CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 febbraio 2011
433.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'INCE
COMUNICATO
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Mercoledì 2 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Roberto ANTONIONE.

La seduta comincia alle 8.55.

Comunicazioni del Presidente.

Roberto ANTONIONE, presidente, ricorda che, così come anticipato nella riunione della Commissione politica svoltasi a Budva il 25 e 26 novembre 2010, Commissione della quale peraltro è stato eletto presidente proprio nella citata riunione, è opportuno calendarizzare una riunione a Roma della Commissione medesima. A tale riguardo, sarà necessario stabilire una data, così da poter avviare le procedure organizzative.

La senatrice Tamara BLAZINA (PD), ritiene che sarebbe opportuno calendarizzare tale riunione nella seconda metà di marzo, possibilmente un giovedì o un venerdì.

Il senatore Vincenzo FASANO (PdL) ritiene si debba evitare la data del 17 marzo, che è un giovedì e che coincide con le celebrazioni per il 150o anniversario dell'Unità d'Italia.

Roberto ANTONIONE, presidente, osserva che la data migliore potrebbe allora essere il 24 e 25 marzo.
Riferisce poi dei colloqui avuti con l'Incaricato d'Affari turco Erkan Aytun e con l'Ambasciatore greco Michael Cambanis a proposito di un possibile allargamento dell'InCE a questi paesi. Ricorda peraltro di aver anche chiesto, ma non ancora potuto svolgere, un incontro con l'Ambasciatore russo con la medesima finalità. Ritiene infatti che l'argomento della riunione della commissione politica a Roma possa essere proprio quello di un possibile allargamento della dimensione territoriale dell'InCE. Dai primi colloqui effettuati, in primo luogo anche con il Sottosegretario Mantica che è venuto in audizione dinanzi alla delegazione - lo ricorda - il 18 novembre 2010, ha potuto riscontrare un grande interesse. Indubbiamente ci sono anche dei problemi, ad esempio tra Grecia e Macedonia a proposito del nome, in quanto il termine Macedonia può far pensare alla regione greca che porta lo stesso nome e in qualche modo i greci hanno sempre temuto che questo fosse premessa per possibili rivendicazioni territoriali. La diatriba dura ormai da quasi vent'anni, e la Grecia ha sempre impedito, in ogni forum internazionale, che la Macedonia fosse ammessa con tale nome. Di conseguenza, il nome internazionalmente riconosciuto è «FYROM-Former Yugoslav Republic of Macedonia» in tutti i fora internazionali dove c'è la Grecia. Quando la Macedonia fece richiesta di adesione all'InCE, la fece col suo nome costituzionale, «Macedonia», e poiché tra i Paesi membri InCE non c'era la Grecia a contestarlo, la definizione è passata e di fatto l'InCE è

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l'unico forum internazionale dove la Macedonia partecipa col suo nome. Peraltro i macedoni sono molto orgogliosi di questo.
Quanto alla Turchia, ricorda che si tratta di un partner importante che già partecipa a pieno titolo alla NATO e, rispetto alla Russia, si tratta di un paese di un'importanza strategica che è inutile sottolineare.
Ha quindi predisposto una bozza di mozione che sottopone all'attenzione dei colleghi per ogni eventuale modifica o integrazione, al fine di promuovere un dibattito in Aula e di conoscere così in modo più definito gli orientamenti del governo in merito al possibile ampliamento della dimensione territoriale dell'InCE.

Il deputato Aldo DI BIAGIO (FLI) concorda sulle proposte del Presidente ritenendo importante valutare bene gli aspetti geo-politici per evitare di creare situazioni conflittuali.

Il deputato Maurizio FUGATTI (LNP) ricorda le perplessità del suo partito in merito all'adesione della Turchia all'Unione Europea: ritiene quindi di dover acquisire il consenso del gruppo prima di aderire a qualunque iniziativa volta a favorire l'ingresso della Turchia anche nell'InCE.

Roberto ANTONIONE, presidente, osserva che la sua proposta non intende entrare nel merito dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, bensì mira a costruire relazioni migliori con i paesi in questione, stemperando problemi che in altra sede trovano un'alta conflittualità. Non si intende quindi affrontare temi come il passaggio di gasdotti, i rapporti tra Russia e Moldova oppure tra Grecia e Turchia ad esempio a proposito della questione di Cipro, né tantomeno affrontare il tema dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Ritiene infatti necessario assumere una posizione di basso profilo, seguendo gli indirizzi del governo, anche sulla base dei prioritari rapporti in seno all'Unione Europea.
Ricorda infine che si dovrà calendarizzare una missione a Londra presso la BERS, eventualmente a fine febbraio, e una missione a Bruxelles per incontrare il Commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn e il Rappresentante Permanente d'Italia presso l'UE, ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, per affrontare la questione dei fondi strutturali UE. A tale riguardo, trattandosi di argomenti di grande interesse per la delegazione e non avendo finora svolto nessuna attività economicamente onerosa per le Camere, ritiene di chiedere le necessarie autorizzazioni per estendere la partecipazione alle predette missioni a tutti i componenti la non numerosa delegazione.

Il deputato Aldo DI BIAGIO (FLI) concorda con il Presidente e propone di accorpare - ove possibile - le predette missioni.

Roberto ANTONIONE, presidente, ringrazia tutti i colleghi intervenuti e si riserva di far conoscere con maggiore dettaglio gli sviluppi organizzativi delle questioni poste.

La seduta termina alle 9.20.