ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 284 del 17/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2010
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2010
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2010
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2010
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 17/02/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/02/2010
Stato iter:
07/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/08/2012
DI PAOLA GIAMPAOLO MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 23/03/2010

SOLLECITO IL 12/04/2010

SOLLECITO IL 12/10/2010

SOLLECITO IL 01/12/2010

SOLLECITO IL 12/01/2011

SOLLECITO IL 03/02/2011

SOLLECITO IL 03/03/2011

SOLLECITO IL 23/03/2011

SOLLECITO IL 15/04/2011

SOLLECITO IL 23/05/2011

SOLLECITO IL 06/07/2011

SOLLECITO IL 21/09/2011

SOLLECITO IL 16/11/2011

SOLLECITO IL 15/02/2012

SOLLECITO IL 28/05/2012

SOLLECITO IL 04/07/2012

SOLLECITO IL 26/07/2012

RISPOSTA PUBBLICATA IL 07/08/2012

CONCLUSO IL 07/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06171
presentata da
MAURIZIO TURCO
mercoledì 17 febbraio 2010, seduta n.284

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

in una agenzia stampa Apcom del 16 febbraio 2010 vengono riportate delle dichiarazioni del Ministro della difesa, Ignazio La Russa in merito all'operazione Mushtarak condotta dalle forze ISAF;

secondo la fonte giornalistica il ministro interrogato avrebbe dichiarato che «nessun italiano partecipa all'operazione militare in corso nella provincia di Helmand, ma naturalmente c'è qualcuno nella linea di comando a Kabul»;

il ministro avrebbe anche affermato che «Sì, si sta vincendo nel senso che stiamo occupando il territorio. Ma si sta vincendo senza avere eliminato il pericolo, perché stanno utilizzando il concetto "soldato vivo buono per la prossima volta". Una vecchia frase di luogo comune che sintetizza un concetto militare. Gli insorti sono impegnati ma quando possono si sottraggono al combattimento. Certamente l'operazione va avanti con meno difficoltà del previsto e l'obiettivo del controllo del territorio viene raggiunto, questo però non toglie che le forze ribelli rimangono con poche perdite. Il problema è se hanno la possibilità di riorganizzarsi per attività di guerriglia anziché di confronto duro»;

numerose agenzie di stampa hanno diffuso la notizia della morte di cittadini afghani non appartenenti alle forze ribelli coinvolte nei combattimenti;

l'impiego di militari italiani, anche solo con compiti coordinamento e di comando, in azioni di guerra come è in effetti l'operazione Mushtarak, che prevede l'occupazione militare di un determinato territorio afghano, ad avviso degli interroganti, viola palesemente l'articolo 11 della Costituzione;

sempre ad avviso degli interroganti le dichiarazioni del Ministro della difesa appaiono improntate a diffondere una chiara volontà del Governo italiano tesa all'occupazioni militare di un territorio straniero, con l'uso delle armi e finalizzata al totale annientamento delle forze ribelli -:

quanti siano i militari italiani che a qualsiasi titolo hanno preso parte alla predetta operazione Mushtarak, con quali incarichi, per assolvere quali ordini e se risultino coinvolti negli eventi bellici che hanno causato la morte di civili afghani. (4-06171)
Atto Camera

Risposta scritta pubblicata martedì 7 agosto 2012
nell'allegato B della seduta n. 678
All'Interrogazione 4-06171 presentata da
MAURIZIO TURCO

Risposta. - L'operazione «Mushtarak in Helmand», era stata lanciata, a suo tempo, dalle forze statunitensi, inglesi e canadesi, facenti parte del Command South di ISAF, a supporto delle forze di sicurezza afghane (Afghan national security forces ANSF), al fine di liberare quella provincia da forze ostili che i talebani ponevano protezione della coltivazione dell'oppio e, quindi, di permettere al Governo afghano di riaffermare la propria autorità e ricreare condizioni di stabilità e sicurezza.



Nel merito, sulla base delle indicazioni dei competenti organi tecnico-operativi militari, le forze nazionali, schierate nella provincia di Farah, sono state interessate esclusivamente per contrastare eventuali «sconfinamenti» verso l'area di responsabilità italiana di insurgents in ripiegamento dalla zona sud.


Nel rappresentare che non si è in possesso di ulteriori elementi al riguardo, si rassicura l'interrogante che l'impiego dei nostri militari, nell'ambito dell'international security Assistance Force (ISAF) è sempre stato coerente con il quadro che l'Esecutivo, in linea di continuità con i precedenti governi, ha sottoposto in più occasioni al Parlamento.

Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola.
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Afghanistan

esercito

morte

occupazione militare

personale militare