ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 693 del 27/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: MILANESE MARCO MARIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 27/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 27/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02497
presentata da
MARCO MARIO MILANESE
giovedì 27 settembre 2012, seduta n.693

MILANESE. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

dopo alcuni giorni di proteste e di denunce avanzate da soggetti privati e dai cittadini dell'Irpinia, in particolare dai pendolari studenti e lavoratori, dal personale ferroviario locale e dalle testate giornalistiche che hanno effettuato inchieste mirate, sembra essere risolta la vicenda della chiusura della stazione ferroviaria di Avellino e della soppressione delle relazioni ferroviarie della linea Avellino, Benevento Salerno;

va ricordato che sulla ferrovia irpina, come meglio evidenziato da inchieste condotte da alcune testate giornalistiche, a causa di mancanza di fondi ridottisi per via dei tagli ai trasferimenti statali decisi negli ultimi anni, era stata decisa la cancellazione delle ultime diciannove corse locali con cui il territorio irpino era servito dai trasporti pubblici ferroviari;

ad annunciare la evitata soppressione delle relazioni ferroviarie presenti in Irpinia, è stato l'assessore ai trasporti della regione Campania, Sergio Vetrella, che al riguardo ha reso noto che grazie a un impegnativo lavoro dei funzionari e tecnici dell'assessorato regionale ai trasporti e intervenendo in modo mirato sulle proposte di Trenitalia, si è riusciti con una delibera approvata dalla giunta a scongiurare la chiusura della stazione di Avellino delle Ferrovie dello Stato, mantenendo alcuni importanti collegamenti sulla direttrice Avellino-Benevento-Salerno, così come era stato richiesto anche dalle associazioni di utenti e pendolari nel corso dell'ultima seduta della consulta della mobilità;

non va sottaciuto che l'Irpinia è una zona interna e svantaggiata che naturalmente sconta le difficoltà dell'isolamento geografico e proprio per queste sue criticità dovrebbe essere maggiormente considerata dalle scelte operate delle istituzioni regionali e statali in materia di garanzia di erogazione dei servizi pubblici essenziali a carattere universale, tra cui, segnatamente, il trasporto pubblico ferroviario;

in tale contesto si evidenzia che costituisce servizio universale il servizio pubblico ovvero di pubblica utilità, anche regionale e locale, ovvero di preminente interesse nazionale, svolto da soggetti pubblici o privati, che deve essere reso a tutti gli utenti, sull'intero territorio nazionale, indipendentemente dalla ubicazione geografica degli stessi, a prezzi accessibili;

la drastica riduzione dei trasferimenti pubblici diretti a garantire l'esercizio del servizio universale del trasporto ferroviario regionale ed a media e lunga percorrenza messa in atto negli ultimi anni dalla società Ferrovie dello Stato si è tradotta in un drastico ed illogico ridimensionamento del suddetto servizio universale ed ha generato un grave vulnus alla continuità territoriale di aree collocate in aree interne, come l'Irpinia, e più in generale del Sud del Paese con il territorio nazionale e lesioni al diritto alla mobilità dei cittadini;

sulla questione dell'interruzione servizio di trasporto pubblico ferroviario tra Avellino ed il resto del paese, il predetto assessore ai trasporti della regione Campania ha anche sottolineato come l'azione decisa del presidente Stefano Caldoro, unita all'intervento dell'intera regione, abbiano costituito uno sforzo molto significativo da parte dell'ente, data la ben nota e ormai insostenibile situazione dei tagli ai trasferimenti statali per i servizi di trasporto pubblico locale, contro i quali è in corso una difficile e dura battaglia delle regioni con il Governo centrale. In proposito, già nel 2011 la Campania ha subito un taglio complessivo del 30 per cento circa, a fronte del quale è comunque riuscita a contenere la necessaria riduzione delle corse regionali a una percentuale del 10 per cento. A dicembre 2011 è stato poi firmato con il Governo un accordo per distribuire per il 2012 - per tutte le regioni - circa 1.748 milioni di euro, ma da allora a oggi questo accordo non avrebbe ancora avuto esito positivo, nonostante più solleciti da parte della conferenza delle regioni e della Commissione trasporti della regione Campania, e non sarebbero ancora neanche ripartite le risorse tra le regioni. Per quanto riguarda il 2012, a poco meno di tre mesi dalla fine dell'anno, la regione Campania non avrebbe ancora avuto dal Governo il trasferimento delle risorse per i servizi di Trenitalia. Dal 2013 in poi, le norme attuali prevedono una ulteriore riduzione a 1.200 milioni di euro dei trasferimenti complessivi da distribuire alle regioni, quasi dimezzando, quindi, i fondi del 2010. Un grave problema, che oltre che i tagli ai servizi, condiziona anche le gare che la regione Campania deve bandire al più presto, ma che naturalmente diventano impossibili da effettuare senza avere certezza dei fondi a disposizione -:

quali informazioni possa riferire in merito al rischio di chiusura del servizio pubblico ferroviario nell'Irpinia con particolare riferimento ad Avellino;

se non intenda adottare specifiche iniziative in materia di trasporto, prevedendo lo stanziamento delle risorse finanziarie necessarie per garantire la continuità del servizio pubblico di trasporto ferroviario nella regione Campania ed affinché sia assicurata la continuità del servizio pubblico di trasporto ferroviario da e per la città di Avellino al fine di ripristinare la corretta gestione del servizio universale passeggeri e di garantire la continuità territoriale ed il diritto alla mobilità dei cittadini che frequentano l'Irpinia. (3-02497)