente finalizzate a danneggiare l'economia nazionale, per di più, attraverso forme di concorrenza che non è esagerato definire sleali -:

se quanto dedotto in premessa corrisponda al vero e, in caso affermativo, come si possano conciliare operazioni come quelle descritte, con gli obiettivi indicati nel programma di Governo e, in specie, come si possa giustificare l'utilizzo di risorse pubbliche per effettuare investimenti all'estero, di fatto, finalizzati ad esercitare forme di concorrenza sleale a danno di imprese italiane sul territorio nazionale;

se e quali altre operazioni come quella di cui in premessa siano state realizzate, o si stiano realizzando, nel mondo, attraverso società controllate da Ministeri che operano con logiche e finalità analoghe a quelle sopra denunciate. (4-08807)