ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01693

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 699 del 09/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: LETTA ENRICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FIORONI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
GAROFANI FRANCESCO SAVERIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
GIACOMELLI ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
LA FORGIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MIGLIAVACCA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MOGHERINI REBESANI FEDERICA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
RIGONI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
COLANINNO MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MARCHIONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
PORTAS GIACOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
QUARTIANI ERMINIO ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
SCARPETTI LIDO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
ZUNINO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
AMICI SESA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MARAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
TOUADI JEAN LEONARD PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
BARBI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
PISTELLI LAPO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
POMPILI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
CODURELLI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
ADINOLFI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
D'ANTONI SERGIO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MISIANI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
GENOVESE FRANCANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012
DE MICHELI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 09/10/2012
Stato iter:
16/10/2012
Fasi iter:

RITIRATO IL 16/10/2012

CONCLUSO IL 16/10/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01693
presentata da
ENRICO LETTA
martedì 9 ottobre 2012, seduta n.699

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:

il Presidente della Repubblica francese Francois Hollande ha annunciato il 14 luglio 2012 l'insediamento di una commissione incaricata di elaborare un libro bianco per ridefinire, entro il mese di dicembre 2012, la politica di difesa e sicurezza nazionale;

la Francia ha periodicamente ridiscusso e ridefinito il proprio modello di Difesa attraverso l'approvazione di altrettanti «libri bianchi», nel 1972, nel 1994 e infine nel 2008, quando ha unificato in un unico concetto le esigenze di difesa e sicurezza;

nel libro bianco del 2008, frutto di una discussione molto ampia che ha coinvolto Governo e Parlamento e gli altri soggetti istituzionali interessati, la strategia di sicurezza nazionale viene ricondotta a cinque funzioni strategiche di cui le forze di difesa e di sicurezza devono avere il controllo: la conoscenza e l'anticipazione, la prevenzione, la dissuasione, la protezione e l'intervento. La combinazione di queste cinque funzioni deve essere flessibile e in grado di evolversi nel tempo, adattandosi alle modificazioni dell'ambiente strategico;

in piena coerenza con questa impostazione è stato previsto un regolare aggiornamento prima di ogni nuova legge di programmazione militare o di sicurezza interna;

secondo le priorità indicate dall'Eliseo nello scorso luglio, è indispensabile provvedere ad un aggiornamento del modello di difesa in ragione dei mutamenti di scenario occorsi negli ultimi 10 anni, tenendo conto, in particolare, dell'obiettivo di una maggiore integrazione europea che consenta di disporre di maggiori capacità operative integrate e di ridurre, nel contempo, la spesa militare dei singoli Paesi;

l'iniziativa del Presidente francese rappresenta una decisa opzione europeista che traccia un netto mutamento rispetto all'accordo franco-britannico del 2010 in materia di difesa, superando il limite di una relazione militare bilaterale tra Londra e Parigi;

secondo la prospettiva di lavoro impressa alla commissione, è necessario sviluppare una particolare cooperazione tra 5 Paesi: Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Polonia, quest'ultima in ragione della sua collocazione nell'est Europa; inoltre, sono stati invitati a partecipare ai lavori rappresentanti dei Governi inglese e tedesco nonché la direttrice dell'Agenzia europea della difesa;

nel mese di giugno 2012, Francia e Germania hanno avviato una serie di consultazioni, che hanno coinvolto anche il nostro Paese, per avviare la coproduzione in Europa di sistemi di difesa avanzata, in particolare caccia e UAV (unmanned aerial vehicles), settore in cui si stanno concentrando gli sforzi tecnologici e industriali delle principali nazioni del mondo, e in cui i Paesi europei si trovano a competere nel mercato globale senza poter contare su un'adeguata funzione di impulso e coordinamento da parte dell'Unione europea;

nel mese di settembre per volontà delle due più importanti realtà industriali europee nel settore della Difesa, sono state avviate numerose iniziative con l'obiettivo di giungere alla fusione tra Eads e Bae systems per dar vita a un colosso di aerospazio e difesa, che rappresenta prima ancora di una operazione industriale e finanziaria un fattore di primo piano per l'Unione europea e il ruolo che può svolgere in questo settore strategico;

i primi Ministri dei paesi interessati sono intervenuti in più occasioni, anche recentemente, sottolineando con ciò il valore politico della questione e l'interesse che essa rappresenta per le industrie nazionali coinvolte;

tutte queste iniziative che rappresentano opzioni di politica estera e di difesa e di politica industriale rischiano di far apparire l'Italia marginalizzata e incapace di esercitare un ruolo adeguato alle sue ambizioni, possibilità e necessità;

come ripetutamente ricordato anche dal Consiglio supremo di difesa, sono innegabili i vantaggi che la dimensione europea può portare al nostro sistema di difesa in termini operativi, ed economici in un momento in cui alcuni dei più importanti Paesi dell'Unione europea sono alle prese con significativi processi di revisione strategica della politica di difesa anche in termini di valorizzazione del comparto industriale;

l'inadeguatezza nel nostro Paese, con particolare riferimento al settore della difesa e dell'aerospazio, di un quadro strategico di politica industriale di lungo periodo, concertato tra i vari livelli istituzionali (europeo, nazionale e regionale), è, con tutta evidenza, uno dei fattori di crisi del nostro sistema produttivo;

tutti i maggiori Paesi industrializzati hanno ritenuto strategico il settore aerospaziale, e hanno, nel tempo, adottato un approccio integrato tra politica estera, assetti industriali, partecipazione a grandi progetti nazionali e internazionali -:

con riferimento al settore aerospaziale, se non ritenga debbano essere maggiormente garantite, nella prospettiva di integrazione europea, le strategie di politica industriale dispiegate per salvaguardare il patrimonio industriale, produttivo e occupazionale di aziende che rappresentano il nostro Paese su scala mondiale in settori strategici e a forte componente innovativa;

quali azioni intenda assumere il Governo, e segnatamente il Presidente del Consiglio dei ministri, per salvaguardare il ruolo dell'industria nazionale della Difesa dai rischi di marginalizzazione nel contesto europeo.


(2-01693)
«Letta, Villecco Calipari, Fiano, Lulli, Rugghia, Gianni Farina, Fioroni, Garofani, Giacomelli, La Forgia, Migliavacca, Mogherini Rebesani, Recchia, Rigoni, Rosato, Colaninno, Fadda, Froner, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Vico, Zunino, Servodio, Amici, Tempestini, Maran, Touadi, Barbi, Pistelli, Fedi, Porta, Pompili, Codurelli, Adinolfi, D'Antoni, Misiani, Miotto, Fontanelli, Garavini, Boccia, Genovese, Lenzi, De Micheli».