ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02625

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 724 del 27/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: MIOTTO ANNA MARGHERITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
D'INCECCO VITTORIA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
TURCO LIVIA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012
BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 27/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/11/2012
Stato iter:
28/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/11/2012
Resoconto BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/11/2012
Resoconto BALDUZZI RENATO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/11/2012
Resoconto BRATTI ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/11/2012

SVOLTO IL 28/11/2012

CONCLUSO IL 28/11/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02625
presentata da
ANNA MARGHERITA MIOTTO
martedì 27 novembre 2012, seduta n.724

MIOTTO, ARGENTIN, BOSSA, BUCCHINO, BURTONE, D'INCECCO, GRASSI, LENZI, MURER, PEDOTO, SARUBBI, SBROLLINI, LIVIA TURCO, MARAN, QUARTIANI, GIACHETTI, MARIANI e BRATTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
attualmente è in corso di discussione la revisione della normativa sui campi elettromagnetici, che suscita notevole perplessità, in particolare rispetto alla progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici;

le evidenze scientifiche emerse dalla ricerca epidemiologica mondiale riconosciute dall'Organizzazione mondiale della sanità hanno evidenziato che i campi elettromagnetici non vanno sottovalutati rispetto alla salute umana ed ha inserito i campi a radiofrequenza (in particolare quelli emessi dai cellulari, ma l'agente fisico è lo stesso di tutte le sorgenti di campi elettromagnetici oggetto del decreto ministeriale) fra i possibili agenti cancerogeni per l'uomo a causa dell'aumento del rischio di tumori cerebrali come il glioma (40 per cento di rischio per un uso di 30 minuti al giorno per almeno 10 anni);

la Corte di cassazione ha confermato la sentenza della corte di Appello di Brescia del 22 dicembre 2009 che condannò l'Inail a corrispondere ad un manager la rendita per malattia professionale prevista per l'invalidità all'80 per cento legata all'uso di cordless e cellulari per motivi professionali;

il manager aveva agito in giudizio, deducendo che, in conseguenza dell'uso lavorativo protratto, per dodici anni e per 5-6 ore al giorno, di telefoni cordless e cellulari all'orecchio sinistro aveva contratto una grave patologia tumorale (il neurinoma del Ganglio di Gasser);

la sentenza rappresenta un decisivo passo verso il riconoscimento completo dei reali rischi per la salute da esposizione alle onde elettromagnetiche;

le indicazioni fornite dal Consiglio d'Europa, dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e dall'Organizzazione mondiale della sanità indicano le radiofrequenze come possibili cancerogeni -:

quali iniziative urgenti il Governo intenda assumere, anche alla luce della sentenza della Corte di cassazione sopra citata, al fine di rivedere la normativa riguardante le misurazioni dei campi elettromagnetici, che, di fatto, attualmente annullano il principio di precauzione raccomandato dall'Unione europea e dalla legge quadro n. 36 del 2001, avendo recentemente affievolito le tutele ambientali in vigore, mettendo così gravemente a rischio la salute della popolazione, specialmente di quella che abita e lavora in prossimità di tali campi elettromagnetici.(3-02625)