ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01193

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 720 del 20/11/2012
Abbinamenti
Atto 1/01183 abbinato in data 20/11/2012
Atto 1/01184 abbinato in data 20/11/2012
Atto 1/01189 abbinato in data 20/11/2012
Atto 1/01191 abbinato in data 20/11/2012
Atto 1/01192 abbinato in data 20/11/2012
Atto 1/01194 abbinato in data 20/11/2012
Firmatari
Primo firmatario: LUSSANA CAROLINA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 19/11/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DOZZO GIANPAOLO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MARONI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
BOSSI UMBERTO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
GIORGETTI GIANCARLO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 19/11/2012


Stato iter:
20/11/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/11/2012
Resoconto FABI SABINA LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/11/2012
Resoconto PAGANO ALESSANDRO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DI GIUSEPPE ANITA ITALIA DEI VALORI
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto CALGARO MARCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto DE TORRE MARIA LETIZIA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA
 
DICHIARAZIONE VOTO 20/11/2012
Resoconto MOSELLA DONATO RENATO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto PALOMBA FEDERICO ITALIA DEI VALORI
Resoconto MOTTOLA GIOVANNI CARLO FRANCESCO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Resoconto PERINA FLAVIA FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto CARLUCCI GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA
Resoconto ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto MUSSOLINI ALESSANDRA POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto CONSOLO GIUSEPPE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
 
PARERE GOVERNO 20/11/2012
Resoconto RICCARDI ANDREA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E INTEGRAZIONE)
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 20/11/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/11/2012

DISCUSSIONE IL 20/11/2012

ACCOLTO LIMITATAMENTE AL DISPOSITIVO IL 20/11/2012

PARERE GOVERNO IL 20/11/2012

VOTATO PER PARTI IL 20/11/2012

IN PARTE APPROVATO E IN PARTE RESPINTO IL 20/11/2012

CONCLUSO IL 20/11/2012

Atto Camera

Mozione 1-01193
presentata da
CAROLINA LUSSANA
testo di
martedì 20 novembre 2012, seduta n.720

La Camera,

premesso che:
in un momento drammatico, come quello che sta attraversando l'Europa colpita dalla grave crisi economica finanziaria, l'obiettivo primario deve essere quello di tutelare quel sistema di garanzia che si fonda sul rispetto dei principi e valori che rappresentano il motore di un Paese civile. I sacrifici ai quali siamo chiamati al fine di trovare la giusta stabilità nei conti per preservarci da eventi drammatici dovuti al periodo di crisi debbono necessariamente essere accompagnati ad investimenti costruttivi volti a potenziare le strutture sane della società;
se realmente si intendono affrontare in modo concreto politiche di tutela nei confronti dei minori, queste debbono passare prioritariamente dal riconoscimento del ruolo di fondamentale importanza che riveste la famiglia;
ad oltre vent'anni dalla entrata in vigore della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, purtroppo, ancora in tutto il mondo i bambini patiscono violenze, sfruttamento e, abusi. Sono costretti a combattere guerre o a lavorare in condizioni intollerabili; vengono sottoposti ad abusi sessuali o a violenze punitive; cadono vittime di traffici che lì condannano a lavorare in condizioni di sfruttamento. I bambini che vivono in circostanze del genere vedono i loro diritti umani infranti nei modi più gravi, e patiscono danni fisici e psicologici con effetti di vasta portata e talvolta irreparabili. Gli elementi di un'infanzia sana, così come sono specificati nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, vengono negati perché il mondo non riesce a fornire ai bambini la protezione di cui hanno diritto;
al contrario di quanto si crede, i diritti dei bambini non sono violati esclusivamente in quella parte del mondo che vive in situazioni di grave sotto sviluppo ma anche in quei paesi che hanno raggiunto livelli di industrializzazione e benessere elevati;
nel mondo industrializzato i problemi dell'infanzia sono, spesso, connessi all'ondata dei flussi migratori clandestini. I minori, sradicati dal proprio ambiente naturale, in condizioni di estrema fragilità e povertà, divengono facilmente preda di situazioni di violazione dei diritti fondamentali, dallo sfruttamento del lavoro minorile, all'accattonaggio, allo sfruttamento sessuale e all'utilizzo a fini di microcriminalità. In tutta la loro gravità si presentano oggi i casi di pedofilia, abuso e violenza sessuale; i genitori evidenziano maggiori difficoltà nell'assolvimento delle competenze di cura e di educazione dei figli, le conflittualità intraconiugali e intrafamiliari sfociano in sofferti procedimenti di separazione e di divorzio, sono sempre più evidenti gli episodi di maltrattamento e di violenza intrafamiliare;
l'affermazione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è inderogabile;
in Parlamento, nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni si lavora per tutelare i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, a partire dai casi di disabilità, disagio, abbandono, abuso e dai vari tipi di discriminazione; il Parlamento italiano si è dotato del «Piano nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva» nel luglio del 2010;
con il decreto del Presidente della Repubblica 21 gennaio 2011 è stato approvato il «Terzo Piano nazionale di azioni e di interventi per la tutela dei diritti e dei soggetti in età evolutiva»;
la legge n. 238/2000 «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» all'articolo 2 identifica quali fruitori i cittadini italiani e i cittadini dell'UE;
i profughi, gli stranieri e gli apolidi, in base all'articolo 2 della suddetta legge, hanno diritto alle misure di prima assistenza;
l'articolo 41 del TU di cui al D.Lgs 286/1998 recita: «gli stranieri titolari della carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno, nonché i minori iscritti nella loro carta di soggiorno o nel loro permesso di soggiorno, sono equiparati ai cittadini italiani ai fini della fruizione delle provvidenze e delle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale»;
la mancata applicazione dei decreti attuativi della legge 42/2009 (federalismo fiscale) ha impedito di introdurre i medesimi livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale in base ai fabbisogni standard;
la legge 27 maggio 1991, n. 176 di ratifica della Convenzione ONU su diritti dell'infanzia deve essere tenuta in considerazione dalle Regioni e dalle Province autonome;
quando si parla di abusi sui minori è inoltre di fondamentale importanza perseguire una linea politico-programmatica incentrata da un lato nel contrasto all'immigrazione clandestina e dall'altro lato nel potenziamento di quelle attività volte a sviluppare un modello di integrazione basato sul rispetto dei medesimi doveri e sul godimento degli stessi diritti. Per promuovere l'interculturità bisogna partire dal presupposto della difesa e della valorizzazione della nostra cultura e delle nostre tradizioni. In sostanza, bisogna prendere coscienza - abbandonando l'atteggiamento ipocrita del «politicamente corretto», o, peggio, del «culturalmente corretto,» che l'Europa non può contenere tutto e assorbire tutte le culture, senza rinunciare alla propria;
dai dati sul tasso di abbandono scolastico diffusi dall'ISTAT il 12 marzo 2012 si rileva che il 13 per cento dei giovani italiani lascia la scuola per il lavoro, mentre il dato sale a più del 40 per cento per i giovani stranieri, a causa del grande deficit di competenze in ambito linguistico;
il Fondo nazionale delle politiche sociali ha subito una pesante decurtazione passando da un miliardo di euro nel 2007, a 45 milioni nel 2013;
secondo l'ultima indagine presentata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il periodo giugno-ottobre 2009 nelle 15 città riservatarie del Fondo Nazionale, emerge con evidenza il gap tra Centro-Nord e Sud Italia in termini di accessibilità e copertura del target nei servizi di cura alla prima infanzia e di spesa destinata alle politiche per i minori;
gli obiettivi fissati a Lisbona prevedono che il 33% dei minori al di sotto dei tre anni di età possa usufruire del servizio di asilo nido. Dai dati del 2011 risulta che in Italia 18,7% dei bambini di 0-2 anni frequenta un asilo nido pubblico o privato. La quota è maggiore nel Centro-nord, con un picco del 27,1% nel Nord-est, mentre nel Sud e nelle Isole la percentuale scende sotto il 14% (il 13,5% nelle Isole e il 7,6% nel Sud). D'altro canto siamo in assenza di informazioni puntuali relative alla domanda di servizio rimasta insoddisfatta (una quota rilevante della domanda di assistenza è soddisfatta dalle strutture private che copre circa il 30% del totale delle richieste ed è in costante crescita);
la recente approvazione della Convenzione di Lanzarote segna un traguardo importante nella lotta contro la pedofilia. L'Italia fu, nel 2007, non solo tra i primi Paesi a sottoscrivere la Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, ma anche tra i maggiori contribuenti, con una cinquantina di articoli, alla sua stesura. Ma la velocità e la dimensione davvero globale con cui le nuove tecnologie o i nuovi media si evolvono e vengono proposti sul mercato, offrendo nuovi servizi e «spazi» aperti e accessibili a tutti, mettono tutti e, soprattutto, i più giovani, gli adolescenti, le bambine e i bambini di fronte a nuove sfide. Le battaglie che la polizia postale italiana ha combattuto fino ad oggi sono giuste e hanno dato grandi risultati. È importante segnalare come nella fase di ratifica della Convenzione, grazie anche alle iniziative perseguite, da tempo, dal gruppo parlamentare della lega Nord (promotore di una proposta di legge finalizzata all'introduzione di una nuova fattispecie di reato denominata apologia della pedofilia) sia stato inserito il principio finalizzato ad anticipare la soglia di tutela prevista nel nostro sistema penale, sanzionando, per ciò stesso, indipendentemente dalla commissione del reato propagandato, condotte che arrecano offesa a quei valori, socialmente e universalmente ritenuti tali, per il solo fatto di far credere normale ciò che comunemente viene percepito come aberrante;
è urgente una riforma processuale che introduca il giusto processo civile minorile, che integri il rito camerale e tenga presente le caratteristiche della giurisdizione civile minorile che differisce da quella civile, perché non è giurisdizione solo di torti e ragioni, ma mira alla ricostruzione delle relazioni familiari su piani giuridici diversi, in funzione dei figli;
occorre una riforma di sistema, con alcune caratteristiche già individuate a livello europeo, la prima delle quali è che il giudice deve essere specializzato con la previsione dell'esclusività delle competenze e una riforma processuale che ponga la centralità della persona minore di età come parte processuale;
è matura ormai e non più rinviabile anche una riflessione sui temi legati all'adozione e all'affidamento e le stesse comunità di tipo familiare devono poter avere risorse certe e criteri definiti del loro ruolo. Il diritto universale di un minore è quello di avere una famiglia. È doveroso ribadire che al fine di realizzare un sistema che funzioni è necessario che vi sia la tutela dei diritti dei minori ma anche la tutela delle famiglie in cui i minori sono inseriti;
una società incapace di garantire i diritti dei minori è una società destinata ad implodere. Come insegna Aristotele una buona politica non afferma principi, ma propone risposte fattibili a problemi concreti,
impegna il Governo:
a potenziare politiche volte a disincentivare l'abbandono scolastico;
ad emanare immediatamente tutti i decreti attuativi della legge 42/09 in modo tale da introdurre, su tutto il territorio nazionale, i medesimi livelli standard di assistenza, con specifico riferimento alla tutela dei diritti dei minori;
ad acquisire elementi in merito alla distribuzione delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali, ponendo attenzione alla reale ricaduta che tali risorse hanno sui minori, assumendo altresì iniziative per quanto di competenza per far sì che in tutte le città italiane vi sia la medesima accessibilità ai servizi;
a favorire, per quanto di competenza, un rapido iter delle proposte di legge finalizzate all'equiparazione giuridica e sostanziale tra i figli legittimi e naturali;
a porre in essere iniziative, anche di natura normativa finalizzate ad istituire il tribunale della famiglia, al fine di adeguare il sistema della giustizia minorile alle «Linee guida per il processo minorile in Europa», approvate dal Consiglio d'Europa del 17 novembre 2010, garantendo, in particolare, il diritto all'ascolto del minore e il diritto del minore a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori, anche se separati o divorziati, salvo nel caso di impedimenti che giustifichino l'allontanamento di un genitore dal proprio figlio;
a realizzare un'indagine conoscitiva che quantifichi puntualmente l'effettiva domanda di servizi di asili nido, in modo tale da predisporre una programmazione di nuovi posti di asili nido, in funzione della richiesta effettiva e non soltanto in base al numero complessivo dei minori di tre anni.
(1-01193) «Lussana, Dozzo, Maroni, Bossi, Fugatti, Fedriga, Montagnoli, Fogliato, Volpi, Polledri, Laura Molteni, Rondini, Martini, Fabi, Nicola Molteni, Isidori, Follegot, Paolini, Allasia, Bitonci, Bonino, Bragantini, Buonanno, Callegari, Caparini, Cavallotto, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, Dal Lago, D'Amico, Desiderati, Di Vizia, Dussin, Fava, Forcolin, Giancarlo Giorgetti, Gidoni, Goisis, Grimoldi, Lanzarin, Maggioni, Meroni, Molgora, Munerato, Negro, Pastore, Pini, Rainieri, Reguzzoni, Rivolta, Simonetti, Stefani, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli».