ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 737 del 20/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI STANISLAO AUGUSTO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 20/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02661
presentata da
AUGUSTO DI STANISLAO
giovedì 20 dicembre 2012, seduta n.737

DI STANISLAO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della difesa.
- Per sapere - premesso che:

i cittadini di Taranto, com'è noto, vivono una forte sofferenza per un disastro sanitario, oltre che ambientale, che imperversa su di loro e sulla città;

da circa quattro mesi ai dirigenti dell'Ilva, l'industria più «ingombrante» presente nel comune, è stato notificato il sequestro di parchi minerali, cokerie, agglomerato, acciaieria, altiforni, perché comprovato il nesso di causa ed effetto per ciò che concerne i numerosi decessi e malattie conseguenti all'inquinamento prodotto dalla stessa industria;

la magistratura ha deciso in questi giorni di sequestrare definitivamente gli impianti, in quanto non ci sono le garanzie di rispetto ambientale e sanitario nei confronti della città di Taranto e dei suoi abitanti;

la stessa azienda sta dimostrando di non trovare più convenienza nell'essere insediata nella città, prospettando addirittura di chiudere tutto lo stabilimento, comprese le aree a freddo (non sequestrate), se dovesse proseguire l'azione giudiziaria dei magistrati;

si è da poco approvato in via definitiva il decreto di «revisione dello strumento militare». Tale provvedimento metterà a carico dei contribuenti circa 30.000 militari che saranno avviati, con forme non chiare, in pre-pensionamento nell'arco di 10 anni, lasciando nel contempo invariato il bilancio della Difesa;

riguardo a tale legge ci sarà una rivisitazione del bilancio da 70 per cento sul personale, 12 per cento sull'esercizio e 18 per cento sugli investimenti (cioè le armi) a rispettivamente 50 per cento, 25 per cento, 25 per cento. Considerando che il bilancio della difesa è di 14 miliardi di euro annui, è facilmente deducibile che ci sarà un esborso ulteriore per l'acquisto di armi di circa 980.000.000 di euro annui, a carico dei contribuenti anche se in modo indiretto -:

se il Governo abbia in programma progetti per la riconversione del territorio di Taranto, e alternative occupazionali, come ad esempio, per le bonifiche, riconversione industriale, green economy ed altro ed in caso affermativo quali siano;

se il Governo abbia valutato e considerato l'impatto occupazionale sul territorio in caso di chiusura, anche parziale, dello stabilimento, tenendo conto dei dipendenti dell'Ilva residenti e non nella città di Taranto, e se intenda con urgenza valutare soluzioni alternative per intervenire prontamente, qualora si giunga a tale situazione tra l'altro molto probabile, ad una ricollocazione degli operai tenendo conto anche della cassa integrazione;

se il Governo, intenda, in sede di attuazione della riforma dello strumento militare, considerare la possibilità di assumere iniziative per allocare, almeno i previsti 980.000.000 annui, a regime, per l'acquisto di armi, alla città di Taranto, affinché si proceda con le bonifiche e la riconversione del territorio, assumendo gli operai che sarebbero licenziati dall'azienda. (3-02661)