CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 settembre 2011
533.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 14 settembre 2011. - Presidenza del presidente della X Commissione Manuela DAL LAGO. - Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e alla legge 23 luglio 2009, n. 99, in attuazione della direttiva 2009/71/Euratom, che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza nucleare degli impianti nucleari.
Atto n. 386.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 7 settembre 2011.

Gabriele CIMADORO (IdV) sottolinea come, al di là del recepimento dei contenuti della direttiva in esame, sia necessario riflettere sulle funzioni attualmente attribuite all'Agenzia per la sicurezza nucleare. Infatti, dopo la tragedia di Fukushima e le decisioni in merito alla politica energetica adottate dal Governo, in seguito allo svolgimento del referendum dello scorso mese di giugno, occorre verificare l'opportunità di un intervento di razionalizzazione degli organismi cui risultano attualmente attribuite le funzioni relative alla sicurezza nucleare e al decommissioning. Ricorda che già in altre occasioni il suo gruppo ha chiesto chiarimenti al Governo in merito ai compensi percepiti dai membri dell'Agenzia per la sicurezza nucleare e che, a tale proposito, giudica necessario garantire una ulteriore semplificazione degli apparati esistenti con un notevole risparmio di denaro pubblico.

Savino PEZZOTTA (UdCpTP), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Cimadoro, ritiene che la questione della sicurezza nucleare e della politica energetica debba essere affrontata alla luce delle recenti decisioni del Governo sulla materia. Occorre innanzitutto approfondire l'adeguatezza delle competenze attribuite all'Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare e la loro compatibilità con le funzioni di altri organismi operanti nel

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medesimo ambito. Ritiene infatti opportuna una relazione sinergica tra gli enti già esistenti che si occupano, ad esempio, della questione decommissioning come l'ENEA, l'ISPRA e la SOGIN.

Raffaella MARIANI (PD) ritiene che il recepimento della direttiva 2009/71/Euratom, oggetto del provvedimento in esame, debba comunque costituire la sede per un chiarimento sulle funzioni e sugli obiettivi dell'Agenzia per la sicurezza nucleare dopo l'esito del referendum del 12 e del 13 giugno scorso e, da ultimo, le dimissioni del presidente. A tale proposito fa notare come la questione delle scorie radioattive investa la competenza di diversi organismi, quali l'ISPRA e l'ENEA già richiamati dai colleghi, nonché la SOGIN. Ritiene quindi che il Governo debba fornire il suo orientamento circa la necessaria razionalizzazione e semplificazione delle strutture operanti in un settore, quale quello del nucleare che oggi, a seguito della scelta referendaria, ha subito un significativo depotenziamento.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA ritiene opportuno fornire alcuni elementi di informazione alle Commissioni riunite sulle vicende relative all'Agenzia per la sicurezza nucleare. Nel giudicare fondamentale il recepimento della direttiva relativa alla sicurezza nucleare degli impianti, prevista dallo schema di decreto in esame, condivide la necessità di una ridefinizione della mission dell'Agenzia alla luce delle nuove determinazioni del Governo in materia di politica energetica. Giudica altresì opportuno che si evitino sovrapposizioni di competenze in materia di decommissioning e di gestione delle scorie che sono state attribuite a diversi organismi, anche se con diverse responsabilità. A tale riguardo, desidera precisare che attualmente l'ISPRA continua ad esercitare le funzioni attribuite dalla normativa vigente e che, in prospettiva, potrà assumere nuove competenze. Manifesta quindi la disponibilità del Governo a recepire eventuali indicazioni parlamentari su eventuali interventi di razionalizzazione dei soggetti che operano in materia di sicurezza nucleare.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, ricorda che la richiesta relativa all'istituzione dell'Agenzia per il nucleare è stata innanzitutto formulata dall'opposizione che aveva giudicato necessaria la previsione di una struttura di coordinamento. Giudica, in ogni caso, con favore che si vogliano apportare interventi di razionalizzazione nelle competenze attribuite agli organismi operanti nel medesimo settore della sicurezza nucleare, i quali devono essere anche finalizzati alla riduzione dei costi. Preannuncia, quindi, la sua disponibilità a recepire le sollecitazioni che, in questo senso, potranno giungere dai colleghi.

Andrea LULLI (PD), con riferimento alle considerazioni svolte dal relatore, sottolinea che il suo gruppo propose l'istituzione di un'Agenzia per la sicurezza nucleare, pur essendo contrario a questa scelta di approvvigionamento energetico, perché rappresenta un organismo assolutamente necessario nel momento in cui si procede alla scelta di costruire nuove centrali. Oggi, alla luce di una situazione del tutto modificata in termini di scelte energetiche e di necessaria riduzione dei costi, si deve riflettere sull'utilità di mantenere inalterate competenze dell'Agenzia per la sicurezza nucleare inizialmente concepita per l'attuazione di una politica energetica nucleare. Ritiene, al contrario, opportuno prevedere interventi di semplificazione e di razionalizzazione delle strutture e dell'attuale ripartizione di competenze tra i diversi soggetti che intervengono in materia nucleare. Esprime, infine, un orientamento favorevole sul provvedimento in esame e sul recepimento della direttiva Euratom sulla sicurezza degli impianti nucleari.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), dopo aver ricordato che uno degli obiettivi centrali della manovra finanziaria in corso di approvazione è quello del contenimento delle spese della pubblica amministrazione,

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sottolinea la strettissima connessione esistente fra l'opzione del Governo in carica a favore del nucleare e l'istituzione nel 2009 dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. Osserva, tuttavia, che oggi lo scenario appare radicalmente mutato, alla luce dell'esito del referendum del giugno scorso e della decisione assunta dai cittadini in opposizione alla scelta del Governo. Sotto questo profilo, giudica negativamente il contenuto del provvedimento in esame, con il quale il Governo sembra voler confermare la validità di un impianto normativo, sconfessato dal voto degli italiani, che determinerebbe lo spostamento di ingenti risorse umane e materiali dall'ISPRA e dall'ENEA, con inevitabili ripercussioni negative sulle attività istituzionali di tali enti - verso un organismo come l'Agenzia per la sicurezza nucleare che appare ormai in gran parte privo della propria ragion d'essere. Richiama per questo la maggioranza e il Governo alla necessità di procedere alla soppressione dell'Agenzia, che oggi appare come una scatola vuota, anche in considerazione del fatto che - come emerge chiaramente dalla stessa relazione illustrativa del provvedimento - le attività che in astratto e in futuro dovrebbero essere svolte dall'Agenzia sono in concreto già svolte dagli esistenti organismi della pubblica amministrazione, a partire dall'ISPRA e dall'ENEA. Conclude, quindi, esprimendo una forte preoccupazione circa la volontà del Governo e della maggioranza di procedere nella direzione di un'inutile duplicazione degli enti competenti e, di fatto, nella costruzione di un «baraccone» costoso e senza scopo.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.