ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01642

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 680 del 05/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI PIETRO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 04/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZAZZERA PIERFELICE ITALIA DEI VALORI 04/09/2012
BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI 04/09/2012
DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI 04/09/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/09/2012
Stato iter:
06/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/09/2012
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 06/09/2012
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 06/09/2012
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/09/2012

SVOLTO IL 06/09/2012

CONCLUSO IL 06/09/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01642
presentata da
ANTONIO DI PIETRO
mercoledì 5 settembre 2012, seduta n.680

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:

il Ministro interrogato ha annunciato l'imminente indizione di un bando per un concorso a cattedre che sarà pubblicato il 24 settembre 2012 e ha affermato che l'assegnazione dei ruoli del personale docente previste per l'anno scolastico 2013-2014 (pari a circa 22.000 unità) dovrà avvenire attingendo per il 50 per cento dei posti disponibile dalle attuali graduatorie ad esaurimento e per il restante 50 per cento dai vincitori del concorso in questione;

il Ministro ha inoltre dichiarato che l'indizione del concorso risponde alla necessità di rispettare la normativa vigente in materia di reclutamento scolastico (legge n. 124 del 1999, articolo 1) che stabilisce che: «l'accesso ai ruoli del personale docente della scuola ... ha luogo, per il 50 per cento dei posti a tal fine annualmente assegnabili, mediante concorsi per titoli ed esami e, per il restante 50 per cento, attingendo alle graduatorie permanenti di cui all'articolo 401»;

in realtà tali dichiarazioni evidenziano secondo gli interpellanti l'estrema superficialità con cui questo Governo sta affrontando i problemi che riguardano la scuola e i suoi lavoratori, dal momento che non tengono conto di alcune premesse irrinunciabili per affrontare seriamente la questione del reclutamento del personale docente;

innanzitutto, il Ministro sembra ignorare il fatto che le graduatorie permanenti sono state trasformate dalla legge n. 296 del 2006 (articolo 1, comma 605, lettera c)) in graduatorie ad esaurimento, in un'ottica di contenimento della spesa e di utilizzazione razionale di personale selezionato, favorendo in tal modo l'assorbimento del precariato scolastico; a tale fine, contestualmente, era stato varato anche un piano triennale che avrebbe dovuto portare all'assorbimento di 150.000 insegnanti precari in tre anni;

il Ministro omette di dire anche che nel frattempo e cioè a partire dall'anno scolastico 2007-2008 invece di applicare il predetto piano di assunzioni, il precedente Governo ha scelto di privare il sistema di istruzione pubblica italiano di circa 90.000 insegnanti (in applicazione dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008 recante «norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale utilizzo delle risorse umane della scuola» dei decreti attuativi ad esso correlati) e, attraverso la legge n. 111 del 15 luglio 2011 (articolo 19, comma 7), confermata dall'attuale Governo, è stata impedita, a partire dall'anno scolastico 2012/2013 un'integrazione degli organici rispetto all'anno scolastico precedente (quindi si bloccano gli organici, dopo averli decurtati di 90.000 unità rispetto al 2008);

tali decisioni hanno di fatto impedito fino ad oggi il naturale assorbimento dei precari inseriti all'interno delle graduatorie ad esaurimento che hanno già conseguito l'abilitazione a seguito del superamento di prove concorsuali e che hanno, nel corso degli anni, garantito il funzionamento del sistema di istruzione italiano adeguandosi a condizioni lavorative svantaggiose e discriminatorie rispetto ai colleghi di ruolo (stipendi di luglio e agosto ormai quasi sempre non pagati, trattamento di fine rapporto maturato su 10 invece che su 12 mesi; mancato riconoscimento della progressione di carriera e degli scatti di anzianità), nella prospettiva della futura stabilizzazione, maturando al contempo il diritto ad un inquadramento lavorativo stabile, come sancito dalla normativa europea contro gli abusi di contratti a termine da parte dei datori di lavoro (direttiva comunitaria 99/70/CE che obbliga il datore di lavoro a trasformare il contratto da tempo determinato a tempo indeterminato dopo tre anni di servizio);

inoltre, il Ministro nell'affermare che da 1999 ad oggi si è in attesa di un concorso per nuovi insegnanti omette di precisare che dall'anno accademico 1999-2000 all'anno accademico 2007-2008 i vecchi concorsi sono stati bloccati per far spazio a nuove procedure di formazione e reclutamento dei docenti, nell'ottica del superamento delle vecchie procedure concorsuali e per adeguare il profilo professionale degli insegnanti italiani a quello dei colleghi europei: nel 1999 sono state infatti istituite, in attuazione della legge n. 341 del 1990, le scuole di specializzazione all'insegnamento superiore (SSIS), a numero chiuso e programmato per favorire una pianificazione seria delle assunzioni e risolvere in modo definitivo il problema del precariato scolastico; le SSIS erano di durata biennale, articolate in due aree: una socio-psico-pedagogica, l'altra didattico-disciplinare e prevedevano il superamento di una prova finale che ai sensi della legge n.306 del 2000 (articolo 6-ter) ha valore concorsuale;

in realtà, la normativa vigente in materia di reclutamento scolastico (la sopra citata legge n. 124 del 1999, articolo 1) stabilisce che «l'accesso al ruoli del personale docente della scuola ... ha luogo, per il 50 per cento dei posti a tal fine annualmente assegnabili, mediante concorsi per titoli ed esami e, per il restante 50 per cento, attingendo alle graduatorie permanenti di cui all'articolo 401», ma stabilisce anche che, per favorire lo smaltimento del precariato scolastico, «nel caso in cui la graduatoria di un concorso per titoli ed esami sia esaurita e rimangano posti ad esso assegnati, questi vanno ad aggiungersi a quelli assegnati alla corrispondente graduatoria permanente», senza la necessità di ricorrere a nuove procedure per il reclutamento;

attraverso il meccanismo dello scorrimento delle graduatorie ad esaurimento, giova ricordarlo, è possibile garantire alle nostre scuole un sistema di reclutamento basato sul principio del merito, concetto questo ribadito anche da una recente sentenza della Corte costituzionale, la sentenza n. 41 del 2011, che riconosce le graduatorie ad esaurimento istituite «per individuare i docenti cui attribuire le cattedre e le supplenze secondo il criterio del merito» -:

se il Ministro, preso atto del quadro particolarmente complicato dell'attuale precariato scolastico e delle pesantissime penalizzazioni subite già da anni da questa categoria di lavoratori, non ritenga opportuno evitare di indire un concorso che si configurerebbe oggi come un ulteriore fattore di instabilità, ma piuttosto intenda procedere al reclutamento esclusivamente attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento anche lì dove le graduatorie dell'ultimo concorso risultino esaurite proprio per favorire l'assorbimento del precariato scolastico, cresciuto esponenzialmente a causa di politiche scolastiche dissennate attuate dagli ultimi governi.

(2-01642)
«Di Pietro, Zazzera, Borghesi, Di Giuseppe».