ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08263

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 361 del 29/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: DONADI MASSIMO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 29/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 29/07/2010
MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI 29/07/2010
PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI 29/07/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 29/07/2010
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 29/07/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/10/2010
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08263
presentata da
MASSIMO DONADI
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

DONADI, PALADINI, MONAI e PORCINO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che -:

Tirrenia di Navigazione s.p.a. era una storica compagnia di navigazione italiana controllata da Fintecna, con sede e direzione generale a Napoli e che, nel settembre 2004, aveva assorbito con una fusione per incorporazione la storica Soc. Adriatica di navigazione spa (sorta nel 1936), mantenendo in loco una sede distaccata denominata divisione adriatica e un gruppo di personale amministrativo pari a 20 unità e l'iscrizione al comparto marittimo di Venezia di circa 300 marittimi;

queste società dell'allora gruppo Finmare e successivamente la sola Tirrenia con le società regionali marittime Caremar, Toremar, Saremar e Siremar (e la divisione adriatica) operavano nel mare Tirreno e nel mar Adriatico con navi merci e passeggeri, collegando diversi porti italiani e del mar Mediterraneo;

il rapporto di queste società con lo Stato tramite la Fintecna era regolato attraverso dei contratti di servizio/convenzioni ventennali, scadute il 31 dicembre 2009;

a fine 2009 è stata attivata una procedura per la privatizzazione della compagnia di navigazione Tirrenia e delle società regionali, provvedendo a far passare a titolo gratuito le società regionali che ne avevano fatto richiesta, sotto il controllo delle relative regioni, mentre per la capogruppo Tirrenia si è provveduto all'avvio di una procedura di privatizzazione con emissione di bando di gara; le regioni che hanno manifestato l'intenzione di prendersi carico delle relative società marittime sono state la Sardegna, la Campania e la Toscana, mentre la regione Sicilia ha preferito partecipare alla acquisto di Tirrenia e della Siremar, attraverso la gara pubblica che si è completata il 28 giugno 2010, con un'unica offerta vincolante per l'acquisto che vede all'interno della holding costituita, anche la regione Sicilia, con un 37 per cento del capitale sociale investito nella stessa;

sindacati del settore sono venuti a conoscenza, senza che vi fosse una trattativa tra le parti, che la Tirrenia, in fase di privatizzazione, aveva dichiarato ben 350 esuberi da distribuirsi tra lavoratori marittimi ed amministrativi e un'ulteriore richiesta di sovvenzioni di servizio per 12,5 milioni di euro per il 2010;

in questo contesto e con il numero di esuberi dichiarati da Tirrenia, una realtà come quella di Venezia rischia di essere tra quelle più esposte nell'ambito di una non omogenea privatizzazione della stessa società, che ha progressivamente abbandonato le attività commerciali previste per il mare Adriatico, nonostante le ottime performance e le buone prospettive che sembrano esserci nel comparto della navigazione adriatica da e per Venezia, questo anche a fronte delle ottime performance del porto di Venezia;

al momento della fusione per incorporazione di Adriatica in Tirrenia la società disponeva di 14 navi e 41 amministrativi e successivamente a tale data tutte le navi della flotta Adriatica sono state vendute per incassare liquidità ad eccezione di tre navi ora impiegate e di venti amministrativi che sono stati trasferiti o incentivati alla fuoriuscita;

l'allora contratto di servizio/convenzione per Adriatica necessitava di un esborso da parte dello Stato di circa 40 milioni di euro a fronte di un fatturato di circa 100 milioni di euro in un contesto commerciale concorrenziale nel versante Adriatico tra i porti italiani di Trieste, Venezia, Ancona e Bari con quelli della Croazia, Albania e Grecia e nel servizio di autostrade del mare, tra i porti di Venezia e Ravenna con Catania in Adriatico e di Genova con Termini Imprese nel Tirreno;

tali investimenti sono serviti nel periodo storico che è trascorso tra i primi anni '90 e il 2000 per intessere i rapporti commerciali dello Stato italiano con la Croazia e l'Albania, quando questo Paese era in uno stato di grave crisi a seguito delle note vicende belliche che avevano interessato anche la regione del Montenegro;

in quella fase l'Adriatica di navigazione, con l'operazione Pellicano, è stato quel ponte di collegamento che è servito per portare aiuti legati alla ricostruzione di infrastrutture e per la rinascita dell'economia di quel Paese;

il 21 giugno 2010 anche il comune di Venezia, con l'approvazione di un ordine del giorno condiviso tra tutte le forze politiche, ha indicato quale priorità la tutela di questa storia e di questo patrimonio per la città di Venezia;

forte preoccupazione regna tra i dipendenti sulla continuità occupazionale e sul futuro del gruppo a causa dello scenario che si presenta quanto mai incerto e nebuloso anche a dispetto del fatto che, risulta agli interroganti, che chi rileverà il gruppo ne acquisirà anche la «dote» di contributi statali previsti per l'effettuazione del servizio universale, pari a circa 1300 milioni di euro per i prossimi 12 anni;

in data 28 luglio 2010 la Fintecna ha ceduto Tirrenia e Siremar a Mediterranea Holding, l'unica cordata che era rimasta in gara per acquisire le due società, guidata dalla regione Sicilia e da Ttt Lines sulla base di un'offerta di 25 milioni in equity oltre all'assunzione di debiti per 520 milioni di euro -:

quali iniziative si intendano intraprendere per salvaguardare i livelli occupazionali della Tirrenia spa nel delicato passaggio di privatizzazione e, in particolare per quanto concerne le sedi periferiche come quella di Venezia;

se siano già stati attivati gli uffici preposti per prevedere clausole sociali di garanzia della protezione dei posti di lavoro e della condizioni contrattuali in essere;

se sia nelle intenzioni del Ministro varare un piano complessivo economico, finanziario e industriale per il rilancio dell'attività di cabotaggio marittimo da e per Venezia in una strategia di rilancio delle attività marittime su Venezia ricercando privati che siano interessati a rilanciare il marchio della Società Adriatica di Navigazione di Venezia, visto lo sviluppo portuale del porto di Venezia in seno al traffico merci e passeggeri.
(4-08263)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

SOCIETA' DI NAVIGAZIONE TIRRENIA

EUROVOC :

clausola sociale

contratto di prestazione di servizi

impianto portuale

Mar Adriatico

nave

politica industriale

prestazione di servizi

privatizzazione

professioni amministrative

relazioni economiche

soppressione di posti di lavoro

trasporto merci