ATTO CAMERA

MOZIONE 1/01050

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 638 del 24/05/2012
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO ANTONINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/05/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
CARDINALE DANIELA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
GIAMMANCO GABRIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 24/05/2012
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
FONTANELLI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
PAGLIA GIANFRANCO FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO 24/05/2012
RUGGHIA ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
RUSSO PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 24/05/2012
SAMPERI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012
SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 24/05/2012


Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Mozione 1-01050
presentata da
ANTONINO RUSSO
testo di
giovedì 24 maggio 2012, seduta n.638

La Camera,

premesso che:

secondo un'indagine condotta da Supermoney, portale per il confronto dei preventivi delle assicurazioni auto, i cittadini del Sud, alla guida, sono più virtuosi dei guidatori del Nord, eppure continuano a pagare tariffe RC Auto ben più salate;

la suddetta indagine rivela come negli ultimi 5 anni i guidatori residenti al Sud abbiano fatto meno incidenti di quelli del Nord e Centro ma, ciononostante, continuino a sostenere costi assicurativi ben più onerosi;

al Sud il prezzo medio di una polizza per chi non ha fatto alcun incidente negli ultimi 5 anni è di 1.456 euro all'anno, al Centro si scende a 1.119 euro e al Nord si arriva a «soli» 920 euro;

secondo lo studio condotto da SuperMoney, tra i guidatori residenti al Sud soltanto l'11 per cento ha fatto un incidente per colpa negli ultimi 5 anni, al Nord questa percentuale è pari al 12,7 per cento, mentre al Centro sale al 15,1 per cento;

da questi dati emerge chiaramente «come gli automobilisti meridionali siano i meno indisciplinati o i più prudenti d'Italia: ciononostante, il prezzo medio di una polizza, nelle regioni del Sud, arriva a essere fino a tre volte superiore rispetto al prezzo assicurativo sostenuto dai cittadini del Nord»;

secondo Andrea Manfredi, amministratore delegato di Supermoney, «il fatto che la localizzazione geografica sia il fattore più semplice da considerare, non è il più corretto». E si spinge ad auspicare «che la Corte di giustizia europea desse uno stimolo nuovo a tutto il settore, non solo impedendo la tariffazione sul sesso dell'assicurato, come ha già fatto, ma anche impedendo le differenziazioni di prezzo sulla semplice variabile geografica»;

dall'indagine, emerge poi un altro aspetto non congruente. Le tariffe Rc Auto, infatti, al sud sono più elevate in partenza. Invece, in caso di sinistro, queste - pur restando ampiamente sopra le medie del resto d'Italia - non subiscono in percentuale rincari elevati quanto nelle altre due macro aree del Paese;

in tal senso, al Sud il prezzo medio di una polizza per chi ha fatto almeno un sinistro negli ultimi 5 anni sale a 1.565 euro (+6,37 per cento rispetto a chi non ha fatto incidenti). Al contrario, al Centro e al Nord i prezzi delle polizze per chi ha fatto incidenti aumentano proporzionalmente molto di più. Al Nord l'automobilista che ha fatto un incidente pagherà il 13,78 per cento in più rispetto all'automobilista virtuoso (la polizza sale da 920 a 1.074 euro) e al Centro pagherà l'11,91 per cento in più (1.282 euro a fronte di 1.119);

appare evidente come rilevato nell'indagine che «al Sud il costo dell'assicurazione non è tanto determinato dalla sinistrosità del singolo guidatore, quanto piuttosto dal luogo della residenza»;

tale situazione, appare ancora più paradossale se si tiene conto di un altro elemento: il problema delle frodi assicurative. Stando così le cose, il meccanismo «premia» chi commette incidenti e magari non perde occasione per frodare. Per converso, danneggia gli automobilisti virtuosi che si ritrovano un elevatissimo «premio» base iniziale. Ovviamente, l'aspetto più bizzarro consiste nell'aggravante che si paga molto di più dove i redditi medi sono più bassi;

altresì, l'installazione della scatola nera da parte di tutte le compagnie assicurative, di cui tanto si è parlato, avrebbe sicuramente ridotto di molto le frodi e fatto risparmiare gli assicurati che ne avessero chiesto l'installazione;

nell'ottica di superare tali incongruenze, nel pacchetto di emendamenti presentato in commissione Industria del Senato al il testo del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, il cosiddetto decreto liberalizzazioni, ne è stato presentato uno dal senatore Franco Pontone con cui si immaginava di introdurre, proprio nel tentativo di mettere fine alle discriminazioni territoriali che ci sono nel nostro paese in materia di RC Auto, una tariffa unica per gli automobilisti virtuosi;

secondo quanto previsto dall'emendamento, le compagnie assicurative avrebbero dovuto proporre delle offerte di assicurazione auto uguali in tutto il Paese per le classi di massimo sconto. La nuova norma citava, infatti, «per le classi di massimo sconto, a parità di condizioni soggettive e oggettive, ciascuna delle compagnie di assicurazione deve praticare identiche offerte»;

tuttavia l'emendamento - nonostante la sua ragionevolezza - non è stato accolto in sede di conversione in legge;

inoltre, il decreto Bersani (decreto-legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40) in materia di RC Auto ha introdotto per i nuovi assicurati di nuclei familiari con altre polizze, varie misure di tutela. Tuttavia, anche in questo caso, la buona intenzione e la ratio della norma è stata e viene regolarmente vanificata nei fatti all'atto della stipula della polizza; infatti, la tariffa che viene applicata risulta, quasi sempre, di gran più onerosa rispetto a quella più vantaggiosa che l'articolo 5 della suddetta legge prevederebbe,
impegna il Governo:
ad assumere ogni utile iniziativa, per quanto di competenza, che, in tempi rapidi, consenta di proporre, a parità di condizioni soggettive e oggettive, offerte di assicurazione auto uguali in tutto il Paese per le classi di massimo sconto con l'obbligo, per le compagnie assicurative, di evitare ogni valutazione territoriale discriminatoria;

ad assumere ogni iniziativa di competenza per rendere effettive le misure a favore delle famiglie, contenute nel cosiddetto decreto Bersani in materia di RC Auto, evitando che le compagnie assicurative, con l'applicazione di tariffe diversificate e più salate, mantengano elevati al massimo i costi per i nuovi assicurati;

ad assumere iniziative, anche normative, che agevolino l'introduzione della «scatola nera» nelle automobili, al fine di colpire il problema delle frodi e di riflesso favorire la riduzione dei premi assicurativi.

(1-01050)
«Antonino Russo, Berretta, Cardinale, Giammanco, Ginefra, Fontanelli, Paglia, Rugghia, Paolo Russo, Samperi, Sarubbi, Siragusa».