ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01775

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 729 del 05/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BERRETTA GIUSEPPE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/12/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/12/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01775
presentata da
GIUSEPPE BERRETTA
mercoledì 5 dicembre 2012, seduta n.729

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

da oltre mezzo secolo è in funzione la Diga Ancipa di Troina (Enna), un invaso che fornisce acqua potabile a numerosi comuni della Sicilia centrale, in particolare delle province di Enna, Caltanissetta e Agrigento;

da oltre un mese la mancanza di piogge ha determinato una grave crisi idrica dei comuni interessati, poiché l'approvvigionamento giornaliero è stato gradualmente ridotto, fino al 60 per cento, con gravi conseguenze anche sul piano igienico-sanitario;

oltre alla mancanza di piogge e alla persistente siccità, uno dei motivi preponderanti che hanno determinato la crisi idrica riguarda, come si apprende da fonti giornalistiche, la scelta operata dall'ENEL di eseguire dei lavori sullo sbarramento della diga comportando di fatto la riduzione della capacità dell'invaso, giacché sono stati riversati sul fiume Troina circa 2 milioni di metri cubi d'acqua, per consentire l'esecuzione dei suddetti lavori;


alcune settimane fa, è stato convocato dal prefetto di Enna un tavolo tecnico: alla presenza delle autorità preposte, e in particolare dei responsabili del dipartimento regionale della acque e dell'ENEL, per porre rimedio a questo grave stato di disagio della popolazione;

allo stato attuale l'invaso dell'Ancipa, rispetto ad una capacità di 28 milioni di metri cubi, contiene meno di un milione di metri cubi;

attualmente l'acqua potabile arriva nelle abitazioni dei comuni interessati con ritardi anche di 6 giorni e per non più di un'ora;

a tali gravissimi disagi, si aggiunge la beffa consistente nel fatto che in provincia di Enna e di Agrigento si pagano tariffe idriche tra le più care d'Italia;

in altre circostanze, nel momento in cui si sono verificate analoghe crisi idriche, le autorità preposte hanno messo in campo tempestivamente iniziative concrete volte a porre rimedio ai numerosi disagi, come ad esempio l'utilizzazione, a supporto di molti comuni della nisseno e della zona sud della provincia di Enna, di altri acquedotti alternativi;

ad oggi non si intravedono, da parte delle autorità preposte, iniziative concrete, anche di natura emergenziale, per porre fine o quantomeno affievolire i summenzionati disagi;

il persistere di tale situazione nelle prossime settimane porterà ad un drammatico acuirsi della crisi idrica con pesanti conseguenze sul piano igienico-sanitario e con notevoli disagi, al tessuto imprenditoriale, oltre che alle popolazioni coinvolte, alle strutture sanitarie e scolastiche presenti nel territorio interessato -:

se il Governo sia a conoscenza della grave crisi idrica che stanno attualmente vivendo le popolazioni dei comuni approvvigionati dalla Diga Ancipa di Troina (Enna);

se, in conseguenza di tale situazione, il Governo ritenga opportuno con la massima sollecitudine assumere un'iniziativa adeguata, anche dal carattere emergenziale, convocando, con la propria autorevole presenza, gli enti preposti per trovare soluzioni urgenti, per alleviare i gravi disagi delle popolazioni coinvolte;

come si intenda intervenire, per quanto di competenza, per porre rimedio a questi gravi disagi prima che divengano ancora più pesanti e insostenibili le conseguenze sia sul piano igienico-sanitario che dell'ordine pubblico;

se sia stato predisposto, dai vari soggetti competenti, un piano di emergenza, per fronteggiare i gravi disagi che il perdurare della crisi idrica potrebbe provocare;

se si intendano avviare iniziative, per quanto di competenza, al fine di verificare se ci siano responsabilità da parte dei soggetti interessati, in particolare in merito alla intempestività con la quale è stata affrontata l'emergenza idrica e all'apertura delle paratoie della Diga Ancipa che ha determinato la perdita di circa due milioni di metri cubi d'acqua che avrebbero potuto, invece, essere utilizzati per fini potabili.

(2-01775)«Berretta».