ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01623

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MEREU ANTONIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 30/07/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01623
presentata da
ANTONIO MEREU
martedì 31 luglio 2012, seduta n.674

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:

si apprende da organi di stampa che dopo il positivo esito del passaggio di proprietà avvenuto la settimana scorsa tra la Tirrenia spa e la Cin (Compagnia italiana di navigazione) l'Antitrust europeo avrebbe riaperto il caso paventando l'esistenza di possibili aiuti di Stato di cui avrebbe beneficiato la nuova proprietà;

si tratterebbe di cifre abbastanza rilevanti, attorno ai 500 milioni di euro che, nel caso fossero confermate dalla istruttoria europea in corso, dovrebbero essere restituite dalla nuova società proprietaria o dalla vecchia Tirrenia per illegittimo riconoscimento da parte del Governo italiano all'epoca della messa sul mercato della compagnia e conseguente distorsione del libero mercato e della concorrenza nell'accordo siglato;

per il contratto con cui si è definita la privatizzazione della vecchia compagnia di navigazione è stato stimato un costo complessivo di circa 380 milioni di euro, prevedendosi l'acquisto del marchio Tirrenia, di 18 navi e delle linee di navigazione, attraverso una convenzione stipulata con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

già all'epoca della decisione della messa in vendita di Tirrenia si registrarono moltissime reazioni critiche sulle modalità con cui si era giunti al completamento dell'operazione, a partire dalla stessa regione Sardegna che aveva proposto l'ingresso in società con una quota parte e un ruolo di riferimento come organo garante nell'organizzazione e nella gestione delle linee di navigazione e del rispetto degli oneri di servizio pubblico per garantire il servizio di continuità territoriale;

sin dai primi momenti della fase d'esecuzione della procedura di privatizzazione, infatti, si sono riscontrate numerose inadempienze dei principi e delle indicazioni contenute nel decreto-legge 135 del 2009 che ha dato l'avvio al processo di vendita, che hanno portato di fatto alla cancellazione e in parte alla diminuzione di alcune rotte operate dal vettore del servizio di trasporto marittimo pubblico, provocando di fatto l'interruzione del servizio di continuità territoriale e l'inserimento nel mercato delle compagnie private operanti in regime di concorrenza, cosa che ha dato luogo ad avviso dell'interrogante alla formazione di una sorta di cartello economico (lo stesso che oggi acquisisce la proprietà di Tirrenia) con conseguente repentino aumento delle tariffe;

si tratta di una situazione che ha generato nel tempo gravissime difficoltà ai cittadini sardi e in generale ai viaggiatori diretti verso la regione Sardegna, rappresentando secondo l'interrogante un gravissimo atto di scarsa considerazione e rispetto nei confronti della Sardegna, interessata da circa l'80 per cento delle rotte effettuate dalla società Tirrenia, e un duro colpo alle attività turistico-ricreative collegate al trasporto passeggeri marittimo, che si stima aver subito nel 2011 un decremento delle prenotazioni di più del 30 per cento rispetto agli anni precedenti;

alla luce delle ultime vicende con l'interessamento dell'Antitrust europea, risultano oggi concretamente manifestarsi quelle che erano state le preoccupazioni paventate durante la fase del processo di privatizzazione della compagnia di navigazione, con il principale timore che la vendita da parte del Governo si sia resa necessaria più per introitare risorse, determinando di fatto a giudizio dell'interrogante, una manovra vantaggiosa soltanto alla compagnia acquirente (che sborserebbe soltanto 380 milioni di euro a fronte dei 580 in agevolazioni come oneri di servizio pubblico che riceverà per i prossimi 8 anni), che non per andare incontro alle legittime aspettative della Sardegna e dei suoi cittadini, che dalla vendita si aspettavano certamente un miglioramento dei servizi e l'introduzione di un regime tariffario più conveniente -:

se la procedura di vendita della compagnia Tirrenia a Cin abbia rispettato tutti i requisiti necessari richiesti dalla normativa comunitaria e statale, in considerazione anche dell'interessamento dell'Antitrust europea sulla vicenda, con l'apertura di un'istruttoria su possibili aiuti di Stato corrisposti all'attuazione della privatizzazione della compagnia;

quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per porre fine ad una situazione di criticità estrema in cui versa il settore del trasporto marittimo da e per la Sardegna, che oggi a distanza di molti anni dall'avvio del processo di privatizzazione della società di navigazione Tirrenia non trova compimento, producendo un grave danno sia economico che d'immagine a una regione che già vive una drammatica criticità dovuta agli effetti della crisi economica congiunturale che sta colpendo l'intero Paese.

(2-01623) «Mereu».