ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01722

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 712 del 31/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAGNANI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 31/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 31/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01722
presentata da
FABIO GARAGNANI
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.712

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:

si fa riferimento in merito alla lettera datata 25 ottobre 2012 spedita ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dell'economia delle finanze e della salute dai rappresentanti di OMCeO che si riporta integralmente:

«Premesso che gli scriventi, nelle loro differenziate e plurime vesti rappresentative a vario titolo di interessi categoriali collettivi a garanzia di adeguatezza d'oneri ed effettività e sostenibilità delle prestazioni previdenziali nel tempo, perseguono quale primario scopo la sicurezza e certezza dei servizi nella trasparenza e correttezza operativo-gestionale della Fondazione ENPAM quale proprio Ente di riferimento ed appartenenza cui sono affidate le sorti del futuro pensionistico categoriale;

che in tale contesto si ritiene di fondamentale importanza per i medici - sia contribuenti che pensionandi - che ripongono fiducia nella Fondazione cui obbligatoriamente versano quote rilevanti del proprio reddito dare loro contezza circa la garanzia della futura restituzione, in forma di emolumento pensionistico, di quanto da loro corrisposto;

che, in accordo con il principio della solidarietà intergenerazionale, si prevede che il debito contratto in passato dall'Ente sia assolto dagli attuali contributori e quello contratto con gli attuali sarà risolto con il contributo dei futuri medici la cui consistenza numerica dovrà essere congrua a tal fine;

dato atto

che in data 21.07.2012 è stata inoltrata alle SS.VV. una analisi verificativa effettuata sugli elaborati tecnici prospettici di conforto della sostenibilità del debito previdenziale ENPAM riguardo al parametro temporale di riferimento futuro, previsti in un cinquantennio;

che detta analisi tecnica ha portato all'evidenza la sussistenza di criticità valutative in specifico riferimento alla considerazione prospettica dell'andamento della popolazione medica attiva nel corso della predetta proiezione temporale, riverberantesi sulla reale e concreta sostenibilità dell'onere previdenziale così preventivato dagli studi ed elaborati ENPAM;

ribadito

che dall'analisi raffrontativa delle curve attuariali dei due studi osservazionali risulta l'evidenza di una significativa riduzione dei medici sia nel breve (oltre 50.000 medici in meno nel 2019) che nel lungo periodo (tra i 70.000 ed i 100.000 medici in meno dal 2020 al 2034);

dato atto

del silenzio ad oggi serbato dalle Autorità istituzionalmente preposte alla vigilanza ed al controllo dell'Ente sugli evidenziati profili di erroneità ed in particolare sul dato di fatto rappresentato dal rapporto prospettico attinente alle ridotte entrate contributive rispetto alle uscite pensionistiche;

ritenuto

che le effettive e concrete prospettive di accrescimento dell'esposizione debitoria previdenziale - in considerazione delle ridotte entrate contributive - sembrano rendere complessa, incerta se non ardua la sostenibilità del sistema pensionistico;

che le già evidenziate criticità sottese al sistema previdenziale - con particolare riferimento agli aspetti del sistema pensionistico - rendono improcrastinabile un intervento delle Autorità, uniche depositarie di penetranti e correttivi poteri di intervento funzionali ad una verifica di legittimità ed alla tenuta stessa del sistema;

che il mancato riscontro all'invocato intervento del 21.07.2012 possa eventualmente configurare una immotivata omissione all'adempimento dei compiti cui è istituzionalmente preposta e che sono imperativamente attribuiti dalla legge ex articolo 25 c.c.;

dato atto altresì

che elementi di illegittimità sono, a nostro avviso, da ultimo rinvenibili anche con riferimento alla procedura di revoca seguita ed adottata nei confronti del Consigliere di Amministrazione - Prof Sciacchitano - pur in assenza di previsione della fattispecie esclusione sia nei dati legislativi che statutari o regolamentari della Fondazione stessa;

ritenuto

che la procedura di revoca/sfiducia di un componente consiliare nominato secondo le procedure statutarie è stata ricavata a posteriori sulla scorta di un commissionato parere legale preso a succedaneità del legislativo, statutario o regolamentare mancante;

che con l'adottata interpolazione interpretativo/integrativa si è sostanzialmente e, ad avviso degli scriventi, illegittimamente soprasseduto ai poteri/doveri attribuiti alle competenti Autorità Ministeriali vigilanti in merito alle vicende approvativo/modificative di regolamenti e statuti dell'Ente;

che la citata delibera risulta adottata in violazione del citato articolo 25 c.c. che prevede l'investitura e l'intervento dell'Autorità statale vigilante in ogni fattispecie di pretesa incompiutezza e vuoto normativo e regolamentare;

valutato

l'articolato sistema di poteri ministeriali ed i plurimi momenti di ingerenza ed intervento statale nell'attività gestionale, amministrativa e contabile attribuiti dal decreto-legge n. 509/94;

il disposto di cui all'articolo 1 del decreto-legge n. 509/94 che rinvia all'applicazione della disciplina naturale delle fondazioni "ai sensi degli artt. 12 e seguenti del codice civile" unitamente "alle disposizioni di cui al presente decreto";

ritenuto

che, anche al di là delle specifiche previsioni attributive di poteri di vigilanza di cui al decreto-legge n. 509/94, sussiste un indefettibile potere/dovere di controllo in capo alle Autorità governative nell'interesse dell'ente fondazionale, finalizzato alla verifica del corretto svolgimento dell'attività istituzionale ed al raggiungimento dei fini fondazionali;

che il suddetto potere/dovere trae la propria base giuridica nel disposto di cui all'articolo 25 c.c. connaturale alla stessa forma di ente fondazionale dell'Enpam;

ribadita

la vincolatività del controllo pubblicistico - argine ed ostacolo ad ogni tipologia di irregolarità gestoria - funzionalmente orientato a "normalizzare compiutamente la situazione dell'ente al di fuori della contrapposizione delle parti in contrasto";

l'imperativa necessità dell'intervento in funzione di vigilanza e controllo delle Autorità governative - uniche competenti a riguardo - e la cogenza dei relativi compiti istituzionali. Invitano

il Ministro del lavoro e delle politiche sociali

Il Ministro dell'economia e delle finanze

Il Ministro della salute

ad attivarsi e procedere con le dovute verifiche ponendo in essere ogni e qualsivoglia individuanda procedura a fronte delle riscontrate criticità.
Precisano

che, attesa la rilevanza e portata dei compiti attribuiti e l'entità degli interessi coinvolti, in carenza di riscontro/adempimento anche solo assicurativo sull'effettivo esercizio dei dovuti compiti di controllo, non potrà che dedursene ogni consequenzialità, con il necessitato ricorso ad azioni tutorie e dichiarative dell'obbligo e dell'avvenuta inadempienza, con gli effetti connaturati alle suddette declaratorie.

1) Fernando Crudele (Consigliere OMCeO Isernia);

2) Giuseppe De Gregorio (Consultore ENPAM-Campobasso);

3) Bruno Di Lascio (Presidente OMCeO Ferrara);

4) Alessandro Grazzini (Revisore dei Conti, OMCeO Pistoia);

5) Enrico Mazzeo-Cicchetti (Presidente OMCeO Potenza);

6) Renato Mele (Consultore ENPAM-Pistoia);

7) Giuseppe Morfino (Presidente OMCeO Trapani);

8) Augusto Pagani (Presidente OMCeO Piacenza);

9) Giancarlo Pizza (Presidente OMCeO Bologna);

10) Giovanni Righetti (Presidente OMCeO Latina);

11) Roberto Carlo Rossi (Presidente OMCeO Milano);

12) Ugo Tamborini (Segretario OMCeO Milano-Consultore ENPAM)» -:

quali iniziative intenda prendere per far fronte alla situazione sopra descritta particolarmente grave che necessita di un intervento urgente ed incisivo a parere dell'interpellante.

(2-01722) «Garagnani».