PEZZOTTA, ADORNATO, VOLONTÈ, ENZO CARRA, LUSETTI, COMPAGNON, CICCANTI, NARO e RAO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
lo straordinario afflusso di profughi provenienti dal nord Africa durante il 2011 aveva reso necessario un programma di accoglienza di emergenza affidato alla Protezione civile;
la stragrande maggioranza dei profughi ha presentato richiesta di asilo e le loro istanze vengono valutate dalle competenti commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale;
sulla base dei dati finora forniti, ben oltre la metà dei richiedenti asilo ha avuto risposta negativa e molti richiedenti hanno presentato ricorso ai tribunali;
secondo gli ultimi dati forniti sul sito internet della Protezione civile, al 13 aprile 2012, 21.146 richiedenti asilo risultano essere in accoglienza di questo sistema, di cui la stragrande maggioranza da oltre 12 mesi (il dato sulle presenze dei profughi nei centri non risulta ad oggi aggiornato);
il costo giornaliero per persona nei centri di accoglienza del sistema è stato fissato a 46 euro per vitto, alloggio e servizi vari alla persona;
dalla delegazione dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati per il Sud Europa, nonché da numerosi enti di tutela di rifugiati, associazioni e enti locali, in data 12 marzo 2012 sono state presentate alcune proposte al Ministro interrogato;
tali proposte prevedono il rilascio di un permesso di soggiorno temporaneo ai profughi, innanzitutto a coloro che hanno avuto risposta negativa alle proprie istanze, in considerazione della loro particolare situazione, essendo stati costretti ad abbandonare la Libia, dove molti avevano vissuto per anni;
le proposte prevedono, altresì, un programma di rimpatrio volontario assistito, con una dotazione finanziaria realistica e misure per la reintegrazione nei Paesi di origine;
era stata avanzata anche la proposta di facilitare il ritorno volontario assistito in Libia appena ve ne siano le condizioni, attraverso un programma apposito e sulla base di un accordo con le autorità libiche;
risulta che finora il Governo non abbia presentato alcun piano per le soluzioni atte a superare la situazione di emergenza e a fornire alle regioni e agli enti locali una prospettiva per quanto riguarda la sorte di queste persone;
esiste il concreto rischio che oltre 15 mila profughi provenienti dal nord Africa entrino in situazioni di irregolarità di soggiorno;
le spese per l'accoglienza, senza fornire soluzioni, gravano pesantemente sul bilancio dello Stato;
le proposte avanzate permetterebbero, in tempi brevi, una forte diminuzione dei costi e della necessità di continuare l'accoglienza -:
se esista un piano per affrontare la condizione socio-legale dei profughi a cui non è stata riconosciuta la protezione da parte delle commissioni territoriali.
(3-02409)