ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01531

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 645 del 06/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARANI LUCIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 06/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIRLANDA ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
DE LUCA FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
CASTELLANI CARLA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
DI VIRGILIO DOMENICO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
CICCIOLI CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
PALUMBO GIUSEPPE POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
FUCCI BENEDETTO FRANCESCO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
MANCUSO GIANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
PORCU CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
ABELLI GIAN CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
ALFANO GIOACCHINO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
SCAPAGNINI UMBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BERRUTI MASSIMO MARIA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
CAZZOLA GIULIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
DE NICHILO RIZZOLI MELANIA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
FONTANA VINCENZO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
ASCIERTO FILIPPO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BARBA VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BONIVER MARGHERITA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
CECCACCI RUBINO FIORELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
ROTONDI GIANFRANCO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
SCELLI MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
TORTOLI ROBERTO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BARBIERI EMERENZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
VESSA PASQUALE POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
TESTONI PIERO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BERNARDO MAURIZIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
GIBIINO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
GERMANA' ANTONINO SALVATORE POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
FORMICHELLA NICOLA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
LISI UGO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
ROCCELLA EUGENIA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
ROSSI LUCIANO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
SCANDROGLIO MICHELE POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
GAROFALO VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
CRIMI ROCCO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
CERONI REMIGIO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
FOTI ANTONINO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012
BERGAMINI DEBORAH POPOLO DELLA LIBERTA' 06/06/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/06/2012
Stato iter:
14/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/06/2012
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 14/06/2012
Resoconto RUPERTO SAVERIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 14/06/2012
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/06/2012

SVOLTO IL 14/06/2012

CONCLUSO IL 14/06/2012

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01531
presentata da
LUCIO BARANI
mercoledì 6 giugno 2012, seduta n.645

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:

la prefettura di Massa Carrara, istituita nel 1859, è una delle più antiche d'Italia, con l'istituzione della prefettura è sempre stata garantita la presenza dello Stato in un territorio di confine tra le culture ligure, emiliana e toscana, caratterizzato da una radicata tradizione anarchica che, negli ultimi due secoli ha fornito alla storia avvenimenti di eccezionale rilievo storico e politico, la cui eco, ancora oggi, viene percepita con la celebrazione di ricorrenze ed anniversari;

in una realtà sociale e politica da sempre fortemente conflittuale, la prefettura di Massa Carrara da sempre svolge un apprezzatissimo ruolo di interlocutore istituzionale privilegiato, aperto a confronti costruttivi con le rappresentanze istituzionali politiche e sindacali e unanimemente riconosciuto come indispensabile fattore positivo nella gestione delle problematiche territoriali;

in questo momento storico, in cui il territorio della provincia sta vivendo una crisi economico occupazionale senza precedenti, la funzione dell'ufficio di Governo viene esercitata con rinnovato vigore, sistematicità e rilievo; infatti, continuo è il confronto costruttivo tra prefettura, sindacati, istituzioni locali e centrali, per promuovere iniziative istituzionali atte a contrastare la sfavorevole congiuntura economica che comporta una fortissima tensione sociale con importanti conseguenze per il mantenimento dell'ordine pubblico;

basta ricordare le più recenti vertenze seguite dalla prefettura: quella relativa alla mobilità dei 320 lavoratori dello stabilimento Eaton di Massa e la vertenza in atto dei Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara, che con circa 200 dipendenti ed un indotto di circa 500 addetti genera una già delicatissima situazione di criticità sotto il profilo dell'ordine pubblico a causa delle incerte prospettive sul mantenimento dell'importante insediamento produttivo;

frequentemente, questi lavoratori svolgono manifestazioni pubbliche ed attuano presidi, trovando ascolto e iniziative di mediazione da parte della prefettura, che contribuisce in modo determinante sia a fare sentire vicine alle loro esigenze le istituzioni governative che a stemperare le più forti tensioni esistenti, suscettibili di cagionare gravi conseguenze per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica;

la situazione dell'ordine pubblico nella provincia di Massa-Carrara presenta problematiche di estremo rilievo rispetto alle altre realtà del contesto toscano, se si considera la presenza attiva sia a Massa che a Carrara di movimenti antagonisti, CARC, centri sociali e altri sodalizi comunque gravitanti nell'area più estrema dei movimenti pseudo rivoluzionari, i quali quasi settimanalmente organizzano azioni di mobilitazione che richiedono l'impegno sinergico della prefettura e degli organi di polizia;

Carrara, peraltro, è storicamente nota per la presenza attiva e operante di movimenti anarchici profondamente radicati nel territorio, in un contesto ideologico attrattivo anche per tutte quelle realtà che in Italia gravitano nel movimento anarchico e che trovano come punto di riferimento il contesto anarchico operante in quella città;

si consideri che in un siffatto quadro, in cui non è possibile escludere a priori tendenze eversive, l'attività della prefettura si svolge in un ambito estremamente delicato, tanto più, come già ricordato, in presenza di fortissime tensioni sociali dovute alla crisi economica che costituiscono spesso il motivo per giustificare azioni di forte protesta e in alcuni casi anche violente da parte di tali movimenti;

la provincia di Massa-Carrara non è neppure un'isola felice sotto il profilo delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico;

in occasione dei lavori di costruzione della cosiddetta Strada dei Marmi, la prefettura, d'intesa con la direzione investigativa antimafia ha disposto più volte accessi ai cantieri e, dall'attività svolta da gruppo interforze, sono emersi numerosi tentativi di infiltrazione nell'economia locali da parte di sodalizi riconducibili alla 'ndrangheta calabrese;

dalla lettura dei rapporti della direzione investigativa antimafia è facile comprendere come questo territorio sia fortemente a rischio di attacchi da parte della criminalità organizzata;

il più recente rapporto della Fondazione Caponnetto, sul rischio d'infiltrazione della criminalità in Toscana, pone la provincia di Massa-Carrara al primo posto, anche per la particolare collocazione geografica di collegamento con la Liguria e l'Emilia tale da prestarsi a facili raccordi, peraltro accertati in più rapporti dei competenti organi investigativi, con i sodalizi criminali delle regioni limitrofe;

a questo si aggiunge la fragilità idrogeologica del territorio provinciale e lo stato di abbandono delle zone montane e di alcuni corsi d'acqua che causano frequenti eventi alluvionali provocando gravi danni alle attività produttive e commerciali e rendendo ancora più difficile la già precaria situazione economica;

è il caso di ricordare che la provincia di Massa Carrara per ben tre anni consecutivi ha subito eventi alluvionali di grandissima portata, l'ultimo del 25 ottobre 2011 ha causato purtroppo vittime e ingenti danni ai comuni della Lunigiana. È in corso un protocollo di legalità tra la prefettura e il presidente della regione, nella qualità di commissario straordinario per l'emergenza, per prevenire eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle opere di ricostruzione dei siti danneggiati;

il territorio è classificato a livello nazionale, come una delle zone a più alto rischio sismico e tale situazione si complica a causa del fatto che la maggior parte dei comuni sono montani e per lo più costituiti da borghi storici;

non va sottovalutato, infine, che l'esigenza di mantenere l'ufficio territoriale del Governo nella provincia apuana è fortemente sentita dagli amministratori locali, dai sindacati, dalle forze sociali ed in genere dalla cittadinanza che trovano nella presenza dello Stato sul territorio il punto di riferimento indispensabile per ogni loro istanza;

non si conoscono le motivazioni che inducono il Ministro interpellato ad inserire tra le prefetture da accorpare quella di Massa-Carrara, ad avviso degli interpellanti senza una reale conoscenza delle complesse problematiche del territorio, e secondo valutazioni che si rifanno esclusivamente all'entità numerica della popolazione della provincia;

il Ministro ha dichiarato di voler mantenere inalterato il livello di sicurezza nelle varie realtà locali, e anzi di rafforzare la presenza dello Stato nelle province; l'eventuale soppressione della prefettura di Massa-Carrara non si giustifica alla luce della breve analisi sopraesposta. Infatti non può sopprimersi un'istituzione di lunga tradizione storica, di secolare presenza nel territorio, assolutamente necessaria per la tenuta del sistema istituzionale e per il mantenimento dell'ordine pubblico, e che costituisce sicuramente il centro più importante dell'alta Toscana per la presenza di una realtà portuale di grande rilievo (Marina di Carrara) e di attività produttive ed estrattive, quali il marmo di Carrara, che costituisce la prima realtà mondiale in questo settore;

l'eventuale soppressione, la cui motivazione appare riconducibile alla spending review, non tiene adeguatamente conto dell'importanza che ha per il territorio dell'alta Versilia e della Lunigiana, l'ufficio territoriale del Governo di Massa-Carrara né, peraltro, tiene conto degli effetti disastrosi che un'incomprensibile quanto immotivata soppressione della citata prefettura provocherebbe sul territorio, che diventerebbe potenzialmente aggredibile dalla criminalità organizzata indebolendo la rete istituzionale preposta al mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, tanto più nella prospettiva di un innalzamento delle tensioni sociali dovuto all'aggravarsi della crisi economica;

l'esiguo risparmio realizzato dalla soppressione della prefettura di Massa-Carrara, che secondo un calcolo approssimativo, in eccesso, non supera euro 250.000,00 annui (pari a metà dello stipendio di un alto dirigente pubblico) nel rapporto costi benefìci non compensa le conseguenze negative sopra illustrate ma contribuisce ad aggravare anche dal punto di vista istituzionale e della sicurezza l'impoverimento di un territorio già in fase di forte recessione -:

se il Ministro interpellato abbia valutato attentamente l'iniziativa di accorpare la prefettura di Massa Carrara, visto che l'eventuale decisione porterà un decremento del livello di controllo e tutela dell'ordine pubblico susseguente a decisioni che penalizzano oggettivamente la sicurezza dei cittadini e delle imprese;

se il Ministro interpellato non intenda applicare le leggi esistenti, ovvero, creare l'ufficio territoriale del Governo secondo lo spirito con il quale era stato concepito e mai attuato, facendo confluire i vari uffici periferici dello Stato nel cosiddetto ufficio territoriale del Governo, sulla base di criteri di razionalizzazione della spesa pubblica corrente, senza dover stravolgere l'organizzazione gerarchica periferica dello Stato.

(2-01531)
«Barani, Girlanda, De Luca, Castellani, Di Virgilio, Bocciardo, Ciccioli, Palumbo, Fucci, Mancuso, Porcu, Abelli, Gioacchino Alfano, Pianetta, Scapagnini, Mussolini, Berruti, Cazzola, De Nichilo Rizzoli, Vincenzo Antonio Fontana, Ascierto, Barba, Bellotti, Boniver, Ceccacci Rubino, Pagano, Rotondi, Scelli, Tortoli, Barbieri, Vessa, Testoni, Bernardo, Gibiino, Germanà, Formichella, De Camillis, Lisi, Roccella, Luciano Rossi, Scandroglio, Giammanco, Garofalo, Crimi, Ceroni, Antonino Foti, Tommaso Foti, Bergamini».