RAZZI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
i tagli operati non solo da questo Governo, ma da quasi tutti i Governi precedenti, hanno posto in grave crisi il sistema scolastico e universitario, sino a svilirne quasi la funzione;
purtroppo, non occuparsi e non supportare questo settore, che tutti definiscono strategico per i progetti di sviluppo di lungo periodo del Paese, significa debilitarlo proprio nei suoi punti di forza;
all'estero, in particolare, le comunità di italiani sembrano rassegnate al fatto di sentirsi dimenticate dai Governi di Roma in relazione al regime di presenza e di tutela dei diritti e delle aspettative sui territori esteri di residenza;
a una cosa, però, essi non si rassegneranno mai, e si aggiunge per fortuna, cioè all'abbandono e alla rinuncia definitiva della scuola, della promozione della lingua, dell'istruzione e della cultura italiana per i loro figli all'estero;
bisogna ammettere che i sistemi adottati un tempo per questo tipo di promozione non hanno tenuto in buon conto una razionalizzazione delle spese e delle risorse, per esempio, non utilizzando professori di lingua italiana presenti sui territori esteri, ma è pur sempre possibile trovare soluzioni valide e non costose;
la scuola oggi può vantare l'utilizzo di sistemi informatici assolutamente utili che possono venire in soccorso di una nuova organizzazione della scuola diversa da come tutti l'hanno vissuta, soprattutto per i connazionali residenti fuori dai confini patri;
per questi ultimi, infatti, sarebbe utilissimo approntare corsi scolastici via internet; in tal modo si potrebbe ovviare alle spese di organizzazione strutturali;
molti dei connazionali residenti all'estero vivono nelle estreme periferie delle città, per cui raggiungere le sedi scolastiche per loro diventa difficilissimo, se non addirittura impossibile;
per portare a termine tale operazione, pur in presenza di grosse difficoltà economiche per il Paese, si potrebbe decidere di fare un investimento per il futuro, poiché, oltretutto, si tratterebbe di una cifra irrisoria, che consentirebbe di offrire qualità e finanche eccellenza dell'istruzione, con una portata territoriale mondiale;
sarebbe insensato, d'altronde, non comprendere come la sviluppo della lingua e della cultura italiana nel mondo possano giovare in termini di ritorno all'intera economia del Paese -:
se non si ritenga opportuno, alla luce di quanto in premessa enunciato, far sì che gli istituti italiani di cultura all'estero organizzino corsi scolastici di lingua e cultura italiane, attraverso la rete internet, destinati ai cittadini italiani residenti nei Paesi di competenza dei medesimi istituti, prevedendo che a tali corsi scolastici sia attribuito valore legale. (3-02590)