ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08472

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 366 del 08/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2010
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 08/09/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/09/2010
Stato iter:
16/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2012
DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 12/10/2010

SOLLECITO IL 01/12/2010

SOLLECITO IL 12/01/2011

SOLLECITO IL 03/02/2011

SOLLECITO IL 03/03/2011

SOLLECITO IL 06/04/2011

SOLLECITO IL 15/04/2011

SOLLECITO IL 23/05/2011

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/07/2012

CONCLUSO IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08472
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
mercoledì 8 settembre 2010, seduta n.366

ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

con ben sette anni di ritardo, l'8 luglio 2010, in Conferenza unificata sono state approvate le «linee guida per l'autorizzazione alla costruzione degli impianti di energie rinnovabili» previste dall'articolo 12, comma 10, del decreto legislativo 387 del 2003;

lo stesso iter relativo all'adozione delle suddette linee guida avviato dal Governo ha accumulato un ritardo tale per cui, iniziato a febbraio, si è concluso in luglio peraltro con modalità, a giudizio degli interroganti, frutto di una concertazione con la sola componente industriale in quadro che non si fa carico dei disastri già ipotecati e non pone misure cogenti di tutela del territorio e del paesaggio;

i ritardi accumulati nell'adozione delle linee guida in materia di autorizzazione alla costruzione degli impianti di energie rinnovabili ha contribuito, congiuntamente a contributi pubblici eccessivi (pari a circa il doppio della media europea e validi per 15 anni rinnovabili con la ristrutturazione della turbina), ad una proliferazione di impianti eolici e fotovoltaici fuori controllo, con la grave compromissione di paesaggio e biodiversità su vasta scala;

per quanto attiene all'energia eolica, secondo il dossier della LIPU-BirdLife Italia, lo sviluppo in Italia è stato tale per cui, nonostante il position paper del Governo nel 2007 avesse fissato il tetto di 10mila megawatt a terra e 2 mila megawatt off-shore al 2020, oggi si è già maturata un'ipoteca di oltre 11mila megawatt tra impianti attivi (4.845 megawatt a fine 2009), impianti autorizzati (altri 7.674 megawatt) e pareri ambientali positivi. Senza contare gli altri 70mila megawatt che derivano da istanze in istruttoria presso le autorità preposte;

si tratta di uno sviluppo esponenziale che si è potuto raggiungere grazie proprio ad una sostanziale improvvisazione e nell'assenza di un'effettiva programmazione o analisi preventiva da parte dello Stato o delle regioni;

questo gravissimo fenomeno risulta ulteriormente favorito, ad avviso degli interroganti, dal ritardo accumulato dal Ministero dello sviluppo economico che alla data del 3 settembre 2010 non ha ancora provveduto a pubblicare in Gazzetta Ufficiale il testo delle linee guida consentendo quindi l'ulteriore possibilità di guadagnare tempo a chi ha interesse ai suddetti progetti;

secondo l'articolo 12, comma 10, del decreto legislativo 387 del 2003 «Le regioni adeguano le rispettive discipline entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore delle linee guida. In caso di mancato adeguamento entro il predetto termine, si applicano le linee guida nazionali» -:

quali siano le ragioni della mancata pubblicazione del testo delle linee guida per l'autorizzazione alla costruzione degli impianti di energie rinnovabili, con un ritardo record che è giunto ormai a 2 mesi;

come si intenda rimediare agli effetti derivati dal suddetto ritardo;

se non si ritenga a tale proposito di chiarire che tutti i progetti non ancora «autorizzati» ai sensi del decreto legislativo 387 del 2003 alla data di pubblicazione delle linee guida nazionali, sono sottoposti al provvedimento e agli atti regionali conseguenti.(4-08472)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata lunedì 16 luglio 2012
nell'allegato B della seduta n. 666
All'Interrogazione 4-08472 presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI

Risposta. - In ordine a quanto indicato nell'interrogazione in esame, si rappresenta che, in attuazione dell'articolo 12, comma 10 del decreto legislativo n. 287 del 2003, il testo delle «Linee guida per l'autorizzazione alla costrizione degli impianti di energie rinnovabili» (decreto ministeriale 10 settembre 2010) è stato adottato nella seduta della conferenza unificata dell'8 luglio 2010 su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro per i beni e le attività culturali.
Le suddette linee guida contengono regole e criteri unitari per lo svolgimento del procedimento di autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, in particolare, per assicurare un corretto inserimento degli impianti nel paesaggio, con specifico riguardo agli impianti eolici, cui è dedicato uno specifico allegato tecnico.
Il testo in esame ha richiesto un'istruttoria molto articolata per il contemperamento dei molteplici e complessi interessi pubblici coinvolti, a tratti potenzialmente in conflitto fra loro, per la diversità di vedute strategiche delle varie amministrazioni pubbliche, rispetto agli obiettivi di sviluppo degli impianti rinnovabili.
In tal senso, va ricordato che le bozze del suddetto testo predisposte nel corso delle precedenti legislature non avevano concluso l'iter di approvazione proprio per il mancato raggiungimento di una difficile sintesi delle diverse istanze. Inoltre deve evidenziarsi, che anche in assenza delle predette linee guida, il Governo ha comunque svolto un attento controllo sulla legittimità costituzionale delle legislazioni regionali difformi dalle norme statali in materia di energia e di tutela del patrimonio ambientale e culturale, come testimoniato dalle numerose impugnative, molte delle quali sfociate in pronunce di incostituzionalità.
La ratio è stata sempre quella di tutelare il legittimo affidamento dei proponenti a veder concludere i procedimenti secondo la normativa vigente al momento della presentazione dell'istanza, solo nel caso in cui sia intervenuta la valutazione ambientale, cioè la fase più importante e decisiva dell'iter di autorizzazione.
In attuazione di tali linee guida, le regioni, in coordinamento con il sistema normativo e pianificatorio di tutela ambientale e paesaggistica, hanno emanato provvedimenti recanti l'individuazione di aree e di siti non idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti e segnatamente per la tecnologia fotovoltaica ed eolica, nonché provveduto a rivisitare i loro piani energetici.
Il Ministero dello sviluppo economico sta quindi monitorando il recepimento e l'attuazione delle linee guida nelle diverse Regioni, con l'emanazione di atti di individuazione delle aree non idonee alla installazione degli impianti da fonte rinnovabile, anche con riferimento alle attività di cui sono titolari, o delegati gli enti locali, per poter favorire un'attuazione coordinata delle nuove disposizioni procedimentali e di inserimento degli impianti nel paesaggio e sul territorio. Il monitoraggio delle linee guida riguarda altresì la raccolta dei dati numerici sui procedimenti amministrativi per l'autorizzazione degli impianti, e soprattutto, le proposte regionali per il miglioramento dell'efficacia dei procedimenti amministrativi. Tale ultimo aspetto è funzionale anche all'eventuale revisione e aggiornamento delle linee guida. Il quadro completo della situazione verrà naturalmente definito quando le Regioni, che stanno ancora deliberando in materia, forniranno le relative informazioni.
Infine, si rappresenta che, in recepimento della direttiva 2009/28/CE concernente le fonti rinnovabili, è stato emanato il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 208, il quale ha previsto, tra l'altro, la riforma dei regimi di sostegno applicati all'energia prodotta da fonti rinnovabili, secondo criteri di efficienza, semplificazione e stabilità nel tempo del sistema, perseguendo al contempo l'armonizzazione con gli altri strumenti di analoga finalità e la riduzione degli oneri di sostegno in capo ai consumatori. In particolare, la predetta normativa prevede, a partire dall'anno 2013, un meccanismo di tariffa per i piccoli impianti (fino a 5 MW) e un meccanismo competitivo secondo aste per gli impianti di taglia maggiore. È stata altresì predisposta sia la previsione di requisiti di carattere generale per l'accesso agli incentivi pubblici, sia di un regime di controlli e sanzioni per violazioni della disciplina sulle autorizzazione e di accesso agli incentivi.
Al riguardo, si rappresenta che è in corso l'adozione di due decreti preposti ad attuare una revisione del sistema di incentivazione sia per il fotovoltaico che per tutte le altre fonti per la produzione di energia elettrica, inclusa la produzione da fonte eolica; l'approccio, quindi, è quello di porre in essere una complessiva revisione che conduca i livelli di incentivo verso quelli medi europei, attraverso un processo volto a condurre il settore verso la cosiddetta «grid parity».

Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti.
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 2003 0387

EUROVOC :

biodiversita'

energia dolce

energia eolica

energia rinnovabile

produzione d'energia

risorse rinnovabili

ristrutturazione industriale