ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02378

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 663 del 10/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOFFA SILVANO
Gruppo: POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Data firma: 10/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUVOLO GIUSEPPE POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA) 10/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/07/2012
Stato iter:
11/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/07/2012
Resoconto RUVOLO GIUSEPPE POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
 
RISPOSTA GOVERNO 11/07/2012
Resoconto FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 11/07/2012
Resoconto MOFFA SILVANO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/07/2012

SVOLTO IL 11/07/2012

CONCLUSO IL 11/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02378
presentata da
SILVANO MOFFA
martedì 10 luglio 2012, seduta n.663

MOFFA e RUVOLO. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
con la risoluzione in Commissione n. 7-00791 è stato posto al Governo il problema delle ricadute contributive derivanti dall'interpretazione del contratto collettivo provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Agrigento, che prende spunto da una serie di contestazioni di natura formale degli ispettori dell'Inps nei confronti di diverse imprese agricole della predetta provincia di Agrigento, responsabili esclusivamente di aver dato applicazione in tempi rapidi - in pieno rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro - a un contratto provinciale di riallineamento, che è stato, tuttavia, superato da un successivo accordo di rimodulazione, reso necessario dalle oggettive difficoltà economiche di adeguamento salariale incontrate dalle imprese;

le aziende agricole, ingiustamente sanzionate a seguito dei predetti accertamenti, hanno preferito - nelle more del rinnovo contrattuale provinciale (e della rimodulazione dell'accordo di riallineamento precedentemente stipulato) - assicurare comunque ai lavoratori (peraltro assunti a tempo determinato), sia pure transitoriamente, la retribuzione contrattuale «piena», a fronte di altre aziende che invece, conformemente alle indicazioni delle parti contrattuali, hanno «congelato» il trattamento retributivo in attesa degli sviluppi della negoziazione tra le parti;

gli ispettori dell'Inps, a quanto consta agli interroganti, hanno addirittura dichiarato le aziende decadute dalle agevolazioni contributive per zone montane e svantaggiate, con pesanti conseguenze economiche;

è stata, pertanto, sollecitata un'iniziativa del Governo, anche nei riguardi dei competenti enti previdenziali, in vista dell'individuazione di una soluzione adeguata alla problematica in oggetto;

in una prima discussione della risoluzione, svolta in XI Commissione (9 maggio 2012), il Sottosegretario Guerra ha comunicato che, a seguito dei primi accertamenti svolti dal Governo sull'argomento, l'avvocatura regionale dell'Inps ha espresso un parere negativo sulla clausola; tuttavia, nella successiva seduta (21 giugno 2012), è emerso che l'Inps - dopo l'avvio della discussione della risoluzione in Commissione - ha assunto talune iniziative nei confronti dei soggetti interessati e, in particolare, ha disposto la sospensione delle diffide già inviate nei confronti delle aziende per l'anno 2006;

pur a fronte di tali iniziative, risulta che siano state recentemente elevate contravvenzioni di significativa entità nei confronti di aziende per le quali avrebbe dovuto operare la predetta sospensione; in particolare, aziende vinicole di assoluto livello internazionale, che rendono lustro e prestigio all'Italia sui mercati europei e americani, hanno dovuto subire multe di enormi proporzioni, per la presunta violazione di una norma che va a totale garanzia dei lavoratori;

in proposito, nella richiamata seduta della XI Commissione del 21 giugno 2012, il Viceministro Martone ha ribadito che «con messaggio n. 5601 del 30 marzo 2012, avente ad oggetto «Confronto retribuzioni aziende agricole», inviato alle sedi Inps, l'istituto ha informato dell'opportunità di sospendere gli effetti delle diffide inviate alle aziende per contestarle differenze retributive dichiarate sul modello per la dichiarazione della manodopera agricola (dmag) rispetto alle retribuzioni contrattuali, in attesa che fossero completati gli approfondimenti, richiesti anche al Ministero, in ordine alla corretta interpretazione dell'orario contrattuale previsto nel contratto collettivo nazionale di lavoro del settore agricolo: tale richiesta è stata inviata a seguito dell'avviso comune siglato e inviato allo stesso Ministero dalle associazioni datoriali e sindacali sulla fattispecie in esame, anche al fine di scongiurare l'eventuale insorgenza di un contenzioso seriale sulla materia»; lo stesso Viceministro ha informato la Commissione, per completezza, che «l'istituto ha successivamente inviato un ulteriore messaggio nel quale è stata data indicazione alle sedi Inps, nelle more del completamento dei predetti approfondimenti, di inviare gli atti di accertamento per contestare le differenze contributive, vista la necessità di interrompere cautelativamente i termini prescrizionali»;

alla luce dell'intervento in Commissione del rappresentante del Governo, è evidente come si debba verificare con attenzione se le attività di controllo svolte nei confronti delle imprese abbiano ad oggetto o meno fatti per i quali sia stata disposta la sospensione cautelare, al fine di scongiurare il rischio di produrre un aumento smisurato ed ingiustificato del contenzioso -:
se il Governo sia a conoscenza della reale portata dei fatti di cui in premessa e se non intenda svolgere i necessari accertamenti, acquisendo, in particolare, dalla sede Inps provinciale interessata puntuali elementi conoscitivi e dettando apposite istruzioni in merito, attesa anche la pesantezza delle sanzioni comminate a importanti aziende agricole dell'area.
(3-02378)