Atto Camera
Interpellanza 2-01660
presentata da
TERESIO DELFINO
mercoledì 12 settembre 2012, seduta n.684
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che:
negli ultimi anni, dal 1996 al 2009, la mancata riscossione delle sanzioni relative alle quote latte ha rappresentato per il bilancio dello Stato, e quindi dei contribuenti stessi, un onere gravoso pari ad oltre 1,5 miliardi di euro;
con riferimento alle tredici campagne lattiero-casearie dal 1995/1996 al 2007/2008, l'onere che il Paese ha sopportato, in conseguenza degli esuberi produttivi riscontrati nelle campagne medesime, è stato pari a 2.492 milioni di euro versati alla Commissione che, come precisa la Corte, «rappresentano una perdita netta e irrecuperabile per l'economia italiana, perdita che avrebbe dovuto gravare sui produttori eccedentari, ma invece è stata finora finanziata in gran parte con i fondi pubblici";
in ordine alle medesime campagne, il predetto importo, imputarle ai produttori in questione per 2.226 milioni di euro, è stato riscosso per 301 milioni di euro restando ancora da riscuotere 1.925 milioni di euro; tale importo decresce a 1.871 milioni di euro nel 2009, ultimo anno finora relazionato dalla Corte dei Conti;
nel corso delle campagne 2010/2011, a seguito di ulteriori adesioni alle rateizzazioni, l'importo ancora dovuto dai produttori eccedentari risulterebbe superiore a 1,5 miliardi di euro;
la perdita netta complessiva del contribuente italiano ammonterebbe ad oltre 4 miliardi di euro, stando alle stime della Corte dei Conti;
ad oggi non è stata data attuazione all'articolo 8-septies, comma 2, del decreto-legge n. 5 del 2009 norma di perequazione verso i produttori che si sono messi in regola rispetto a coloro che hanno beneficiato di quote integrative a titolo gratuito, a causa della mancata attivazione e dotazione, prevista «in misura non inferiore a 45 milioni di euro per l'anno 2009», del relativo fondo;
la mancata effettiva riscossione del prelievo non rateizzato costituisce una ulteriore sperequazione nei confronti di coloro che rispettano le regole, a vantaggio di chi sostanzialmente non ne riconosce la valenza;
inoltre, ad oggi non è stata data attuazione all'articolo 39, comma 13, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito dalla legge n. 111 del 2011, che dovrebbe dare disposizioni attuative in materia di riscossioni;
la Commissione agricoltura della Camera il 18 luglio 2012 ha approvato, con parere favorevole del Governo, la risoluzione n. 8-00194, all'esito del dibattito sulle risoluzioni Delfino 7-00860, Zucchi 7-00912, Beccalossi 7-00920, Biava 7-00934; la citata risoluzione impegna l'Esecutivo «a riscuotere le somme ancora dovute con la massima efficacia mediante Equitalia spa, in qualità di incaricata dell'esercizio dell'attività di riscossione nazionale dei tributi e contributi»;
le gravi difficoltà in cui versa attualmente la finanza pubblica e le pesanti distorsioni generate alla competitività dal comportamento scorretto dei produttori eccedentari a scapito di quanti, con enormi sacrifici, si sono messi in regola, richiedono un intervento urgente per dare piena attuazione alla legge e ripristinare pari opportunità a tutti i produttori, nonché credibilità all'intera filiera -:
se e come siano state contabilizzate nel bilancio dello Stato le somme versate alla Unione europea per le campagne dalla 1995/1996 alla 2001/2002, di cui alla decisione del Consiglio del 16 luglio 2003, pari a circa 1.400 milioni di euro;
se e come siano state contabilizzate nel bilancio dello Stato le somme trattenute annualmente dalla Unione europea per le campagne dalla 2003/2004 alla 2008/2009, pari a circa 1.150 milioni di euro, ovvero se siano rimaste non contabilizzate ad alimentare lo scoperto del fondo di rotazione per il pagamento degli aiuti comunitari;
quale sia, concretamente, l'impatto sulla finanza pubblica derivante dalla mancata riscossione dei prelievi supplementari dovuti dai produttori eccedentari, essendo del tutto insostenibile mantenere a carico dello Stato, e quindi della collettività, gli oneri derivanti dal comportamento contra legem di alcuni ben individuati operato del settore lattiero-caseario;
conseguentemente vista la gravità e l'urgenza della questione, quali iniziative tempestive ed efficaci il Governo intenda assumere per attuare l'impegno assunto con la risoluzione approvata il 18 luglio 2012.
(2-01660)
«Delfino, Naro, Libè».