GALLI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
nelle recenti ore sul social network Facebook viene diffuso un messaggio in cui si sostiene che il Governo avrebbe deciso di destinare alle banche i fondi per gli aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto, devoluti con gli sms, e che le banche avrebbero erogato poi dei prestiti a tasso agevolato;
è evidente che notizie di tale genere, pur non essendo comprovate da alcuna documentazione e grazie all'impossibilità di verificare la fonte primaria del messaggio, hanno una diffusione altissima nella rete, che rappresenta lo strumento principe di informazione o disinformazione di un sempre più alto numero di cittadini;
pur condividendo quanto espresso dal politologo statunitense Francis Fukuyama, ovvero che «Con Twitter e Facebook non si governa un Paese», è facile intuire come questi strumenti informatici di diffusione abbiano la capacità di formare l'opinione degli utenti, e, ponendo come assodate ed incontrovertibili alcune affermazioni, anche se non provate dai fatti, possano alimentare l'antipolitica e sfiduciare l'operato del Governo inteso prima di tutto come istituzione, oltre che le singole persone che lo compongono;
tale incontrollabile, nella veridicità dei fatti, asserzione ha come conseguenza di gettare nello sconforto le vittime del recente sisma e di minare profondamente la propensione dei cittadini ad effettuare donazioni, una forma di solidarietà e vicinanza preziosa dal punto di vista umano ed economico -:
se non si ritenga opportuno promuovere una capillare e corretta informazione, anche tramite i social network, dei modi e dei tempi di utilizzo dei fondi per i terremotati derivanti dalle donazioni via sms;
se non si ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza per evitare che simili asserzioni, se non comprovate da documentazione attendibile e se prive dell'indicazione della fonte, possano procurare allarme nei cittadini già fortemente provati dal sisma e negli italiani propensi alle donazioni. (3-02373)