ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01627

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRRU AMALIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/08/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01627
presentata da
AMALIA SCHIRRU
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:

l'articolo 1 della legge n. 148 del 2011 contiene una delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza;

in attuazione della delega, il Governo ha presentato uno schema di decreto legislativo recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari;

si prevedono la riduzione e l'accorpamento di 37 tribunali e di 38 procure, la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale, la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, la cui pianta organica non subirà alcun ridimensionamento;

a questa riorganizzazione si aggiunge quella degli uffici dei giudici di pace che ha già portato all'individuazione di 674 sedi che saranno soppresse e rispetto alle quali è atteso il parere delle commissioni competenti;

nella regione Sardegna, si prevede la soppressione di numerosi tribunali, comprese alcune annesse sezioni distaccate tra cui quella di Sanluri (provincia Medio Campidano) e, nel territorio del distretto giudiziario di Cagliari su cui insiste la provincia di Carbonia-Iglesias, delle sezioni distaccate di Iglesias e Carbonia, degli uffici del giudice di pace di Iglesias, Carbonia, Sant'Antioco e Santadi;

nel caso specifico delle aule del tribunale di Sanluri, vengono celebrati annualmente circa 2.500 processi civili e circa 500 processi penali;

la circoscrizione giudiziaria della sezione distaccata in questione interessa circa 145.000 abitanti, dislocati in un territorio di circa 3.900,00 chilometri quadrati: 45 comuni compresi in un territorio molto esteso, che in alcune zone non eccelle di certo per la facile transitabilità delle sue vie di comunicazione, aspetto quest'ultimo di non poco conto, sia per i cittadini che per tutte quelle categorie professionali che operano nel tribunale e che saranno costrette a disagevoli ed improbabili trasferte verso Cagliari;

con la soppressione della sezione distaccata del tribunale di Sanluri non si è tenuto conto della conformazione ed estensione geografica dei territori dei comuni facenti capo alla circoscrizione né delle rilevanti problematiche sociali che caratterizzano tali zone, con gravi disagi ai cittadini residenti, già colpiti dai tagli di altri servizi essenziali costituzionalmente garantiti;

sono verosimili le difficoltà che i cittadini meno facoltosi potranno incontrare allorché dovranno ricorrere alla tutela dei loro diritti, per questioni logistiche di raggiungimento delle sedi di Cagliari, e per il notevole aggravio di spese personali e sociali;

non si è tenuto conto inoltre di alcune prerogative proprie della sede: le strutture che ospitano il tribunale di Sanluri sono di proprietà dell'amministrazione comunale sanlurese; la eventuale soppressione, da questo punto di vista, non consentirebbe alcun tangibile risparmio di risorse pubbliche, ma accrescerebbe ulteriormente la spesa pubblica, con un aumento delle spese di locazione per nuovi plessi a Cagliari, a carico del Ministero della giustizia;

le spese per la locazione sono a carico del comune di Sanluri che, come per il futuro, continuerà a sostenere le spese di manutenzione e quelle generali: la soppressione della sede comporterà ulteriori e più ampie spese a carico della pubblica amministrazione, rendendo inefficaci tutti gli sforzi dello spending review;

per ciò che riguarda la realtà del tribunale della sezione di Iglesias, tenendo conto dei dati aggiornati al dicembre 2011, pendevano presso la sezione distaccata n. 563 procedimenti civili ordinari, n. 643 procedimenti di esecuzione mobiliare; n. 98 procedimenti di volontaria giurisdizione; n. 390 procedimenti penali pendenti (dati questi ultimi, riferiti ai procedimenti pendenti posto che quelli iscritti risultano nel corso dello stesso 2011 ovviamente di gran lunga superiori come dimostrano i numeri dell'ufficio notifiche che ha caricato ben 5.337 atti giudiziari);

come evidenziato dal recente ordine del giorno del consiglio provinciale di Carbonia-Iglesias: all'esito dei lavori del gruppo di lavoro Anci-Cnf, in attuazione del protocollo d'intesa siglato il 10 maggio 2012, è emerso che i criteri utilizzati dal Governo, tra cui quello della base provinciale si riferiscono ad una vecchia organizzazione dello Stato, risalente alla geografia amministrativa dello Stato sabaudo preunitario del 1859;

a seguito dell'analisi effettuata dal tavolo di lavoro Anci-CNF, emerge come la scelta del Governo comporti, con la soppressione dei 37 tribunali sub-provinciali e 220 sezioni distaccate di tribunale una minor spesa complessiva che si traduce, tuttavia, in una mera «partita di giro», perché essa non porta alla riduzione delle decine di migliaia di procedimenti civili e penali pendenti, ma ad un aggravio di spesa per i comuni presso i quali saranno accorpati i servizi giudiziari soppressi e per i cittadini dei comuni appartenenti al circondario che dovranno recarsi presso la sede centrale;

l'articolo 7 del testo approvato dal Consiglio dei ministri, rubricato «Edilizia giudiziaria», in deroga all'articolo 2, primo comma, della legge 24 aprile 1941, n. 392, prevede che il Ministro della giustizia può disporre che vengano utilizzati a servizio del tribunale, per un periodo non superiore a cinque anni dalla data di efficacia di cui all'articolo 10, comma 2, gli immobili di proprietà dello Stato; ovvero di proprietà comunale interessati da interventi edilizi finanziati ai sensi dell'articolo 19 della legge 30 marzo 1981, n. 119, adibiti a servizio degli uffici giudiziari e delle sezioni distaccate soppressi e che tale provvedimento sia adottato dal presidente del tribunale, dal consiglio giudiziario, dal consiglio dell'ordine degli avvocati e dalle amministrazioni locali interessate;

nell'incontro tenutosi in data 6 marzo 2012, la dottoressa Corradini, presidente della corte d'appello di Cagliari, avrebbe manifestato ai delegati dell'avvocatura di Iglesias e Carbonia ampia disponibilità a favore della conservazione delle sezioni distaccate -:

se il Ministro sia a conoscenza della problematica in premessa e quali siano i motivi che abbiano portato alla scelta di soppressione degli uffici giudiziari del territorio, posto che a giudizio dell'interpellante è necessario continuare a garantire un adeguato servizio di giustizia, penale e civile, ai cittadini presenti nel comune (e nella provincia), e quindi assicurare la salvaguardia dei loro diritti;

per quali ragioni, alla luce delle considerazioni in premessa, non si sia ritenuto di procedere al riequilibrio delle circoscrizioni endoprovinciali previsto dalla legge delega, in quanto la sua chiusura, oltre a non rispondere alle esigenze di maggior efficienza e di riduzione della spesa, produrrebbe un negativo impatto socio economico su un territorio già piegato da riduzioni dei servizi essenziali, con un aumento delle spese di locazione per nuovi plessi, nonché un impoverimento dei servizi di giustizia nel territorio in questione con una compressione rilevante dei diritti dei cittadini meno abbienti.

(2-01627)«Schirru».