ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
in un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 31 agosto 2010, emergono le dichiarazioni rilasciate dall'ex procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia della Basilicata, Giuseppe Galante, sulla maxi-inchiesta nota come Nucleare Connection, relativa ad un presunto traffico di materiale atomico proveniente dall'Italia e diretto nell'Iraq di Saddam Hussein: «All'ltrec della Trisaia di Rotondella i miei consulenti trovarono plutonio. Ma non potei proseguire nelle indagini poiché fu un disco rosso che me lo impedì»;
l'ex magistrato, rispondendo ad una domanda dell'ambientalista Domenico Lence, postagli nel corso della presentazione del libro Terre profanate. Viaggio nel cuore della mafia di David Lane, corrispondente dall'Italia dell'Economist, ha parlato dell'indagine ereditata nel 1999 dall'ex procuratore capo del Tribunale di Matera, Nicola Maria Pace, che l'aveva aperta nel 1994;
«Posso ora parlare di Nucleare Connection - ha spiegato Galante - dato che sono un libero cittadino e poiché l'inchiesta non è più coperta dal segreto istruttorio, in quanto archiviata. Affermo, allora, che i miei consulenti trovarono tracce di plutonio nel sito atomico Itrec. Plutonio che non doveva esserci perché il ciclo studiato a Rotondella era quello uranio-torio»;
al contrario, i vertici dell'Enea, l'ente statale gestore dell'impianto, avevano sempre negato la presenza del materiale radioattivo necessario per fabbricare la bomba atomica;
l'ex magistrato ha proposto la sua versione sulla presenza di plutonio: «Si è trattato di rimanenze di uranio arricchito che è passato dalla Basilicata e poi è andato verso altri lidi o, ipotesi meno probabile, è stato cambiato il ciclo delle lavorazioni condotte in Trisaia»;
si tratta di ipotesi di cui i Governi dell'epoca e i servizi segreti non potevano non essere a conoscenza, tuttavia sono state celate alla magistratura. L'ex procuratore antimafia aggiunge: «Sicuro. La materia è alla diretta disposizione della Presidenza del Consiglio. Ed i servizi segreti sono ovunque: sia quelli "regolari" sia quelli deviati»;
l'inchiesta esplose il 6 ottobre 2007 quando la Gazzetta del Mezzogiorno pubblicò: «Traffici di plutonio dalla Basilicata. Avvisi di garanzia per ex dirigenti Enea e presunti esponenti della 'ndrangheta calabrese. L'accusa: produzione clandestina di materiale radioattivo destinato a Paesi come Iraq o Somalia». Base di quanto ipotizzato dal pubblico ministero Francesco Basentini, che aveva ereditato a sua volta l'inchiesta dal procuratore capo dell'antimafia Giuseppe Galante e dal suo sostituto Felicia Genovese, era la struttura di ricerca atomica Itrec dell'Enea di Rotondella. Due anni prima, un pentito di 'ndrangheta, Francesco Fonti, aveva raccontato, in un memoriale pubblicato da L'Espresso, che fusti contenenti materiale e scorie radioattive erano stati sepolti a Ferrandina, a Costa della Cretagna, ma le ricerche conseguenti non diedero alcun risultato. Altri contenitori sarebbero stati trasportati e seppelliti in Somalia o affondati nel Tirreno e nello Jonio o addirittura trasferiti nell'Iraq di Saddam Hussein. Il fascicolo rimase nelle mani del sostituto procuratore Basentini per circa due anni. Dei fusti interrati, cercati soprattutto in agro di Pisticci, nessuna traccia. Nell'ottobre 2009, dopo 16 anni, Nucleare Connection fu archiviata dalla magistratura ordinaria -:
di quali informazioni disponga il Governo, in particolare in merito a quanto dichiarato dall'Enea, che avrebbe sempre negato la presenza del materiale radioattivo, e in merito alla destinazione dello stesso;
per quali ragioni e da parte di chi sia stato imposto il segreto di Stato che impedì all'ex procuratore Galante di proseguire le indagini;
quali iniziative si intendano intraprendere, ciascuno per le proprie competenze, in merito ai fatti riportati in premessa a tutela della salute e dell'ambiente. (4-08561)