ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01659

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 474 del 18/05/2011
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIOLI IVANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/05/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LEVI RICARDO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 18/05/2011


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 18/05/2011
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01659
presentata da
IVANO MIGLIOLI
mercoledì 18 maggio 2011, seduta n.474

MIGLIOLI, LEVI, GHIZZONI e SANTAGATA. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:

tutte le rappresentanze sindacali della polizia di Stato modenesi, nell'arco del tempo, hanno proposto insistentemente sollecitazioni tese a sensibilizzare sulla necessità che, per la città di Modena, nell'ambito di una più ampia organizzazione e gestione delle risorse finanziarie da parte del Ministero dell'interno, fossero applicati parametri di diversa considerazione e misura nei criteri di assegnazione di fondi e mezzi, rispetto ad altri uffici periferici, secondo un principio di equa ripartizione correlato agli impegni operativi effettivamente sostenuti;

negli ultimi anni, le stesse rappresentanze hanno, in considerazione di quanto sopra, preminentemente concentrato la propria attività sindacale nella denuncia della scarsa considerazione prestata dagli uffici ministeriali preposti alle ripetute richieste di assegnazioni di risorse finanziarie ed umane, necessarie, tra l'altro, per il pagamento dei servizi in regime di trattamento economico «in missione» e del lavoro straordinario nonché di una rinnovata pianificazione delle risorse umane;

tale attività si è maggiormente intensificata via via che gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica da parte degli ultimi esecutivi hanno di fatto comportato un ancor più marcato indebolimento della struttura organizzativa ed operativa della questura di Modena e degli uffici della specialità, con l'effetto di andare a ledere i diritti del personale della polizia di Stato (temi di cui fu già oggetto una segnalazione del primo firmatario del presente atto e del senatore Torri del luglio 2010);

gli impegni effettivamente sostenuti dal personale della questura di Modena, senza con questo indulgere a chiusure particolaristiche, sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli che gravano su agenti che operano in altri contesti territoriali, aventi le stesse caratteristiche da un punto di vista sia demografico e di complessità urbana, sia di addetti alla sicurezza. Tra le tante differenze esistenti rispetto, ad esempio, alle altre città della regione Emilia Romagna e ad altre città di regioni del centro-nord, certamente risultano non secondarie quelle relative al rilevantissimo numero (oltre 80.000 regolari) di cittadini stranieri presenti sul territorio modenese in ragione della sua attrattività occupazionale ed economica, e alla presenza del centro di identificazione ed espulsione per la cui gestione sono assorbite ingenti energie degli uomini della questura. Inoltre, le esigenze operative legate anche ad eventi sportivi (2 squadre di calcio militanti nella serie «B» ed una nella massima serie del torneo di pallavolo) nonché l'ampiezza e risalto di eventi di natura economica, sociale e culturale, impongono sforzi organizzativi importanti per garantire, sempre e comunque, l'ordine pubblico. Così pure le attività, relative alla trattazione, dei permessi di soggiorno (e tutti gli atti connessi) e della gestione del Centro di identificazione ed espulsione ricadono solo ed esclusivamente sul personale della questura di Modena;

nel 2002 gli stranieri presenti a Modena erano circa 20.000 e gli agenti della questura, senza l'impegno gestionale del Centro di identificazione ed espulsione risultavano essere circa 70 unità in più rispetto alla pianta organica attuale. Tali differenze si accentuano notevolmente quando si presenta la necessità di attingere alle risorse finanziarie legate essenzialmente ai servizi di accompagnamento dei cittadini stranieri finalizzate alle espulsioni e che immancabilmente non vengono previste in fase di programmazione economica da parte del Dipartimento della pubblica sicurezza;

la questura di Modena ha sostenuto, nell'anno 2010, come documentano le rappresentanze sindacali, una spesa di oltre 80.000 euro per missioni ordinarie (risorse utilizzate per pagare servizi comandati a livello periferico) e altrettante per missioni straordinarie (risorse utilizzate per servizi comandati dal dipartimento della polizia di Stato - essenzialmente servizi di accompagnamento - per un importo complessivo di 165.000 euro a fronte di uno stanziamento di 20.000 euro, 15.000 per missioni ordinarie e 5.000 straordinarie) dovendo poi provvedere ad effettuare, nel corso del secondo semestre 2010, uno stanziamento supplementare di 75.000 euro;

lo stanziamento, purtroppo, non è servito a coprire il totale dei servizi espletati nell'anno 2010, lasciando uno «scoperto» di circa 60.000 euro. Per cui il personale della questura di Modena dal settembre 2010 non percepisce, sempre in base a quanto evidenziano le organizzazioni sindacali, il compenso per servizi resi da oltre 8 mesi. Stessa situazione, se non più critica, si evidenzia per l'anno in corso dove sono stati stanziati solamente 12.000 euro per il primo semestre, con ben due specifiche: la prima che i fondi per l'anno 2011 non potranno essere utilizzati per coprire le spese effettuate nel 2010; la seconda che la previsione per gli stanziamenti per il secondo semestre sarà con molta probabilità inferiore a quello del primo semestre;

nel febbraio del 2009 il Sottosegretario di Stato per l'interno, Alfredo Mantovano, incontrando una delegazione composta dal sindaco di Modena, da esponenti dei comitati per la sicurezza, consiglieri comunali e parlamentari, ha riconosciuto, a fronte della richiesta di vedere assegnati i 25 agenti promessi dal precedente Governo con la stipula del «patto per Modena» del luglio 2007, che mettendo insieme tutte le forze dell'ordine la pianta organica è sguarnita di oltre 100 unità;

inoltre, i tagli lineari apportati con gli ultimi provvedimenti del Governo anche nel comparto sicurezza, assieme ad una drastica riduzione del personale hanno lasciato le forze di polizia prive di risorse minime indispensabili per il funzionamento ordinario, straordinario e per l'ammodernamento delle loro dotazioni -:

se il Ministro non ritenga che la questura di Modena, in ragione della documentata oggettiva rilevanza, numerosità e complessità dei compiti di istituto cui deve far fronte, necessiti di un consistente rafforzamento in termini di risorse economiche e di organico delle forze dell'ordine presenti sul territorio;

quali iniziative intenda adottare per garantire un'adeguata copertura dell'organico delle forze di polizia presenti nella città di Modena, anche richiamando quanto già previsto nel patto sottoscritto dal Governo nel luglio del 2007, e soprattutto nello spirito del rinnovato Patto di recente ufficializzato alla presenza del Ministro interrogato tra il prefetto e il sindaco;

se non ritenga urgente rivedere gli stanziamenti economici destinati alla questura di Modena, attualmente largamente insufficienti, al fine di rispondere ad un giusto a puntuale riconoscimento economico del lavoro prestato dal personale della polizia di Stato. (3-01659)