ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02487

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 690 del 24/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: MISEROTTI LINO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 24/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02487
presentata da
LINO MISEROTTI
lunedì 24 settembre 2012, seduta n.690

MISEROTTI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

dalla stampa quotidiana continuano a essere pubblicate notizie su drammatici casi di abbandono e maltrattamenti di anziani non autosufficienti, ricoverati in strutture di assistenza definite spesso nella cronaca dei giornali «ospizi-lager», dove gli ospiti anziani e incapaci di attendere a sé stessi, sono picchiati e versano in condizioni igieniche a dir poco precarie;

le ispezioni dei Nas - nucleo antisofisticazioni e sanità dell'Arma dei carabinieri - hanno evidenziato reati e casi ricorrenti di illeciti, delineando un preoccupante panorama di strutture di ricovero abusive in cui la salute degli ospiti viene messa sistematicamente in pericolo attraverso la pratica di condotte illegali, quali l'esercizio abusivo della professione sanitaria da parte di persone addette all'assistenza dei ricoverati, la somministrazione di medicinali guasti o scaduti, la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione o alterati;

il fenomeno risulta ancora più odioso in relazione al fatto che gli anziani degenti presso istituti socio-sanitari sono - salvo casi eccezionali - affetti da patologie croniche invalidanti con necessità di cure medico-infermieristiche e di assistenza continua per il compimento dei normali atti della vita quotidiana;

in un Paese dove l'età media dei cittadini è in aumento e dove l'offerta di assistenza domiciliare è sempre più carente ed inadeguata, l'ineluttabile alternativa è solo quella del ricovero degli anziani malati presso strutture di assistenza;

questi ricoveri significano ulteriore disagio per l'allontanamento definitivo dall'ambiente familiare e sociale, per il cambiamento delle abitudini di vita e soprattutto per le carenze, spesso vistose, delle cure sanitarie, in particolare quelle contro il dolore e gli aggravamenti;

le vittime, normalmente, sono persone incapaci di difendersi e di presentare denuncia penale contro i responsabili e risulta, dunque, di fondamentale importanza che le autorità preposte alla vigilanza sulle strutture assistenziali assicurino controlli frequenti e adeguati a tutela dei ricoverati;

a questo proposito la recente indagine sulle case di riposo commissionata dall'Auser - associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l'invecchiamento attivo degli anziani - fornisce un quadro inquietante: a fronte di un'articolata normativa nazionale in materia - infatti - cui le strutture che intendono aprire possono fare riferimento, per quanto riguarda i criteri per le autorizzazioni e gli accreditamenti, nonché gli standard, è proprio il sistema dei controlli a mostrare la maggiore criticità;

la citata indagine - i cui risultati sono stati illustrati anche nell'ambito dell'inchiesta sulle strutture sociosanitarie per il ricovero e l'assistenza degli anziani, deliberata nel febbraio 2012 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del servizio sanitario nazionale del Senato ed attualmente in corso - rileva come nel solo anno 2010, ad esempio, i Nas hanno fatto 863 controlli nel corso dei quali hanno riscontrato circa il 27,5 per cento di irregolarità ed elevato 371 contravvenzioni, ma allo stesso tempo evidenzia l'esigenza che ci siano maggiori controlli sulle attività delle strutture stesse;

a questo proposito sono state presentate in Parlamento proposte di legge che dispongono l'obbligo per tutte le strutture socio-assistenziali per gli anziani, pubbliche e private, siano esse a carattere residenziale o semiresidenziale, di dotarsi di un sistema di vigilanza a circuito chiuso;

l'approvazione di tali norme darebbe un segnale forte da parte delle istituzioni: infatti costituirebbe - da un lato - un elemento di maggiore tranquillità per l'anziano e la sua famiglia e - dall'altro - un sicuro deterrente per evitare comportamenti inadeguati, o peggio abusi, da parte di chi opera nelle strutture stesse -:

quali tempestive iniziative, anche normative, intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze e nel rispetto delle prerogative attribuite alle regioni in materia sanitaria dalla normativa vigente, per potenziare il sistema dei controlli sulle attività delle strutture sociosanitarie per anziani, anche al fine di assicurare adeguata tutela a quei cittadini anziani, malati e non autosufficienti, i quali - deboli ed indifesi - diventano facile preda di persone senza scrupoli. (3-02487)