BOSI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si è appreso che l'Agenzia spaziale italiana (ASI) alla fine dello scorso anno ha emesso un bando per la realizzazione delle prime fasi (A e B1) di un sistema ottico per l'osservazione della terra, denominato OPSIS, del valore di 15 milioni di euro su un valore complessivo, dell'intero sistema, di 50 milioni di euro;
nella stesura del bando, in premessa, si afferma che «l'osservazione della terra nel campo ottico non è attualmente una capacità autonoma dell'Italia (...)»;
dallo stesso bando, invero assai discutibile, è scaturita la conseguenza di escludere dalla gara l'unica azienda interamente italiana specializzata in strumentazione ottica spaziale, quale è la Selex Galileo, che abitualmente collabora a programmi spaziali, ivi compresi quelli della stessa ASI (in tal senso si è espresso anche il direttore dell'istituto CNR-IFAC di Firenze);
il rischio, per la Selex Galileo e per la più avanzata parte dell'industria italiana, non è solo e tanto quello di perdere un'importante commessa, bensì quello di ipotecare, in modo grave, il proprio futuro di competitività nel settore dell'alta tecnologia e, in particolare, nel settore dell'alta risoluzione ottica per il controllo del territorio, così essenziale per l'interesse nazionale e per la sua competitività, che ha in Selex Galileo, azienda a capitale pubblico, una punta di eccellenza -:
come intenda intervenire per scongiurare una siffatta situazione e per addivenire alla sospensione del bando citato in premessa ed a una sua riformulazione;
se non ritenga di rilanciare il progetto TETRA, per l'importanza che esso riveste per i settori della sicurezza, della difesa e dello sviluppo infrastrutturale.
(3-02274)