ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01146

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 691 del 25/09/2012
Abbinamenti
Atto 1/01158 abbinato in data 08/10/2012
Atto 1/01159 abbinato in data 08/10/2012
Atto 1/01162 abbinato in data 08/10/2012
Atto 1/01164 abbinato in data 08/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DOZZO GIANPAOLO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 25/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARONI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
BOSSI UMBERTO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
LUSSANA CAROLINA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MONTAGNOLI ALESSANDRO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FOGLIATO SEBASTIANO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
VOLPI RAFFAELE LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
DAL LAGO MANUELA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
ALESSANDRI ANGELO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
ALLASIA STEFANO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
BITONCI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
BONINO GUIDO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
BRAGANTINI MATTEO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
BUONANNO GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
CALLEGARI CORRADO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
CAPARINI DAVIDE LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
CAVALLOTTO DAVIDE LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
CHIAPPORI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
COMAROLI SILVANA ANDREINA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
CONSIGLIO NUNZIANTE LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
CROSIO JONNY LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
D'AMICO CLAUDIO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
DESIDERATI MARCO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
DI VIZIA GIAN CARLO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
DUSSIN GUIDO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FABI SABINA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FOLLEGOT FULVIO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
FORCOLIN GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
GIDONI FRANCO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
GOISIS PAOLA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
GRIMOLDI PAOLO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
ISIDORI ERALDO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
LANZARIN MANUELA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MAGGIONI MARCO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MARTINI FRANCESCA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MERONI FABIO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MOLGORA DANIELE LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MOLTENI LAURA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
MUNERATO EMANUELA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
NEGRO GIOVANNA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
PAOLINI LUCA RODOLFO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
PASTORE MARIA PIERA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
PINI GIANLUCA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
POLLEDRI MASSIMO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
RAINIERI FABIO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
REGUZZONI MARCO GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
RIVOLTA ERICA LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
STUCCHI GIACOMO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
TOGNI RENATO WALTER LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
TORAZZI ALBERTO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012
VANALLI PIERGUIDO LEGA NORD PADANIA 25/09/2012


Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/10/2012
Resoconto FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 08/10/2012
Resoconto BOCCIA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 08/10/2012
Resoconto BARCA FABRIZIO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (COESIONE TERRITORIALE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/10/2012

DISCUSSIONE IL 08/10/2012

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/10/2012

Atto Camera

Mozione 1-01146
presentata da
GIANPAOLO DOZZO
testo di
martedì 25 settembre 2012, seduta n.691

La Camera,

premesso che:

le recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri, che a distanza di dieci mesi dal suo insediamento ha riconosciuto il fatto che l'operato del suo Governo ha contribuito ad aggravare la crisi economica in atto nel Paese, fanno presagire che l'inizio della nuova stagione autunnale sarà tristemente segnato dalla chiusura delle fabbriche e dalla perdita dei posti di lavoro;

la mancanza di provvedimenti di sostegno alle imprese, fatta eccezione per quelli adottati a solo vantaggio delle aree site nel Mezzogiorno, dalle misure di rilancio delle aree di crisi industriale nel meridione, con il decreto-legge per la crescita, al recente decreto-legge per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto, e più in generale la mancanza di una seria ed organica politica di rilancio del sistema industriale del Paese, hanno messo in crisi le imprese, al Sud come al Nord, molte di queste già al collasso finanziario, a causa della difficoltà di accesso al credito bancario, della elevata tassazione, la più alta in Europa, dei molti oneri burocratici a cui si aggiunge il fenomeno ancora non superato dei forti ritardi nel pagamento delle forniture da parte dei soggetti della pubblica amministrazione;

le conseguenze di questa crisi sono inevitabilmente ricadute sul mondo dell'occupazione, generando uno scenario sconfortante per il futuro. Sono circa 180 mila i lavoratori coinvolti nei 150 tavoli di crisi aperti al Ministero dello sviluppo economico, mentre a rischio sono i posti di lavoro di 30 mila persone. Si tratta di aziende strategiche per l'economia italiana che operano su tutto il territorio nazionale in settori diversi ed è quindi inaccettabile che il Governo continui ad operare con la logica di creare un canale privilegiato di sostegno al Sud, quando nella realtà la crisi non vede distinzioni e tocca indistintamente le imprese del Nord come quelle del Sud;

il Fondo per le aree sottoutilizzate, oggi denominato «Fondo per lo sviluppo e la coesione», è stato ristrutturato con le disposizioni contenute nei decreti-legge n. 112, convertito con modificazioni della legge n. 133 del 2008, e n. 185 del 2008, convertito con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009;

con il decreto-legge n. 112 del 2008 è stata attuata una ricognizione delle risorse disponibili, al fine di rendere più trasparente ed efficiente il loro impiego, in particolare con l'articolo 6-quinquies il nuovo Fondo infrastrutture per il finanziamento di interventi finalizzati al potenziamento della rete infrastrutturale di livello nazionale, in cui sono state convogliate tutte le risorse del FAS assegnate dal CIPE per il periodo 2007-2013;

con il successivo decreto-legge n. 185 del 2008 le risorse nazionali destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate sono state riprogrammate allo scopo di conseguire obiettivi di rilancio dell'economia italiana, già compromessa dalla crisi internazionale. A tal fine sono stati creati tre Fondi settoriali, ossia: Fondo sociale per l'occupazione e la formazione, il Fondo infrastrutture, il Fondo strategico per il Paese, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per il sostegno dell'economia reale;

la programmazione delle risorse per il periodo 2007-2013 è stata adottata dal CIPE con delibera n. 166 del 21 dicembre 2007, che evidenziava un ammontare pari a 64,379 miliardi di euro;

successivamente, a decorrere dall'anno 2008 fino ad oggi, le risorse suddette hanno subito una serie di decurtazioni, a causa della necessità di reperire risorse destinate al riequilibrio dei saldi di finanza pubblica;

in ogni caso, la ripartizione delle risorse, aggiornate con successive delibere CIPE, è stata effettuata nel rispetto del criterio di riparto che assegna l'85 per cento delle medesime al Mezzogiorno ed il restante 15 per cento al Centro- Nord;

il suddetto criterio di riparto è stato adottato a seguito dell'accordo sancito in Conferenza unificata Stato-Regioni nel maggio 1999 ed è stato utilizzato per tutte le successive ripartizioni effettuate dal CIPE a decorrere dall'anno 2000 ad oggi. La motivazione di base era la concentrazione degli squilibri economici e sociali nell'area del Mezzogiorno;

dal 1999 ad oggi, con l'avvento della grave recessione che ha coinvolto l'intera area euro ed in particolare l'Italia, appare evidente che le motivazioni alla base della suddetta ripartizione a favore del Mezzogiorno devono essere rivalutate alla luce della grave crisi, in cui versano tutte le aziende italiane, soprattutto piccole e medie imprese, che sono in procinto di chiudere, con gravi ripercussioni sul tasso di disoccupazione;

oggi appare prioritario, più che sviluppare aree del Paese ancora depresse, assicurare la continuità produttiva e la sopravvivenza delle aziende esistenti, unica soluzione per poter consentire la crescita del Pil, o quanto meno scongiurare il trend di decrescita del medesimo, che, dalle ultime stime, è in calo tra il 2 fino al 2,4 per cento;

anche per il 2013 è prevista una tendenza al ribasso, con una crescita non superiore allo 0,5 per cento,
impegna il Governo
ad intraprendere le necessarie iniziative affinché siano quanto prima adottati nuovi criteri di riparto delle risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione, ai fini di una più cospicua assegnazione delle risorse in esso contenute al sistema produttivo del Nord e del Centro-Nord, nonché al fine di garantire la sopravvivenza delle imprese ed il loro rafforzamento per il rilancio dell'economia, scongiurando in tal modo il loro fallimento.

(1-01146)
«Dozzo, Maroni, Bossi, Fava, Fugatti, Lussana, Fedriga, Montagnoli, Fogliato, Volpi, Dal Lago, Alessandri, Stefani, Allasia, Bitonci, Bonino, Bragantini, Buonanno, Callegari, Caparini, Cavallotto, Chiappori, Comaroli, Consiglio, Crosio, D'Amico, Desiderati, Di Vizia, Dussin, Fabi, Follegot, Forcolin, Gidoni, Goisis, Grimoldi, Isidori, Lanzarin, Maggioni, Martini, Meroni, Molgora, Laura Molteni, Nicola Molteni, Munerato, Negro, Paolini, Pastore, Pini, Polledri, Rainieri, Reguzzoni, Rivolta, Rondini, Simonetti, Stucchi, Togni, Torazzi, Vanalli, Volpi».