ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01101

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Abbinamenti
Atto 1/01065 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01075 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01076 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01088 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01089 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01092 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01095 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01096 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01097 abbinato in data 27/06/2012
Atto 1/01098 abbinato in data 27/06/2012
Atto 6/00111 abbinato in data 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: FRANCESCHINI DARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 27/06/2012
DELLA VEDOVA BENEDETTO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 27/06/2012
PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA 27/06/2012
NUCARA FRANCESCO MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI 27/06/2012
CAMBURSANO RENATO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 27/06/2012
BRUGGER SIEGFRIED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 27/06/2012
MELCHIORRE DANIELA MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE 27/06/2012
TANONI ITALO MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE 27/06/2012
GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 27/06/2012


Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 27/06/2012
Resoconto MOAVERO MILANESI ENZO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 27/06/2012
Resoconto IANNACCONE ARTURO MISTO-NOI PER IL PARTITO DEL SUD LEGA SUD AUSONIA
Resoconto MELCHIORRE DANIELA MISTO-LIBERAL DEMOCRATICI-MAIE
Resoconto OSSORIO GIUSEPPE MISTO-REPUBBLICANI-AZIONISTI
Resoconto RONCHI ANDREA MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE
Resoconto SARDELLI LUCIANO MARIO MISTO-LIBERALI PER L'ITALIA-PLI
Resoconto PISICCHIO PINO MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA
Resoconto TADDEI VINCENZO POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, DEMOCRAZIA CRISTIANA)
Resoconto BORGHESI ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Resoconto BRIGUGLIO CARMELO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Resoconto BUTTIGLIONE ROCCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Resoconto FUGATTI MAURIZIO LEGA NORD PADANIA
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GIORGETTI ALBERTO POPOLO DELLA LIBERTA'
Resoconto MARTINO ANTONIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/06/2012

ACCOLTO IL 27/06/2012

PARERE GOVERNO IL 27/06/2012

DISCUSSIONE IL 27/06/2012

APPROVATO IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Mozione 1-01101
presentata da
DARIO FRANCESCHINI
testo di
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657

La Camera,

premesso che:

l'Europa ha bisogno di una chiara risposta politica per uscire dalla crisi economica, finanziaria e ormai sociale più grave della sua storia e in questo senso il vertice del 28 giugno 2012 deve segnare l'inizio di un nuovo cammino e di un nuovo slancio che porti progressivamente alla realizzazione di una vera unione politica e federale;

l'instancabile aggressività della speculazione finanziaria e la crescente inquietudine dei mercati richiedono non solo urgenti risposte tecniche, ma, soprattutto, una chiara prospettiva di integrazione politica, tale da rappresentare la risposta alle diverse forme di populismo che crescono proprio a causa dell'assenza di istituzioni europee con una più forte legittimazione politica e democratica;

l'euro ha sempre rappresentato per l'Italia la tappa di un progetto culturale e politico complessivo che, attraverso una «unione sempre più stretta», portasse alla creazione degli Stati Uniti d'Europa, un'unione basata sulla solidarietà tra cittadini e Stati e che prevalesse sugli egoismi nazionali e particolaristici che in passato hanno sempre portato l'Europa alla rovina;

i firmatari del presente atto di indirizzo sono consapevoli che, allo stesso tempo, occorrono risposte immediate contro la crisi economica e la speculazione finanziaria che permettano una ripresa della crescita, dal momento che si è registrato un trend di crescita ridotto rispetto agli altri partner europei e che le politiche di stabilità e di equilibrio di bilancio sono una condizione necessaria ma insufficiente per promuovere lo sviluppo economico e perseguire la creazione di nuovi posti di lavoro. Occorrono, altresì, forti misure interne a favore della competitività, nel quadro di un ampio progetto europeo e per le infrastrutture materiali e immateriali;
insistere unicamente sul rigore rischia, infatti, di essere controproducente anche rispetto agli stessi obiettivi di stabilità: se deprime eccessivamente i consumi, diminuisce il gettito fiscale e, di conseguenza, finisce per peggiorare il rapporto stesso tra debito e prodotto interno lordo;

l'Italia ha affrontato con grande decisione il grave problema del riequilibrio del bilancio e oggi può vantare un avanzo primario tra i più ampi in Europa, il credibile obiettivo del pareggio di bilancio in tempi congrui, un debito che - pur avendo ancora dimensioni elevate - diminuirà a partire dal 2013 e una riduzione del divario tra il valore medio dell'indebitamento dell'eurozona e quello italiano;

peraltro, appare evidente che gli ultimi attacchi della speculazione internazionale sul debito pubblico italiano non trovano ragione e fondamento nei nostri squilibri di bilancio, ma sembrano, piuttosto, far parte di un'aggressione complessiva che prende di mira l'euro;

i Paesi che mantengono i propri impegni nel risanamento dei conti pubblici e nel percorso di riforme, indicati nei piani di riforma nazionale e concordati a livello europeo, hanno diritto ad invocare la solidarietà degli altri membri della zona euro per far fronte a tali ingiustificati attacchi speculativi;

la sottoscrizione del «fiscal compact» è stata accompagnata da un impegno comune per la crescita e lo sviluppo, che, se ha permesso prima significativi passi in avanti, in particolare per il completamento del mercato interno, non ha ancora portato a iniziative comuni per una nuova politica di investimenti comuni a livello europeo,
impegna il Governo:
a sostenere l'iniziativa per la crescita che potrebbe mobilitare oltre 130 miliardi di euro a favore di investimenti produttivi, a partire dalle aree più svantaggiate della zona euro, agendo anche da catalizzatore per nuovi investimenti privati;

a valutare l'opportunità di sostenere la rapida introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie attraverso una cooperazione rafforzata, per contrastare la speculazione finanziaria e per reperire una nuova forma di risorse proprie al servizio della crescita;

a reiterare la proposta di definire criteri valutativi europei che consentano una distinzione di alcune categorie di investimento di interesse comune europeo ai fini della valutazione del rapporto deficit/prodotto interno lordo;

a sostenere le proposte del rapporto Van Rompuy volte a creare un'unione economica, fiscale e bancaria, indicando, però, un percorso a tappe ben scadenzate, che si avvii al vertice di giugno 2012 e si concluda con decisioni operative al più tardi al vertice di dicembre 2012, sostenendo, in tale contesto, l'attribuzione dei poteri di vigilanza bancaria alla Banca centrale europea e la rapida creazione di un fondo di sostegno e intervento diretto per la ricapitalizzazione del sistema bancario, con possibilità di ricorrere anche al meccanismo europeo di stabilità (Esm) per affrontare crisi di tipo sistemico;

a ribadire e difendere la proposta di creare un nuovo meccanismo di solidarietà che contrasti le oscillazioni eccessive degli spread, a beneficio degli Stati non sottoposti a procedure per deficit eccessivo e che attuino effettivamente gli impegni assunti nei piani di riforma nazionale;

a rafforzare le proposte del rapporto Van Rompuy relative all'unione politica, dal momento che nuove procedure di sorveglianza e controllo preventivo sui bilanci nazionali o la stessa creazione di un Ministro del tesoro europeo non possono che essere collocate in una più ampia riforma politica, volta ad assicurare la piena legittimità democratica delle istituzioni europee e l'effettivo controllo parlamentare, nazionale ed europeo, sulle autorità di governo europee, possibile unicamente in un'Europa federale e democratica;

a sostenere, nel contesto di una rinnovata unione economica e monetaria, forme di emissione comune di titoli del debito pubblico;

a ribadire la necessità di un'Europa politica e federale, rilanciando la discussione sul futuro dell'Unione, avviando un nuovo percorso di integrazione politica che rilanci il processo costituente e di revisione dei trattati auspicabilmente in occasione delle elezioni europee del 2014.

(1-01101)
«Franceschini, Galletti, Della Vedova, Pisicchio, Nucara, Cambursano, Brugger, Melchiorre, Tanoni, Gozi».