ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02276

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 636 del 22/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: DIONISI ARMANDO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 22/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 22/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02276
presentata da
ARMANDO DIONISI
martedì 22 maggio 2012, seduta n.636

DIONISI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

le case del centro storico di Roma (ma la stessa situazione è facilmente rinvenibile anche in altre città ad alta densità abitativa) risulterebbero censite in categoria A/5 o A/4, un tempo corrispondente agli alloggi ultrapopolari, quindi senza ascensore o con il bagno sul ballatoio;

in virtù di tale categoria avrebbero una rendita catastale talmente bassa che il saldo finale ai fini IMU sarebbe irrisorio se non nullo, tenuto conto delle detrazioni;

solo il 15 per cento delle rendite degli alloggi del tridente risulterebbe, infatti, rivalutato negli ultimi anni, mentre tutte le altre abitazioni di pregio comprese nella prima zona censuaria, risulterebbero classificate come ultrapopolari e pagherebbero meno di una casa in periferia;

il calcolo in base ai vani non garantisce più un principio di equità, specie nel centro storico della Capitale dove l'ampiezza delle abitazioni non è mai stata legata al numero dei vani, senza contare che la maggioranza delle case di pregio del centro storico sono state ristrutturate senza che sia stata modificata dai proprietari la loro classificazione;

la legge delega sulla riforma del catasto richiede tempi lunghi mentre è opportuno che questa anomalia venga al più presto sanata abolendo la categoria A/5 e trasformarla in A/2 (abitazioni di tipo civile) -:

se non ritenga di assumere un'iniziativa, anche di tipo normativo, volta ad eliminare questa sperequazione tra rendite catastali delle unità immobiliari dei centro storici e delle periferie, anche al fine di garantire un maggior gettito alle casse delle amministrazioni comunali e dello Stato. (3-02276)