DI BIAGIO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
in data 23 luglio 2010 un treno Eurostar alta velocità proveniente da Milano e diretto a Napoli dopo qualche minuto dalla partenza - avvenuta da Roma alle ore 14 - è stato bloccato nelle campagne di Labico in provincia di Roma per circa 3 ore a causa di problemi al locomotore;
i passeggeri bloccati sulla vettura non sono stati informati immediatamente di quanto stesse accadendo anche in considerazione del fatto che non erano attivi i sistemi di altoparlanti all'interno del convoglio;
il veicolo, la cui centralina operativa veniva costantemente riavviata, non garantiva adeguata climatizzazione costringendo i pochi operatori che circolavano affannati e preoccupati nei corridoi ad aprire gli sportelli del treno da cui molti passeggeri cominciavano a scendere malgrado i divieti ripetuti a voce alta;
dopo circa un'ora dal blocco della vettura alle porte di Roma le scorte di acqua e di bibite si erano esaurite, gettando nel panico soprattutto le madri, i bambini e le persone anziane che soffrivano particolarmente della condizione di stress psico-fisico a cui la persistenza del danno alla vettura li costringeva;
la situazione di panico ha spinto alcuni abitanti della stradina di campagna che costeggiava i binari a gettare bottigliette e damigiane di acqua soprattutto per alleviare la richiesta degli anziani;
malgrado la posizione del binario fosse particolarmente scomoda nonché pericolosa - poiché costeggiava un piccolo canale irriguo e dei rovi - molti giovani si sono offerti volontari al fine di recuperare l'acqua offerta dagli abitanti del posto. Alcuni giovani si sono procurati delle ferite cadendo nel canale o recuperando bottiglie cadute nei rovi;
alle ore 17.40 il treno - dopo svariate vicissitudini legate alla scarsa capacità operativa degli operatori chiamati a gestire la crisi - è stato trainato da una motrice presso la stazione Tiburtina con lo scopo di ripartire da questa alle 18.30 con un secondo treno diretto a Napoli;
malgrado fossero stati chiamati i mezzi della protezione civile per far fronte all'emergenza, questi sono arrivati in concomitanza della partenza del treno per la stazione Tiburtina dimostrando una scarsa tempestività, necessaria in momento tanto complesso e drammatico;
dall'incidente di Labico emerge in maniera oggettiva che non esiste una procedura operativa chiara ed articolata finalizzata alla gestione dell'emergenza, considerando che gli attori coinvolti - i vari tecnici Trenitalia ed i referenti della protezione civile - hanno operato in maniera totalmente dissonante e di conseguenza inefficace;
la società Trenitalia ha evidenziato ai media di aver fornito assistenza e supporto ai passeggeri del treno bloccato per guasto e di aver accumulato soltanto 3 ore di ritardo a fronte delle 6 ore materialmente accumulate;
ai passeggeri coinvolti nel lungo contrattempo ferroviario non è stata evidenziata un'eventuale procedura di rimborso ma a chi ha avuto ancora la forza di chiedere è stato risposto che avrebbe potuto ottenere un rimborso parziale pari al 50 per cento del costo intero del biglietto, soltanto previa richiesta in agenzia o biglietteria trascorsi 20 giorni dall'avvenuto ritardo;
è importante ricordare che il costo del biglietto del treno alta velocità è cresciuto in maniera esponenziale nell'arco di 4 anni, passando - per quanto riguarda la tratta Roma-Napoli - dai 33 ai 44 euro a fronte di un incremento della qualità e della efficienza delle vetture e della rete ferroviaria, ad avviso dell'interrogante, inconsistente;
stando ai dati a disposizione dell'interrogante, quasi ogni settimana e segnatamente nei giorni di massima affluenza di passeggeri come il venerdì, si verificano molteplici inconvenienti in particolare sulla tratta Milano-Napoli che contribuiscono a maturare ritardi tra i 20 ed i 40 minuti;
la mancanza di rispondenza delle strategie operative nonché delle dinamiche gestionali della citata società per azioni alle reale esigenze nonché alla tutela delle garanzie degli utenti lascia emergere delle criticità in merito alle scelte e alle programmazioni del corpo dirigenziale di Trenitalia -:
se siano a conoscenza delle criticità espresse in premessa;
quali iniziative si intendano definire al fine di individuare un piano efficiente di gestione dell'emergenza in caso di incidenti o di inconvenienti come quello testé descritto al fine di evitare dinamiche operative disarmoniche tra protezione civile, tecnici e operatori di Trenitalia;
se si intenda sollecitare con opportune iniziative l'ipotesi di forme di indennizzo e di risarcimento straordinarie in caso di incidenti la cui gravità si collochi entro parametri ben diversi dalle fattispecie rapportabili al semplice ritardo;
se si ritenga possa essere auspicabile una rinnovata valutazione in itinere dell'efficienza nonché della capacità di gestione del patrimonio della società per azioni da parte del corpo dirigenziale di Trenitalia utilizzando come parametri di riferimento anche il livello di qualità dei servizi ed il grado di tutela riservato ai consumatori. (4-08230)