ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02563

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 709 del 25/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: GALLI DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 25/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02563
presentata da
DANIELE GALLI
giovedì 25 ottobre 2012, seduta n.709

GALLI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

su segnalazione di Assoconsum, dell'associazione Cittadini per l'Europa - Milano e di alcune ditte del settore, in particolare di queste ultime che si ritengono pesantemente danneggiate dalle scelte poste in essere da Enel distribuzione, si viene a conoscenza di ulteriori fatti inerenti all'assegnazione di appalti da parte di Enel, già oggetto di una interrogazione del firmatario del presente atto n. 4-17471;

ENEL s.p.a. a fine 2011 rivede totalmente le procedure di appalto e quindi l'affidamento dei lavori di manutenzione, costruzione e demolizione degli elettrodotti esercìti in bassa e media tensione, ovvero le linee che partono dalle cabine primarie ed arrivano nelle nostre case;

nei mesi di maggio e giugno 2012, l'Enel configura le nuove procedure che vedono interessate grandi estensioni territoriali, nel caso specifico la regione Piemonte divisa in due lotti e la Liguria in un solo lotto, inquadrando i tre lotti in un appalto europeo della durata massima di 5 anni con un importo lavori di 245.000.000 di euro;

occorre precisare che prima di questo bando l'area Piemonte-Liguria era gestita da Enel attraverso una ventina di appalti che facevano capo a singole imprese o consorzi in possesso di specifica capacità tecnica-operativa, insediati da tempo sul territorio con maestranze locali altamente specializzate e dedicate a queste particolari attività;

le imprese che facevano parte dell'elenco fornitori Enel, come quelle in questione, dovevano avere precisi requisiti relativi alle certificazioni SOA-ISO 9001:2008 - ISO 14001:2004-BS OHSAS 18001:2007, oltre che avere personale certificato e specializzato per ogni tipo di attività;

per ottenere tale certificazione le aziende italiane hanno dovuto acquistare nel corso degli anni un considerevole numero di attrezzature e di macchinari specifici di valore cospicuo;

si evidenzia ad esempio come la gara di maggio 2012 viene esperita con il seguente risultato: lotto 1 Piemonte occidentale - vince l'impresa spagnola Elecnor in ATI con una piccola impresa italiana (Boetti s.r.l. con circa 15 dipendenti), il ribasso rispetto al valore attuale è di circa il 20 per cento, dopo di che risulta che l'ufficio appalti di Roma di ENEL toglie la gara agli spagnoli per affidarla alla società italiana SIRTI, che è un'impresa a partecipazione statale, con un prezzo lievemente superiore, tradotto in euro in circa 1,5 milioni in più rispetto a Elecnor; lotto 2 Piemonte orientale - vince l'impresa Elecnor in ATI con Boetti, ed Enel, dopo trattativa con il consorzio italiano Cielo, il quale non può accettare i prezzi proposti dagli spagnoli, procede con l'aggiudicazione definitiva a Elecnor; lotto 3 Liguria - vince la gara un'altra impresa spagnola, Cobra, in ATI con un'impresa italiana, la Icottec di Monterotondo (Roma), società partecipata per il 99 per cento da ICOT spa di Forlì a sua volta partecipata a maggioranza da società estere;

complessivamente la percentuale di ribasso praticata dalle citate società si assesta tra il 20 ed il 30 per cento;

come segnalato da alcune imprese, per poter partecipare al bando le imprese italiane si sono dovute qualificare impegnando denaro e risorse, dovendo anche costituire dei consorzi di imprese per aderire alla volontà di Enel di avere pochi interlocutori qualificati e forti sul territorio; inoltre, per rilasciare la qualificazione illimitata, condizione sine qua non per partecipare al bando, ha richiesto la trasformazione in consorzi stabili, con conseguente aggravio di costi e responsabilità fra i soci;

per contro le imprese che non risulterebbero in possesso di tali qualificazioni, partecipano ugualmente alla gara e ad aggiudicazione avvenuta hanno tempo 60 giorni per mettersi in regola, ovvero acquistare o noleggiare le attrezzature e assumere i capi squadra delle imprese qualificate nazionali, come verificabile nelle richieste di personale presenti anche in internet, imprese destinate a chiudere a gennaio 2013 per la maggior parte;

solo in Liguria chiuderanno 9 imprese e conseguentemente 300 persone perderanno il posto di lavoro, ed in ogni caso, visto che gli operai italiani costano circa il doppio rispetto a quelli spagnoli, le ditte appaltatrici intendono utilizzare personale proprio, come dimostra il fatto di aver già inviato alcune decine di unità ai corsi per le qualifiche Enel alloggiandoli presso il monastero di Nostra Signora della Guardia a Genova;

dal 1o ottobre 2012 sono operative le ditte vincitrici, che sono intervenute ad esempio su un guasto in centro a Genova in data 7 ottobre 2012: il cavo esercìto a 15.000 volt è scoppiato appena l'Enel ha ridato corrente, come risulta dalle fotografie che documentano il modo di operare; si rileva che se una ditta italiana fosse incorsa in un simile incidente avrebbe potuto imbattersi in multe e sanzioni;

tali incidenti potrebbero causare seri danni non solo alle cose ma anche allo stesso personale impegnato, o a terzi;

è in itinere una procedura amministrativa nei confronti di Enel promossa al TAR Lazio che si pronuncerà in merito il 19 dicembre 2012;

lascia infatti perplessi l'ammissione al bando di gara delle società spagnole prive delle certificazioni richieste alle aziende italiane; ad avviso dell'interrogante tale ammissione in deroga alle norme attuate da Enel, rappresenta una chiara discriminazione nei confronti delle imprese nazionali da sempre sottoposte a ben altre richieste di credenziali;

in particolare nel caso dell'affidamento di appalto alla società italiana SIRTI, impresa a partecipazione statale, benché perdente in gara di appalto rispetto a Elecnor in ATI con Boetti S.r.l., e che è stata d'ufficio sostituita ai predetti vincitori, con un incremento di costi di 1,5 milioni di euro, andando in controtendenza rispetto al sistema del massimo ribasso, si rileva un ulteriore comportamento ad avviso dell'interrogante abnorme rispetto alle procedure ordinarie d'appalto e rispetto a ciò rischia di essere configurabile una sorta di indebito aiuto di Stato ad altra azienda partecipata dallo Stato -:

se intenda intervenire affinché le aziende di Stato assumano criteri di bando tali da non penalizzare le imprese italiane, ben sapendo che i costi del lavoro in Italia non sono concorrenziali con altri Paesi comunitari, e richiedendo invece alle ditte comunitarie la parità di requisiti rispetto alle italiane;

se il personale delle ditte vincitrici operanti sul territorio nazionale abbia contratti di lavoro compatibili con l'ordinamento nazionale, se tale personale abbia le qualifiche come richieste agli operatori di settore nazionali, se il personale impiegato dalle ditte vincitrici abbia contratti in essere riconosciuti nell'ordinamento della Unione europea;

quali siano le partecipazioni della società Enel ed eventuali sue consociate comunitarie e non;

se la vigilanza dello SPRESAL - servizio prevenzione e sicurezza ambiente lavoro - sia solerte nel controllo dei cantieri in oggetto per garantire ai lavoratori le tutele previste dall'ordinamento italiano. (3-02563)