ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01769

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 728 del 04/12/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBARO CLAUDIO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 04/12/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRANATA BENEDETTO FABIO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 04/12/2012
PERINA FLAVIA FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 04/12/2012
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 04/12/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/12/2012
Stato iter:
11/12/2012
Fasi iter:

RITIRATO IL 11/12/2012

CONCLUSO IL 11/12/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01769
presentata da
CLAUDIO BARBARO
martedì 4 dicembre 2012, seduta n.728

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:

l'Istituto dermopatico dell'Immacolata di Roma (IDI), rinomato centro dermatologico facente capo alla Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, oltre all'entrate privanti dalle prestazioni sanitarie private, è sostenuto nella sua attività anche da risorse provenienti dalle regioni in virtù della convenzione stipulata con il Servizio sanitario Nazionale, dallo stanziamento annuale di 2 milioni e mezzo di euro dal Ministero della salute in quanto ente di ricerca nel campo biomedico e dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari, nonché dagli introiti del 5 per mille;

come documentato dal programma Report questa primavera, la Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione ha investito in altri settori - dalla formazione (Elea spa), ai farmaci antitumorali, alle spa - che allo stato attuale rischiano di portare l'IDI al fallimento assieme al San Carlo di Nancy, altra struttura sanitaria sempre facente capo alla Congregazione;

nonostante l'ingente volume di entrate, l'IDI risulta infatti avere un debito di circa 800 milioni di euro; oltre a non pagare i fornitori, l'istituto da più di tre mesi non salda lo stipendio a 1500 dipendenti che comunque continuano a lavorare per garantire la qualità del servizio sanitario ai cittadini-utenti;

la Congregazione, come ente no profit, non è sottoposta all'obbligo di depositare i propri bilanci alla camera di commercio;

il problema occupazionale dell'IDI rappresenta agli occhi degli interpellanti il punto centrale dell'intera vicenda che si ricollega, al di là degli aspetti specifici, ad una situazione complessiva di profonda crisi nel campo lavorativo indotta e accentuata dalla negativa congiuntura economica, particolarmente grave in settori delicati quale quello legato alla salute dei cittadini;

a seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174 «Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012» e su proposta dei Ministri Balduzzi e Grilli, il Consiglio dei ministri ha recentemente nominato come commissario ad acta per la sanità nella regione Lazio Enrico Bondi -:

se non si intenda avviare un'azione tempestiva - anche tramite la mediazione del commissario ad acta per il rientro dai disavanzi sanitari della regione Lazio Enrico Bondi - affinché venga aperto un tavolo di trattativa presso i Ministeri della salute e del lavoro e delle politiche sociali, per venire incontro alle legittime richieste dei lavoratori del gruppo IDI.

(2-01769)
«Barbaro, Granata, Perina, Della Vedova».