ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00850

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 381 del 12/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: CASINI PIER FERDINANDO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 12/10/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO 12/10/2010
OCCHIUTO ROBERTO UNIONE DI CENTRO 12/10/2010
TASSONE MARIO UNIONE DI CENTRO 12/10/2010
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO 12/10/2010
MEREU ANTONIO UNIONE DI CENTRO 12/10/2010


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/10/2010
Stato iter:
14/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2010
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2010
Resoconto CASTELLI ROBERTO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 14/10/2010
Resoconto LIBE' MAURO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2010

SVOLTO IL 14/10/2010

CONCLUSO IL 14/10/2010

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00850
presentata da
PIER FERDINANDO CASINI
martedì 12 ottobre 2010, seduta n.381

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:


l'ANAS, che ha il compito di gestire i lavori per l'ammodernamento dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, aveva ipotizzato, all'inizio del 2010, che gli stessi lavori sarebbero stati ultimati e consegnati nel 2013 salvo oggi ipotizzare una diversa conclusione degli stessi entro la fine del 2014 (data segnalata anche sui cartelli dei cantieri);


il Presidente del Consiglio dei ministri, smentendo di fatto l'ultimo annuncio dell'ANAS, il 29 settembre 2010 ha annunciato che l'autostrada sarà completata nel 2013, di fatto proseguendo la scia di infiniti annunci che si susseguono fin da quando, nel 1996, sono stati avviati i lavori di ristrutturazione sulla Salerno-Reggio Calabria;



il 30 settembre 2010 in Commissione bilancio della Camera dei deputati è stato esaminato lo schema di delibera del Cipe che ha disposto la riduzione di risorse finanziarie di 178 milioni di euro per il completamento di un tratto autostradale della Salerno-Reggio Calabria;



sempre il 29 settembre, sul sito dell'ANAS, anche una dichiarazione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteoli smentiva il Presidente del Consiglio dei ministri, facendo presente che «dei 443 chilometri della A3, 209 chilometri sono già stati ultimati e 174 chilometri già appaltati e finanziati. Restano circa 50 chilometri i cui progetti sono in fase di realizzazione. L'A3 sarà dunque pronta per il 90 per cento entro il 2014»;




la stessa ANAS, sul suo sito, precisava che «i lavori su 209 chilometri sono ultimati e fruibili, rappresentanti circa il 46 per cento dell'intero tracciato. I lavori in esecuzione (151 chilometri) o in fase di gara (14 chilometri) interessano circa 165 chilometri dell'autostrada e per questi si prevede la fruibilità entro il 2014;


al completamento dell'opera mancherebbero dunque 69 chilometri, e per questo tratto i lavori, secondo l'ANAS, sarebbero in «avanzata fase di progettazione»;


per tale ultimo tratto di 69 chilometri servono ancora 2 miliardi e 660 milioni di euro, dei quali 537 già deliberati in modo programmatico dal Cipe;




rimarrebbero da reperire circa 2 miliardi e 123 milioni di euro, ma nessuno dice come e dove si dovrebbero reperire queste risorse;



se dunque per realizzare ex-novo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria negli anni 60 si impiegarono appena 11 anni (e già esisteva la criminalità organizzata), per ammodernarla serviranno non meno di 18 anni, nonostante le tecniche di costruzione moderne dovrebbero essere di certo più efficienti aspetto a quelle di 50 anni fa;


secondo alcuni organi di stampa, l'autostrada Salerno-Reggio Calabria non sarà completata per intero, in quarto probabilmente, rispetto al progetto iniziale, i lavori di completamento si fermeranno alla località di Campo Calabro (luogo in cui presumibilmente si potrà imboccare il famigerato e ancora inesistente Ponte sullo Stretto) e non, come previsto, a Reggio Calabria;


il lotto in questione (macrolotto 6) riguarderà i 20 chilometri che separano Scilla da Reggio Calabria, il cui costo originario ammonta a circa 634 milioni di euro, e verrà dunque seguito per appena la metà dello stesso;


se logica vuole che ad un dimezzamento dei lavori dovrebbe corrispondere un pari dimezzamento dei costi da sostenere, questo non si è verificato in quanto al prevedibile contenzioso aperto tra ANAS e general contractor dell'autostrada è seguito un accordo: i 634 milioni di euro della commessa sono stati ridotti a 415, ma l'ANAS ha dovuto concedere un indennizzo alla ditta appaltatrice pari a 91 milioni di euro;


per completare il 50 per cento circa del tratto inizialmente progettato, poco più di 10 chilometri (rispetto ai 20 chilometri iniziali), serviranno dunque 506 milioni (rispetto ai 643 iniziali), circa il 78 per cento delle risorse inizialmente previste; oltretutto il tratto che non verrà realizzato corrisponde per le condizioni morfologiche del territorio a uno tra i più complicati per realizzazione dell'intero lotto autostradale;


il costo finale dell'intera opera di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, alla fine si dovrebbe aggirare intorno ai 9 miliardi e 698 milioni di euro, circa 22 milioni di euro a chilometri, addirittura 4 volte di più rispetto a quanto si spese quando negli anni 60 l'A3 venne costruita;


in questo quadro già di per sé difficile è doveroso, citare lo sdegno per la palpabile presenza della criminalità organizzata negli appalti dei lavori di completamento dell'autostrada, presenza che, ad avviso degli interpellanti, non è mai stata combattuta fino in fondo dagli organi istituzionali e che è quasi stata accettata come se fosse normale per le cosche mafiose guadagnare profitti nell'esecuzione dei lavori;


si parla, ma nessuno ha avuto mai la coscienza e la forza di verificarne la veridicità e disporne i necessari rimedi, di una «tassa» del 3 per cento imposta dalla malavita a tutte le imprese che lavorano a qualunque titolo sull'autostrada (solo questa voce, nel totale delle spese, ammonterebbe a circa 270 milioni di euro), senza contare i subappalti concessi alle imprese «amiche» delle famiglie mafiose e la scelta delle forniture sovra prezzate e di scarsa qualità;


la magistratura, nonostante i controlli continui che dispone (sono 52 gli arresti disposti solo nel mese di giugno 2010), aiutata in questo dagli organi di polizia, carabinieri e Guardia di finanza, non è ancora riuscita a risolvere le problematiche che la malavita provoca interferendo con l'opera di ammodernamento dell'autostrada;




nonostante i numerosi moniti provenienti anche dagli amministratori locali, non si è ancora disposta alla forma di commissariamento per i lavori, in modo da evitare l'eccessiva burocrazia e controllare ancora meglio il pericolo di infiltrazioni mafiose -:


se non ritenga di chiarire in modo certo i tempi di realizzazione dell'opera, i relativi costi effettivi e le fonti di finanziamento;


quali siano i motivi per cui nella citata delibera del Cipe si sia proceduto ad una consistente riduzione delle risorse già previste per il completamento dell'opera e quali siano le conseguenze che ne potranno derivare;

se non ritenga di fornire elementi certi volti a chiarire i motivi della palese
e, ad avviso degli interpellanti, macroscopica differenza tra il costo previsto per la realizzazione dei 22 chilometri del macrolotto 6 Stella-Reggio Calabria e quelli realmente necessari per il completamento della porzione rimanente;

se oltre all'indennizzo corrisposto alla ditta appaltatrice citato in premessa, nel corso di realizzazione dell'intera opera, ne siano stati dispose ulteriori per parti di opere non realizzate o modificate e quali siano gli eventuali relativi costi.

(2-00850)
«Casini, Libè, Occhiuto, Tassone, Compagnon, Mereu».