ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02494

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 691 del 25/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: POLIDORI CATIA
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 25/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 25/09/2012
Stato iter:
26/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/09/2012
Resoconto POLIDORI CATIA POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
 
RISPOSTA GOVERNO 26/09/2012
Resoconto PASSERA CORRADO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 26/09/2012
Resoconto POLIDORI CATIA POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/09/2012

SVOLTO IL 26/09/2012

CONCLUSO IL 26/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02494
presentata da
CATIA POLIDORI
martedì 25 settembre 2012, seduta n.691

POLIDORI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il 28 febbraio 2012 fu stipulato un accordo tra Abi, Ministero dell'economia e finanze, Ministero dello sviluppo economico e tutte le associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, al fine di identificare misure volte ad assicurare risorse finanziarie nei confronti delle piccole e medie imprese in difficoltà;

con una successiva convenzione tra Abi e la Cassa depositi e prestiti sono stati messi a disposizione del settore bancario 10 miliardi di euro, di cui 2 destinati alla realizzazione di operazione di smobilizzo presso il settore bancario di crediti vantati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione;

il Governo, a sua volta, si è impegnato ad accelerare il processo di recepimento della direttiva 2011/7/CE su ritardi di pagamento per allineare il nostro Paese alle condizioni standard esistenti in Europa;

in data 22 maggio 2012 l'Abi, in accordo con le principali associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, si è impegnata a promuovere la costituzione di uno specifico plafond per lo smobilizzo, presso il settore bancario, dei crediti vantati dalle piccole e medie imprese nei confronti della pubblica amministrazione, denominato «Crediti PA», di ammontare minimo pari a 10 miliardi di euro;

tale accordo, in ogni caso, prevede che sarà la banca a decidere se e come attuare l'eventuale anticipazione del credito a partire da un'analisi sulle eventuali posizioni debitorie dell'azienda interessata, che non debbono risultare come «sofferenze» o «partite incagliate», né tantomeno vi dovranno essere procedure esecutive in corso o «esposizioni scadute» da oltre 90 giorni;

nel solo caso che tali esposizioni risultino dovute al mancato incasso dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, vi potrà essere una valutazione diversa da parte del singolo istituto di credito, ma nessun impegno vincolante;

inoltre, in merito alle incompatibilità con i vincoli del patto di stabilità e la possibilità per le regioni, gli enti locali e gli enti del servizio sanitario nazionale di rilasciare la certificazione dei loro debiti senza l'indicazione di una data di pagamento, gli istituti di credito sono liberi, stante l'autonomia in materia di «profili di rischio», di attivare o meno operazioni di sconto pro soluto o anticipazioni dei crediti con operazioni pro solvendo;

entro il 15 dicembre 2012 le parti firmatarie valuteranno l'opportunità o meno di prorogare il periodo di validità dell'iniziativa e le eventuali modifiche da apportare;

con tale iniziativa si è cercato di intervenire, in maniera alquanto parziale, stante le valutazioni sulla «sofferenza» delle imprese, a sostegno del sistema delle piccole e medie imprese, che sono ormai schiacciate da una crisi congiunturale determinata sia dalla crisi economica che dalla contrazione del credito e dai mancati pagamenti da parte di regioni, comuni e aziende sanitarie locali (per una cifra che si aggira tra i 70 e gli 80 miliardi di euro);

anche la Commissione attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati, in maniera unanime, ha approvato un disegno di legge che introduce l'obbligo di liquidazione dei pagamenti tra le imprese entro i 30 giorni, al fine di allinearsi, almeno in parte, alle norme previste da una direttiva europea del 2011 su tale materia;

tale obbligo non si applica ai ritardi di pagamento delle imprese creditrici di somme dovute da pubbliche amministrazioni, poiché tali misure sono contenute nello «statuto delle imprese», che ha fissato a novembre 2012 il termine entro cui il Governo dovrà esercitare tale delega;

il provvedimento approvato in Commissione dovrà, adesso, passare il vaglio dell'Aula e dell'altro ramo del Parlamento;

nel 2011 quasi un fallimento su tre è stato causato dai ritardi di pagamento. A fronte di 11.615 imprenditori italiani che hanno portato i libri contabili in tribunale, circa 3.600 (pari al 31 per cento del totale) lo hanno fatto proprio a causa dell'impossibilità di incassare in tempi ragionevoli le proprie spettanze;

dall'inizio della crisi in Italia, dai dati elaborati dagli esperti di settore, il ritardo dei pagamenti ha causato la chiusura di 11 mila aziende -:

se il Governo sia in grado di rispettare il termine del 15 novembre 2012 previsto nello «statuto delle imprese» per l'esercizio della delega legislativa in materia di ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione e, stante la situazione di crisi perdurante per le piccole e medie imprese, anche a causa di tali ritardi, quali iniziative si intendano assumere per sostenere le aziende in sofferenza e per far sì che venga finalmente approvata la direttiva 2011/7/UE in materia di «Lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali». (3-02494)