ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 713 del 05/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 05/11/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/11/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02585
presentata da
DANIELE GALLI
lunedì 5 novembre 2012, seduta n.713

GALLI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:


l'affermazione del libero mercato dell'elettricità e il superamento dell'attuale monopolio di fatto passano attraverso il modello di una società elettrica indipendente, la quale costituisce il tassello fondamentale del mercato libero come auspicato e propugnato dalle direttive europee e dal decreto legislativo n. 79 del 1999;


la conseguente affermazione di nuove società indipendenti è stata assolutamente necessaria per contrapporsi agli ex monopolisti che, pur senza il diritto al monopolio e causa la loro posizione dominante, restano di fatto le uniche società presenti su un mercato solo apparentemente libero;


anche se il mutamento strutturale del mercato ha imposto alle imprese, sino a quel momento monopoliste, di trasformarsi in società di rete, di mercato, di distribuzione, è ovvio che senza una pluralità di operatori e di nuovi soggetti messi nelle reali condizioni di operare a parità di condizione, è quasi inevitabile che le ex imprese monopoliste pubbliche e i loro dirigenti, tendano a conservare il controllo di ogni scenario, occupando caselle di potere che in effetti dovrebbero essere accessibili e attribuite a soggetti terzi e senza conflitti di interesse;


più precisamente, dopo la perdita del monopolio, occorre oggettivamente considerare che l'Enel, ex monopolista, ha diffuso i propri dirigenti in tutte le società pubbliche nate dopo la liberalizzazione, da Terna, gestore delle rete nazionale interconnessa con l'estero, al GSE, gestore dei servizi elettrici, al GME, gestore della borsa elettrica, senza dimenticare le «consulenze» e gli incarichi presso il Ministero per lo sviluppo economico e l'Autorità per l'energia elettrica e il gas, tanto che in alcuni casi si è anche dovuto costatare «prestiti» da Enel ad organismo responsabile e ritorno, di cui l'esempio oggettivamente più eclatante è che, dopo un inizio del mercato libero con un presidente neutro, da circa un decennio la stessa Autorità per l'energia elettrica e il gas è retta da ex alti dirigenti di Enel;


tali oggettive ingerenze hanno ad avviso dell'interrogante inopinatamente portato ad una regolamentazione favorevole agli ex monopolisti che, pur riconoscendo che questo fatto possa essere una conseguenza collaterale e transitoria nel percorso che va dal monopolio al mercato libero, diventa inaccettabile quando questa posizione dominante anziché ridursi progressivamente assurge ad una vera e propria minaccia per la sopravvivenza del mercato libero;


a questo proposito si evidenzia come l'Autorità, secondo l'interrogante, in controtendenza al libero mercato, ha imposto ai fornitori di energia privati norme e obblighi senza prevedere per gli stessi alcuna remunerazione e garanzia, fatto che induce all'insostenibilità economica a medio termine del loro ruolo, ovvero:


a) il sostituire integralmente il concessionario del servizio di trasporto commercializzazione del trasporto stesso verso gli utenti di rete del concessionario;


b) il sostituire integralmente il concessionario nella contrattualizzazione del servizio di trasporto presso l'utente del concessionario, sollevando anche in questo caso il concessionario da questa incombenza;


c) garantire al concessionario la riscossione dei corrispettivi da pagare per il trasporto presso l'utente del concessionario, assicurando il fatturato ed il reddito al concessionario stesso;


d) garantire il fatturato ed il reddito al concessionario, non solo attivandosi nei confronti degli stessi clienti, ma consegnando al concessionario proprie garanzie, desunte dalle proprie disponibilità - essendo l'utente di rete libero di non fornirne, come se il servizio di trasporto fosse espletato a favore del fornitore che per legge ha, invece, solo il compito di vendere l'energia, e non può disporre, né commerciare il trasporto;


e) non poter disporre direttamente il distacco del cliente di rete che non ha pagato il trasporto, se non con procedure controllate ed imposte dall'Autorità e dal concessionario che non garantiscono il fornitore, il quale, purtroppo, deve accettare che il concessionario consenta a molti clienti di mantenere l'allacciamento alla rete, pur essendo morosi;


l'Autorità, sua sponte, ha imposto ai fornitori di sostituire il concessionario nei suoi specifici e naturali adempimenti che gli debbono garantire il reddito, senza prevedere remunerazione e senza garanzie: in pratica, l'Autorità ha imposto quella che all'interrogante appare una sub concessione, senza l'autorizzazione del Ministero che formalmente deve sancire la sub concessione e senza prevedere remunerazioni e accordi con il sub concessionario;



la posizione manifestata dall'Autorità nei confronti del fornitore - e verso il suo ruolo che a questo punto risulta indebolito - ha acuito e favorito l'opportunismo di parte dei clienti della rete, accortisi di tale indebolimento, e la conseguente morosità, oggi a livelli inusitati sul mercato elettrico, che a giudizio dell'interrogante, potrebbe rappresentare un'ipotesi di sua turbativa;


secondo l'interrogante appare quindi ipotizzabile che l'Autorità, imponendo queste norme che, sempre a giudizio dell'interrogante, risultano per gli effetti connessi, vessatorie nei confronti dei fornitori indipendenti a mercato libero, di fatto dia luogo ad un aiuto indebito ai fornitori connessi ai concessionari, implementando mercati non liberi, da essa direttamente gestiti e controllati -:


se non ritenga di assumere iniziative, anche di carattere normativo, volte ad assicurare una maggiore efficienza ed economicità complessiva del mercato elettrico, evitando le criticità di cui in premessa. (3-02585)