ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 652 del 19/06/2012
Abbinamenti
Atto 1/01071 abbinato in data 23/10/2012
Atto 1/01086 abbinato in data 23/10/2012
Atto 1/01173 abbinato in data 23/10/2012
Atto 1/01175 abbinato in data 23/10/2012
Atto 1/01176 abbinato in data 23/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: DIONISI ARMANDO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 19/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CESA LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
GALLETTI GIAN LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
RAO ROBERTO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
CARRA ENZO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
CAPITANIO SANTOLINI LUISA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
FORMISANO ANNA TERESA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
COMPAGNON ANGELO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
CICCANTI AMEDEO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
NARO GIUSEPPE UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
VOLONTE' LUCA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 19/06/2012
MONDELLO GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 27/06/2012
CARLUCCI GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 17/07/2012


Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/10/2012
Resoconto CARLUCCI GABRIELLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 27/06/2012

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/07/2012

DISCUSSIONE IL 23/10/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/10/2012

Atto Camera

Mozione 1-01087
presentata da
ARMANDO DIONISI
testo di
martedì 19 giugno 2012, seduta n.652

La Camera,

premesso che:

tra le principali problematiche, connesse all'attuale fase congiunturale che stanno preoccupando i cittadini, la questione abitativa, per il suo impatto e per le dimensioni che sta assumendo, si sta configurando come una vera e propria emergenza;

in tale ambito la situazione in cui versano gli inquilini degli immobili di proprietà degli enti previdenziali privatizzati è sempre più preoccupante per le conseguenze e le drammatiche implicazioni di carattere sociale che potrebbero derivarne;

si tratta di una condizione che vede coinvolti migliaia di cittadini, per lo più residenti nella città di Roma, che detiene circa il 60 per cento del patrimonio immobiliare di tali enti previdenziali;

tutto origina dall'entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, che ha trasformato gli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, in persone giuridiche private, portando quindi alla privatizzazione numerosi enti previdenziali pubblici, tra i quali l'Enpaia, l'Enasarco, l'Enpam, l'Enpaf, l'Enpav, la Fimit, la Cassa forense, e altri;

nelle intenzioni del legislatore gli effetti del decreto legislativo n. 509 del 1994 dovevano essere mitigati dal decreto-legge n. 41 del 2004, convertito dalla legge n. 104 del 2004, che fissava, quali termini di riferimento per la determinazione del prezzo degli immobili pubblici oggetto di cartolarizzazione e di locazione, i valori di mercato rilevati nel mese di ottobre 2001;

successivamente, per effetto di una discussa norma di interpretazione autentica, introdotta dal comma 38 dell'articolo 1 della legge n. 243 del 2004, gli enti effettivamente privatizzati, hanno disapplicato la norma contenente l'obbligo di vendita e di fissazione di canoni di affitto ai valori del 2001;

l'assenza di obblighi di locazione ed alienazione degli immobili a tariffe calmierate ha prodotto un aumento dei canoni di locazione dall'80 al 100 per cento con conseguenti rischi di sfratto per tutti gli inquilini non disposti ad accettare i nuovi canoni;

inquilini dell'Enasarco, della Sara Assicurazioni, dell'Enpaia, per citare solo i casi più numerosi, hanno denunciato la dismissione degli alloggi a prezzi speculativi e aumenti dei canoni a prezzi insostenibili per moltissimi di loro che presto saranno costretti a lasciare gli alloggi locati da decenni;

è opportuno ricordare che l'utenza interessata da questi rincari è composta in prevalenza da soggetti anziani, pensionati, monoreddito, disabili e categorie disagiate varie e nell'attuale contesto e nelle condizioni economiche in cui versano tali soggetti, gli aumenti rappresenterebbero l'anticamera certa dello sfratto, impegna il Governo: a procedere ad una attenta verifica della situazione e all'attivazione di un tavolo tecnico che coinvolga tutti i soggetti interessati al fine di individuare le soluzioni idonee a eliminare le criticità di cui in premessa;

ad assumere iniziative normative per prevedere una sospensione immediata delle procedure di sfratto in corso e una moratoria degli aumenti dei canoni o dei prezzi di vendita imposti alle circa 60 mila famiglie (di cui 40 mila solo a Roma) che alloggiano negli immobili di proprietà degli enti previdenziali, al fine di scongiurare una vera e propria emergenza sociale, nelle more delle risultanze provenienti dal citato tavolo.

(1-01087) «Dionisi, Cesa, Poli, Galletti, Rao, Enzo Carra, Capitanio Santolini, Anna Teresa Formisano, Compagnon, Ciccanti, Naro, Volontè, Mondello, Carlucci».