ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02264

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 630 del 10/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: BIANCONI MAURIZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 10/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRUNETTA RENATO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MELONI GIORGIA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
GIORGETTI ALBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
DE CORATO RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
PELINO PAOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MOLES GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
DI CATERINA MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
POLIDORI CATIA POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE) 10/05/2012
MISEROTTI LINO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
SAMMARCO GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
SISTO FRANCESCO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MIGLIORI RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
ABELLI GIAN CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
DEL TENNO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MILANESE MARCO MARIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MAZZONI RICCARDO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
ROMELE GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CROLLA SIMONE ANDREA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
NASTRI GAETANO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
LUNARDI PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
FAENZI MONICA POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MARTINELLI MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
DE ANGELIS MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
HOLZMANN GIORGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
SPECIALE ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
GHIGLIA AGOSTINO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
MINASSO EUGENIO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
LAFFRANCO PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012
CANNELLA PIETRO POPOLO DELLA LIBERTA' 10/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02264
presentata da
MAURIZIO BIANCONI
giovedì 10 maggio 2012, seduta n.630

BIANCONI, BRUNETTA, MELONI, ALBERTO GIORGETTI, DE CORATO, PELINO, SCANDROGLIO, MOLES, DI CATERINA, CASTELLANI, POLIDORI, MISEROTTI, BECCALOSSI, SAMMARCO, SISTO, CICCIOLI, MUSSOLINI, MIGLIORI, ABELLI, DEL TENNO, BOCCIARDO, BELLOTTI, CATANOSO, MILANESE, DI VIRGILIO, MAZZONI, ROMELE, MANCUSO, CROLLA, NASTRI, LUNARDI, DE CAMILLIS, FAENZI, MARTINELLI, DE ANGELIS, HOLZMANN, SPECIALE, GHIGLIA, TOMMASO FOTI, NOLA, MINASSO, LAFFRANCO e CANNELLA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

il senatore professor Mario Monti, Presidente del Consiglio dei ministri, dichiarò il giorno 8 maggio 2012 in occasione di un convegno che «le conseguenze umane» di diversa natura «causate dall'odierna situazione economica del Paese» «devono far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire»;

tale dichiarazione fu interpretata dalla generalità delle agenzie di stampa come l'attribuzione della responsabilità morale dei numerosi suicidi verificatisi alle forze politiche che avevano la responsabilità del Governo precedente a quello attuale;

questa interpretazione fu smentita dal Presidente del Consiglio senza peraltro che egli delucidasse sul reale significato delle locuzioni pronunciate e sui destinatari della sua accusa;

è ineludibile che il senatore professor Mario Monti debba esplicitare a tutto tondo le sue dichiarazioni, sia sotto il profilo meramente etico per la gravità delle accuse espresse, che implicano il dovere di responsabilità per il pronunciante e il diritto di difesa per il destinatario, sia perché dette accuse registrano il dato politico di attribuzione di colpe circa la presente situazione economico-sociale ad altri, diversi dal Governo in carica e l'ulteriore e simmetrico dato politico - egualmente rilevante - di una pretesa autoassoluzione dello stesso;

che l'assunto politico ora espresso abbia natura meramente soggettiva è vieppiù documentato dalle prese di posizione e dalle valutazioni espresse non tanto dalle forze politiche in campo, ma da istituzioni ed enti neutrali per definizione, quali la Corte dei conti, la Banca d'Italia, il Garante per la protezione di dati personali ed altri, sia da enti ed istituzioni che rappresentano vastissimi strati di popolazione, interessi sociali ed economici reali, aspirazioni spirituali diffuse, quali tutte le associazioni sindacali, l'associazione industriali, altre associazioni di categoria, la CEI;

peraltro, l'assunto in discorso appare ancor più apodittico se si valutano le critiche portate dalla stampa di settore, e anche dalle testate più quotate a livello mondiale e dal premio Nobel Joseph Stiglitz. E dunque appare dovere etico e politico che il Presidente del Consiglio esplichi in modo compiuto cosa mai intendesse con quelle locuzioni ed evidenzi in chiaro a chi essi fossero dirette;

infatti, allo stato, molteplici potrebbero essere le opzioni e diverse sarebbero le conseguenze e le valutazioni politiche, se, per esempio il Presidente del Consiglio si fosse riferirò agli speculatori internazionali che hanno giocato e scommesso sulla sostenibilità del debito pubblico italiano; oppure ai grandi gruppi bancari, realtà peraltro ben nota e rappresentata nel suo Governo, che, se così si può dire, hanno smesso di fare le banche di credito e hanno iniziato a fare le banche di investimento; oppure se si riferisse ai cosiddetti «soliti noti», quali Goldman Sachs, realtà nota al professor Monti, o ad enti e associazioni internazionali, anch'essi di conoscenza del Presidente del Consiglio, conosciuti per la loro incidenza nella determinazione delle linee guida della governance economica internazionale;

peraltro in questa ricerca di responsabilità «altra» - tecnica nota alla peggiore delle vecchie politiche - il senatore professor Mario Monti ha obliterato una circostanza che potrebbe invece far ipotizzare una sua personale specifica responsabilità politica in proposito e cioè la sua nota e dichiarata dipendenza culturale dai principi di rigore e di politica europea di stampo germanico («fra gli economisti sono il più tedesco»; «cambierò mentalità ai miei connazionali, li farò più tedeschi») che, fra le altre conseguenze, ha comportato l'erogazione di 35 miliardi di euro di contributo italiano per il salvataggio della Grecia, senza che tale pesantissima misura caldeggiata dalla Germania, passasse dall'approvazione parlamentare, misura che ha bruciato oltre il 150 per cento delle risorse che si stima riverranno dalla riscossione dell'IMU -:

cosa esattamente e con la massima precisione volesse dire e significare il Presidente del Consiglio dei ministri con la locuzione «conseguenze umane» di diversa natura pronunciate l'8 maggio 2012 e se fra tali conseguenze umane vi fossero ricompresi i suicidi che si stanno verificando;

a chi precisamente ed esattamente e con quali motivazioni si volesse riferire se non al Popolo delle libertà quando nella stessa circostanza di cui sopra ebbe ad indicare «chi ha portato l'economia in questo stato»;

se non ritenga ingiustificato ed un fuor d'opera il tentativo autoassolutorio dell'operaio del suo Governo, in specie in presenza di critiche nazionali ed internazionali così serrate, puntuali ed in presenza di provvedimenti quali quella dell'erogazione di un contributo di 35 miliardi di euro a favore della Grecia a fronte di un introito stimato per l'IMU di 20-21 miliardi di euro. (3-02264)