ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02443

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 680 del 05/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: NUCARA FRANCESCO
Gruppo: MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Data firma: 04/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/09/2012
Stato iter:
05/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/09/2012
Resoconto NUCARA FRANCESCO MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
 
RISPOSTA GOVERNO 05/09/2012
Resoconto CLINI CORRADO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 05/09/2012
Resoconto NUCARA FRANCESCO MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/09/2012

SVOLTO IL 05/09/2012

CONCLUSO IL 05/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02443
presentata da
FRANCESCO NUCARA
mercoledì 5 settembre 2012, seduta n.680

NUCARA. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

anche quest'anno Goletta Verde di Legambiente ha effettuato il suo tour nei mari italiani e presentato il bilancio sullo stato delle acque, indicando 120 punti critici, su un totale di 205 analisi microbiologiche;

durante il mese di agosto 2012, mese delicato per i turisti italiani e stranieri, Legambiente ha presentato lo stato di salute del mare e delle coste, assegnando la maglia nera alla Calabria, con 19 punti critici;

19 punti critici è bene ricordarlo su circa 800 chilometri di coste;

tale rapporto ha segnalato una vera a propria emergenza foci, con 103 prelievi effettuati alle foci di fiumi, torrenti e canali;

in piena stagione balneare Goletta Verde ha, quindi, lanciato l'allarme parlando di mare inquinato;

Goletta Verde, ad avviso dell'interrogante, ha volutamente presentato dei dati parziali e non scientifici che hanno fatto scalpore;

la faciloneria con la quale è stato redatto il rapporto è dimostrato dal fatto che la stessa Legambiente parla di 24 prelievi, quasi tutti effettuati alla foce di fiumi, di torrenti o di scarichi di depuratori, in zone che la normativa vigente indica appunto non balneabili. Lo stesso numero ristretto e limitato (soltanto il 5 per cento) delle analisi inficia l'attendibilità dei dati di Goletta Verde;

ad avviso dell'interrogante, la malafede di Legambiente è data soprattutto dalla convinzione di essere smentita, così come è già successo nel 2011, allorquando la Calabria era stata posta al primo posto per mare inquinato, mentre, nel rapporto di balneazione del Ministero della salute presentato nella conferenza stampa del 13 giugno 2012, il 95,5 per cento delle acque calabresi risultavano conformi ai valori imperativi, posizionando la regione all'ottavo posto tra le regioni italiane;

Goletta Verde era già a conoscenza che quei 24 punti erano stati valutati negativamente anche da Arpacal, la quale aveva apposto il divieto di balneazione, mentre sui restanti 630 prelievi Arpacal aveva dichiarato l'eccellenza del mare calabrese;

conformemente ai criteri fissati dalla direttiva 2006/7/CE spetta alle regioni effettuare, al termine di ogni stagione balneare, la vera classificazione delle acque di balneazione;

Legambiente riceve finanziamenti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e/o dalle regioni per svolgere tale tipo di attività, ma, visto i risultati scientifici di cui Goletta Verde si avvale per effettuare le analisi, sarebbe il caso di togliere questi finanziamenti ad un'associazione la cui credibilità viene continuamente minata da dati contraddittori che non servono a nulla, né per conoscere la realtà dell'inquinamento, né per aiutare gli organi competenti a trovare soluzioni efficaci;

Legambiente annualmente effettua questa pseudo ricerca ma gli unici enti abilitati ad eseguire il controllo sulla balneabilità delle acque marine e a diffondere dati ufficiali sono le arpa regionali. Goletta Verde con i suoi dati privi di valore scientifico metterebbe in dubbio il rigore, imposto tra l'altro dalle direttive europee, con il quale le arpa regionali effettuano le analisi -:

se e quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per evitare che un'associazione ambientalista di parte, riconosciuta dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, diffonda notizie fuorvianti rispetto alla verità e tese soltanto a creare allarmismi nella popolazione e danno alle politiche regionali messe in campo a tutela del mare, provocando ingenti danni. (3-02443)