ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/01498

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 633 del 16/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: TURCO LIVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/05/2012


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 16/05/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interpellanza 2-01498
presentata da
LIVIA TURCO
mercoledì 16 maggio 2012, seduta n.633

La sottoscritta chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'interno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:

l'emergenza nord Africa ha prodotto, nell'anno 2011, l'arrivo di circa 40.000 migranti, dei quali circa 25.000 richiedenti asilo e oltre 4500 minori non accompagnati, accolti in un circuito di carattere emergenziale diffuso su tutto il territorio nazionale. Il coordinamento dell'accoglienza delle persone in arrivo è stato affidato alla Protezione civile e non al Ministero dell'interno, competente per l'immigrazione e l'asilo, mentre la gestione della presa in carico dei minori non accompagnati è stata a sua volta affidata dalla stessa protezione civile al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. I costi di questa accoglienza straordinaria sono stati stabiliti in 45 euro pro die pro capite, a fronte di un costo medio di euro 35 nell'accoglienza del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, mentre di 80 euro è la quota massima riconosciuta per l'accoglienza dei minori soli;

l'accoglienza straordinaria non ha previsto, nella maggior parte dei servizi attivati, adeguati progetti di inclusione socio-lavorativa delle persone, contrariamente a quanto stabilito dalle linee guida dello Sprar, che viceversa sono state volontariamente prese a riferimento da parte di alcuni territori «virtuosi»;

la realtà dell'accoglienza a bassa soglia, gli interventi basici e di «pronto intervento», mancanti di servizi di effettiva presa in carico della singola persona hanno prodotto nei territori gravi ripercussioni e tensioni di disagio sociale in termini di mancata integrazione. Inoltre, le spese affrontate nel 2011 per l'accoglienza dei minori non accompagnati sono state di gran lunga superiori allo stanziamento di 9,8 milioni di euro inizialmente previsti ma ancora non sono stati resi disponibili ulteriori risorse per coprire i costi già sostenuti dai Comuni e dalle comunità;

lo «stato di emergenza» è stato ufficialmente prorogato fino al 31 dicembre 2012, ma finora senza la previsione di risorse e dispositivi tecnici adeguati e senza una programmazione di interventi finalizzati all'integrazione sui territori delle persone che progressivamente escono dall'accoglienza;

in tale contesto si ricorda che l'Italia dispone del «Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), istituito dalla legge n. 189 del 2002, costituito dalla rete degli enti locali che - per la realizzazione di progetti di accoglienza di migranti forzati - accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo (Fnpsa), gestito dal Ministero dell'interno;

complessivamente i progetti finanziati dal Fnpsa hanno reso disponibili 3000 posti in accoglienza, di cui 2500 destinati alle categorie ordinarie, 450 alle categorie vulnerabili, di cui 138 per minori richiedenti asilo, e 50 nello specifico riservati a persone con disagio mentale ed gli enti locali titolari del progetto sono stati complessivamente 128, di cui 110 comuni, 16 province e 2 unioni di comuni;

inoltre, fino al 21 dicembre 2012 è attivo il «programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati, promosso e finanziato dal Ministero del lavoro delle politiche sociali e realizzato Anci, che ha preso il via nel 2008 e coinvolge una rete di 32 comuni, includendo anche grandi città metropolitane dove la presenza dei minori stranieri non accompagnati è particolarmente rilevante, per sostenere le attività di pronta accoglienza realizzate nei confronti dei minori stranieri non accompagnati;

il programma nasce con l'intento di sostenere concretamente i comuni sperimentando un sistema nazionale di protezione e integrazione con particolare riguardo alla pronta accoglienza dei minori non accompagnati e nel suo ambito sono stati accolti più di 2750 minori di 44 diverse nazionalità per un totale di oltre 160.000 giornate di accoglienza e ben 140 minori sono stati inseriti in famiglie italiane e straniere;

il programma dopo il 31 dicembre 2011 non è stato rifinanziato anche se il documento approvato dalla Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza a conclusione dell'indagine conoscitiva sui minori non accompagnati lo cita come un'ottima esperienza e ne chiede il rifinanziamento -:

quali interventi intenda adottare il Governo, ai fini di una generale programmazione del dopo-emergenza, superando gli interventi di pronta accoglienza, materiale e a bassa soglia, con la previsione di azioni funzionali all'inserimento socio-economico delle persone sul territorio italiano;

come intenda procedere rispetto ai 9 milioni di euro finalizzati all'ampliamento del sistema Sprar, stanziati ma mai resi disponibili, (Ordinanza n. 3965 PCM - 24 settembre 2011);

quali azioni siano state previste per risolvere il problema dei tempi lunghi per le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale, che coinvolgono sia i richiedenti asilo adulti che i minori non accompagnati;

quale siano le intenzioni del Governo rispetto ai migranti tunisini i cui permessi di soggiorno umanitari ex articolo 20 rilasciati a seguito dell'emergenza Nord Africa sono ormai scaduti;

se sia stata valutata la possibilità di rilasciare un permesso di soggiorno per motivi umanitari a tutti coloro che, nell'ambito dell'emergenza nord Africa, hanno manifestato la volontà di richiedere asilo e sono stati denegati;

quale sia la strategia del Governo al fine di decongestionare i centri di accoglienza per richiedenti asilo dall'elevato numero di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, tenendo presente che tali centri governativi non sono deputati all'accoglienza e all'integrazione, sebbene i costi di vitto e alloggio e dei servizi standard siano più alti rispetto a quelli dei progetti Sprar;

quando verrà completato lo stanziamento delle risorse a copertura dei costi effettivamente sostenuti per le accoglienza dei minori non accompagnati nel 2011 nell'ambito emergenziale nonché quando verranno emanate le ordinanze che determinino per il 2012 sia l'entità delle risorse da destinare all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati sia le modalità di utilizzo e di assegnazione;

quando verrà resa pubblica la strategia che questo Governo intende utilizzare nel caso di una nuova recrudescenza dei disordini nel nord Africa o comunque di altri conflitti che possano determinare una nuova emergenza negli arrivi di cittadini stranieri;

in che modo il Governo intenda attuare un intervento complessivo a sostegno dei Comuni nel sostenere le spese derivanti dalla presenza di minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia non solo in seguito all'emergenza del nord Africa ma attraverso i flussi che ordinariamente e incessantemente portano nel nostro Paese tali minori provenienti da altri territori come tra gli altri il Bangladesh, Afghanistan, Albania;

alla luce di quanto sopraesposto, quale sia il motivo del mancato rifinanziamento del programma nazionale di protezione dei minori stranieri non accompagnati la cui validità è stata anche sancita nel documento conclusivo della Commissione parlamentare infanzia e la cui articolazione permetterebbe di affrontare nuove emergenze disponendo di un sistema organizzato in grado di assicurare la disponibilità di una rete di comuni con servizi di accoglienza qualificati che potrebbero rappresentare volano di qualità anche per tutto il territorio regionale di riferimento.

(2-01498) «Livia Turco».