CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1° febbraio 2011
432.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 1o febbraio 2011. - Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI.

La seduta comincia alle 14.40.

Sugli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.
(Seguito esame e approvazione del documento conclusivo).

Franco NARDUCCI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Mario BARBI (PD), nel ribadire il consenso del suo gruppo sulla proposta di documento conclusivo presentata dal collega Pianetta, ritiene che il testo in esame sia integrato in modo da fare emergere in modo più nitido, innanzitutto, il tema del deficit di credibilità internazionale di cui il nostro Paese soffre in tema di politiche di aiuto allo sviluppo e che penalizza un'immagine complessiva adeguata al ruolo dell'Italia sulla scena internazionale. Sottolinea quindi che tale perdita di credibilità si correla, come più volte emerso nel corso del lavoro di indagine, ad una carenza di risorse finanziarie stanziate e a un non puntuale adempimento degli impegni assunti. Il tema dell'affidabilità della prestazione del nostro Paese è una questione cui l'indagine ha dato notevole risalto. Ricorda, infine, che lo stesso Governo in più occasioni, in ragione di questa situazione, ha preannunziato piani di riallineamento per indirizzare la performance del nostro Paese verso il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Alla luce di queste considerazioni, formula una proposta di integrazione alla parte finale del documento conclusivo, di cui auspica l'approvazione da parte della Commissione (vedi allegato 1).

Paolo CORSINI (PD) concorda con quanto testé osservato dal collega Barbi, ritenendo la proposta di integrazione del documento conclusivo conforme ai risultati dell'indagine e in linea con l'andamento dei lavori dell'indagine, sempre improntato a correttezza ed oggettività. Osserva che il quadro di luci e ombre relativo alla prestazione del nostro Paese in materia di cooperazione allo sviluppo trova spiegazione in un percorso di lungo

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periodo che coinvolge l'azione di più governi. Nel preannunciare il suo voto favorevole, richiama la disponibilità espressa in varie sedi dal Governo italiano ad adottare misure correttive sul piano finanziario compatibilmente con il quadro di difficoltà riconducibile alla crisi economica globale.

Claudio D'AMICO (LNP) ringrazia il collega Pianetta per il pregevole lavoro svolto in qualità di presidente del Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Ritiene che la proposta di documento conclusivo, da lui presentata, oltre a dar conto dell'attività svolta, ha accresciuto la consapevolezza generale su questi temi e contiene numerosi spunti per il lavoro futuro. Quanto alla proposta di integrazione, presentata dal collega Barbi, segnala di non condividere il capoverso finale, relativo alla perdita di credibilità internazionale, subita dal nostro Paese. Ritiene che l'azione di questo Governo, e del Presidente del Consiglio dei ministri in particolare, abbia promosso l'immagine e la credibilità internazionale del nostro Paese, a partire dal Vertice NATO-Russia svoltosi a Pratica di Mare del 2008.
Quanto al quadro complessivo, sottolinea l'opportunità di promuovere una tendenza che segua con maggior attenzione la prestazione dei Paesi riceventi rispetto a quella dei donatori. Si dovrebbero in particolare così da premiare gli Stati più impegnati in politiche di redistribuzione tra i propri cittadini dei proventi derivanti dallo sfruttamento delle ingenti risorse naturali di cui spesso i Paesi in via di sviluppo abbondano. Il tema dei processi di democratizzazione appare peraltro strettamente connesso a quello della gestione dei grandi flussi migratori, come emerge dalla lettura dell'analisi contenuta nel documento.
Infine, nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di documento conclusivo, richiama la rilevanza dell'impegno relativo allo svolgimento dell'Expo 2015 a Milano, evento dedicato ad uno dei più importanti Obiettivi del Millennio e di grande rilevanza in particolare per la regione Lombardia.

Francesco TEMPESTINI (PD), condividendo le considerazioni del collega D'Amico sulla necessità di non estendere le valutazioni relative alla perdita di credibilità internazionale alla complessiva azione di politica estera del nostro Paese, ritiene che l'ultimo capoverso della proposta di integrazione presentata dal collega Barbi debba essere integrata con il riferimento alle sole politiche di cooperazione allo sviluppo.

Marco ZACCHERA (PdL), associandosi alle perplessità dell'onorevole D'Amico, ritiene che il riferimento alla perdita di credibilità dovrebbe essere sostituito dall'auspicio per una presenza incisiva dell'Italia anche sui temi dell'aiuto allo sviluppo. Sottolinea quindi la necessità di valorizzare l'apporto all'azione complessiva del nostro Paese su questo terreno cui contribuiscono altri soggetti, come ad esempio il settore del volontariato e il missionariato cattolico.

Francesco TEMPESTINI (PD), con riferimento all'ultimo capoverso della proposta di integrazione del documento conclusivo, propone che le parole «perdita di credibilità internazionale» siano sostituite con le seguenti: «perdita di posizione nel mondo della cooperazione allo sviluppo».

Paolo CORSINI (PD) osserva che il riferimento alla perdita di credibilità internazionale potrebbe essere ulteriormente precisato con il richiamo alle difficoltà, alle incertezze e ai ritardi riscontrati in questi anni nella prestazione del Paese in tema di aiuto allo sviluppo.

Franco NARDUCCI, presidente, condivide la proposta di riformulazione del collega Tempestini, che appare più conforme ai risultati dell'indagine conoscitiva.

Enrico PIANETTA, in qualità di presidente del Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, accoglie

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la proposta di integrazione del documento avanzata dal collega Barbi a condizione che l'ultimo capoverso reciti: «Dare seguito alle intenzioni manifestate dal Governo in Parlamento in occasione della discussione di diversi atti parlamentari di indirizzo e di controllo è condizione perché il nostro Paese possa recuperare la perdita di posizione internazionale in materia di aiuto allo sviluppo e svolgere una funzione più incisiva a livello internazionale attraverso una più efficace azione di cooperazione allo sviluppo».
Ringrazia quindi i colleghi di tutti i gruppi per il clima collaborativo e costruttivo che si è instaurato fin dall'inizio dei lavori del Comitato permanente e dell'indagine conoscitiva, ritenendo che sussistano i presupposti per ulteriori sviluppi positivi anche sul piano legislativo in tema di cooperazione allo sviluppo.

La Commissione approva quindi, con deliberazione unanime, la proposta di documento conclusivo, come riformulata (vedi allegato 2).

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.