ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08256

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 361 del 29/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIULIETTI GIUSEPPE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 29/07/2010
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 29/07/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 29/07/2010
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 12/10/2010

SOLLECITO IL 01/12/2010

SOLLECITO IL 12/01/2011

SOLLECITO IL 03/02/2011

SOLLECITO IL 03/03/2011

SOLLECITO IL 23/03/2011

SOLLECITO IL 15/04/2011

SOLLECITO IL 23/05/2011

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 11/04/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

SOLLECITO IL 06/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08256
presentata da
RITA BERNARDINI
giovedì 29 luglio 2010, seduta n.361

BERNARDINI, GIULIETTI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

in un comunicato stampa diramato il 26 luglio 2010, il gruppo EveryOne, organizzazione per i diritti umani con sede in Italia, ha denunciato la vicenda di Faith Aiworo, 23 anni, nigeriana, la quale è stata arrestata e rimpatriata dall'Italia nel suo Paese di origine, la Nigeria, il tutto in spregio alla Convenzione di Ginevra e alle normative internazionali sulla protezione umanitaria e sussidiaria, atteso che nel suo Paese d'origine la donna rischia il patibolo;

Faith Aiworo è arrivata in Italia nel 2007, dopo aver subito una condanna penale per l'omicidio del suo datore di lavoro, che aveva tentato di violentarla. Uscita su cauzione, si è rifugiata a Bologna. Secondo le leggi nigeriane e considerato il potere economico e politico della famiglia dell'uomo che aveva provato a stuprarla, Faith potrebbe essere condannata a morte;
in Italia la donna non ha ricevuto asilo né permesso di soggiorno umanitario, quindi è divenuta clandestina sulla base di quanto disposto dalla legge n. 94 del 2009, dopodiché ha ricevuto due decreti di espulsione;

alcune settimane fa, a Bologna, Faith Aiworo ha subito un nuovo tentativo di stupro. Il presunto violentatore è finito in carcere, mentre lei è stata rinchiusa nel Centro di identificazione ed espulsione bolognese di via Mattei e il 20 luglio è stata prelevata e trasferita in Nigeria, dove è stata immediatamente arrestata e imprigionata;
il gruppo EveryOne, insieme alla Rete Antirazzista, ha chiesto al Ministro degli affari esteri Frattini, di avviare nell'immediato attraverso i propri consiglieri diplomatici le procedure di trasferimento sicuro della giovane donna, attualmente a rischio di vita, nel territorio italiano, ciò al fine di scongiurare trattamenti inumani e degradanti o addirittura la sua messa a morte;

il gruppo EveryOne ha inoltre sollecitato un intervento del Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, e dell'Alto Commissario ONU per i rifugiati Antonio Guterres affinché intraprendano «con la massima urgenza presso le autorità nigeriane azioni per scongiurare la messa al patibolo di Faith Aiworo e favorire quindi il suo ritorno a Bologna, dove si è costruita una nuova vita e dove è innegabile il suo diritto all'asilo politico»;

anche la segretaria e portavoce dell'associazione Migrare, Shukri Said, ha lanciato un appello affinché Faith Aiworo venga immediatamente trasferita in un luogo sicuro e, quindi, sottratta al controllo delle autorità nigeriane;

l'Italia è promotrice della moratoria sulla pena di morte, eppure ha permesso che una cittadina straniera fosse estradata in un Paese dove le garanzie dei diritti non ci sono e dove vige la pena di morte -:

quali siano state le circostanze di diritto e di fatto che hanno determinato l'espulsione di Faith Aiworo, ponendo potenzialmente in pericolo la sua vita, anche in considerazione del dettato costituzionale e dell'interpretazione che ne ha dato la giurisprudenza della Corte costituzionale stessa;

se, e nell'eventualità positiva, quali siano state le richieste di garanzie formulate dal Governo italiano a quello nigeriano ed eventualmente quali garanzie siano state fornite dal Governo nigeriano a quello italiano, al fine di scongiurare la comminazione della pena capitale a Faith Aiworo;

se non ritengano di dover intraprendere le azioni diplomatiche necessarie per conoscere la sua sorte. (4-08256)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

diritti umani

donna

espulsione

Nigeria

norma internazionale

omicidio

pena di morte

sanzione penale

trattamento crudele e degradante

violenza sessuale