CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 aprile 2012
633.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

Martedì 3 aprile 2012.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare.
C. 2744 Cenni, C. 3780 Beccalossi e C. 4309 Callegari.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.10 alle 14.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 3 aprile 2012. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.20.

Sui lavori della Commissione.

Viviana BECCALOSSI (PdL) invita i gruppi a valutare la possibilità di procedere oggi stesso alla discussione della risoluzione Paolo Russo n. 7-00823, sulla liquidazione della società Buonitalia Spa.

Teresio DELFINO (UdCpTP) si riserva di approfondire la richiesta del deputato Beccalossi.

Paolo RUSSO, presidente, si riserva di consultare i rappresentanti di tutti i gruppi in merito alla richiesta formulata.

Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta.
C. 4108 D'Ippolito Vitale, C. 4114 Oliverio e C. 5090 Beccalossi.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame delle proposte di legge.

Paolo RUSSO, presidente e relatore, rileva che le proposte di legge in titolo rivestono particolare interesse per l'agricoltura italiana in quanto sono volte a migliorare la qualità delle bevande analcoliche a base di frutta o con nomi di fantasia, aumentando il contenuto di frutta che deve essere utilizzato nella loro preparazione e prevedendo l'indicazione dell'origine sull'etichetta.
Più in particolare, la proposta C. 4108, a prima firma del deputato D'Ippolito, si

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compone di due articoli: al primo articolo viene specificato che la finalità dell'intervento normativo consiste nel migliorare il livello competitivo della produzione e della vendita per il settore dell'agrumicoltura, prevedendo che il contenuto di succo di agrumi obbligatorio affinché sia consentita la colorazione nelle bevande analcoliche di fantasia venga elevato dall'attuale 12 al 18 per cento del loro contenuto. L'articolo 2 apporta la conseguente modifica alla normativa vigente.
Sul punto intervengono anche le altre due iniziative legislative, secondo le quali il contenuto minimo di succo di agrumi deve essere elevato al 16 per cento (proposta a prima firma Oliverio C. 4114) o al 20 per cento (proposta a prima firma Beccalossi C. 5090).
Le stesse due proposte intervengono anche sulle bevande commercializzate con il nome di uno o più frutti, prevedendo che il contenuto di succo, che attualmente non deve essere inferiore a 12 grammi per 100 centimetri cubici, sia elevato al 20 per cento del contenuto.
Sono poi previste specifiche disposizioni in materia di etichettatura e, in particolare, che per le bevande analcoliche alla frutta sia obbligatoria l'indicazione del luogo di origine o provenienza del prodotto e della frutta utilizzata. Un successivo decreto definirà le modalità attuative previa notifica alla Commissione europea.
La sola proposta di legge Oliverio C. 4114 prevede l'istituzione con decreto interministeriale di un logo nazionale che identifichi le «bibite analcoliche a base di frutta», i «succhi di frutta» ed i «nettari» che utilizzano esclusivamente frutta nazionale e per i quali tutte le fasi di produzione e trasformazione siano state svolte nel territorio nazionale. La stessa proposta, all'articolo 5, prevede campagne di promozione delle bevande che utilizzano il logo nazionale, autorizzando una spesa di tre milioni di euro, per ciascuno degli anni del triennio 2012-2014, a valere sul fondo speciale di parte corrente intestato al Ministero dell'economia e delle finanze.
La proposta di legge Oliverio C. 4114, all'articolo 6, attribuisce inoltre all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) il compito di effettuare controlli a campione sui prodotti che dichiarino in etichetta l'origine o provenienza nazionale, o che utilizzino il logo nazionale. Per il medesimo scopo anti-contraffazione, la proposta Beccalossi C. 5090 prevede la realizzazione di programmi straordinari di lotta da parte dell'ICQRF e dispone che il 50 per cento delle entrate dovute alla irrogazione delle sanzioni sia destinato all'Ispettorato per la prosecuzione di tale attività. Sempre la proposta di legge C. 5090 dispone che possano essere richieste all'ICQRF analisi sulle bevande di fantasia e quelle con il nome di un frutto da parte di amministrazioni o enti pubblici e da soggetti privati, analisi che comporteranno il versamento di una tariffa stabilita con decreto ministeriale.
Infine, con gli articoli 7 della proposta Oliverio C. 4114 e 4, comma 3, della proposta Beccalossi C. 5090 è definito l'impianto sanzionatorio.
Più in particolare, la prima proposta prevede, al comma 1, che la commercializzazione o vendita delle sole bevande vendute con il nome di un frutto, prodotte in violazione della norma sul contenuto minimo di succo naturale, comporti l'applicazione delle sanzioni di cui al testo unico delle leggi sanitarie. Il comma 2 punisce con reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 20 mila euro - ai sensi dell'articolo 517-quater del codice penale - chiunque, al fine di trarne profitto, importi, detenga per la vendita, venda o metta in circolazione bibite analcoliche a base di frutta, succhi di frutta e nettari che presentino un'indicazioni di origine o di provenienza o il logo nazionale contraffatti. Il comma 3 prevede una sanzione amministrativa pecuniaria (da 3 mila a 20 mila euro) per chiunque «impiega o utilizza il logo nazionale di cui all'articolo 4 in violazione della disciplina ivi prevista».
La proposta di legge C. 5090 prevede che la vendita nel territorio nazionale di bevande analcoliche prive di etichetta o

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non conformi a quanto prescritto dal decreto attuativo sono vietate ed i trasgressori sono puniti con un'ammenda amministrativa pecuniaria da 10.000 a 100.000 euro.
Con riferimento ai documenti all'esame dell'Unione europea, ricorda che il Parlamento europeo il 14 dicembre 2011 ha approvato con emendamenti in prima lettura una proposta di direttiva (COM(2010)490), che modifica la direttiva 2001/112/CE sui succhi di frutta. Successivamente, il Consiglio occupazione dell'8 marzo 2012 ha approvato un testo di compromesso in base al quale, in particolare, sarà vietato aggiungere zucchero ai succhi di frutta mentre, per le loro specifiche caratteristiche, i nettari, non potendo essere prodotti senza zucchero aggiunto, non potranno recare sull'etichetta l'indicazione nutrizionale «senza zuccheri aggiunti». Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (che dovrebbe avvenire nel mese di giugno), gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo per adeguare la normativa nazionale alle disposizioni della direttiva.
La proposta nasce dall'esigenza di adeguare le disposizioni della citata direttiva 2001/112/CE allo sviluppo delle norme internazionali in materia, in particolare della norma del Codex alimentarius relativa ai succhi e nettari di frutta (norma Codex 247-2005), che è stata adottata dalla Commissione del Codex Alimentarius in occasione della sua ventottesima sessione, svoltasi dal 4 al 9 luglio 2005, e del codice di buone pratiche della Associazione europea dei produttori di succhi di frutta (AIJN). Tra le modifiche più rilevanti si segnalano le seguenti: il mix di due o più succhi di frutta dovrà indicare esplicitamente il nome dei frutti secondo l'ordine decrescente del volume dei succhi o delle puree di frutta. Nel caso di prodotti con tre o più specie di frutta, l'indicazione della frutta utilizzata può essere sostituita dalla dicitura «più specie di frutta». Come si legge nella relazione alla proposta «Il mercato dei succhi di frutta dell'Unione europea rappresenta il 10 per cento del consumo totale di bevande analcoliche. Con riguardo alla segmentazione di questo mercato, la produzione di succo di frutta a base di succo concentrato prevale sui succhi prodotti direttamente (87,6 per cento e 12,4 per cento rispettivamente). A livello del mercato mondiale di succhi di frutta, l'unico prodotto per il quale si registrano scambi significativi è il concentrato di frutta e succo di frutta (in particolare succo di arancia), proveniente per la maggior parte dal Brasile. Per quanto riguarda i succhi prodotti direttamente, i paesi dell'Unione europea sono riforniti essenzialmente dal mercato spagnolo e in parte anche dal Brasile».
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Viviana BECCALOSSI (PdL) invita nuovamente i gruppi a verificare la possibilità di procedere oggi alla discussione della risoluzione Paolo Russo n. 7-00823, sulla liquidazione della società Buonitalia Spa. Al riguardo, facendo presente che è oggi convocata l'assemblea della società, sottolinea che un atto di indirizzo della Commissione potrebbe influire positivamente sulla soluzione dei problemi e sul futuro dei lavoratori dipendenti dalla stessa società.

Teresio DELFINO (UdCpTP) ritiene necessario comprendere la situazione che si è determinata e approfondire gli impegni cui la risoluzione intende vincolare il Governo. Pertanto, salva la necessità di una verifica nel merito, non ha obiezioni a discutere dell'argomento.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), considerata l'esigenza di un approfondimento emersa da varie parti, ritiene che la risoluzione potrebbe essere discussa nella giornata di domani.

Paolo RUSSO, presidente, prendendo atto dell'orientamento emerso, avverte che la discussione della risoluzione sarà iscritta all'ordine del giorno di domani.

La seduta termina alle 14.35.